CNH Industrial accelera la sua marcia verso la fattoria 4.0. Oggi, alla fiera agricola Farm Progress Show a Decatur, nell’Illinois, il colosso di veicoli industriali ha presentato il modello più evoluto di trattore della New Holland. Un mezzo che combina un motore alimentato a metano con le tecnologie dell’agricoltura di precisione.
L’obiettivo è quello di rendere le imprese agricole sempre più autonome dal punto di vista energetico e di rendere più efficienti i processi di coltivazione. Il motore a metano risponde alla prima esigenza. La fermentazione degli scarti produttivi o dei rifiuti alimentari in impianti a biogas permettono di realizzare in casa il carburante necessario a muovere il trattore e a rendere le aziende agricole indipendenti sotto il profilo energetico. Mentre un software specifico permette di collegare la centrale operativa al trattore attraverso uno smartphone.
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Il motore a metano
I mezzi a gas non sono una novità in casa CNH. Tra pullman e camion, ad esempio, Iveco ha già sulle strade oltre 22mila veicoli mossi a gas naturale. Lo sviluppo ha coinvolto anche la divisione agricola del gruppo. Leggi New Holland. Già dal 2009 la marca di trattori è al lavoro sui carburanti alternativi e nel 2013 ha presentato il primo prototipo al metano.
Tuttavia il modello presentato in Illinois ha una marcia in più. Il motore raggiunge le medesime prestazioni di un diesel, quindi una potenza massima di 180 cavalli, ma al contrario di un’alimentazione tradizionale, riduce dell’80% le emissioni complessive e del 10% la sola CO2. A differenza del diesel, inoltre, il nuovo trattore a metano ha un motore che dimezza la rumorosità degli ingranaggi e quindi contribuisce ad abbattere un inquinamento altrettanto diffuso, ma più subdolo, come quello sonoro.
L’obiettivo di New Holland è di spingere un’alimentazione del motore con metano ricavato dalle biomasse. Scarti della produzione agricola o della filiera alimentare possono fornire la materia prima per generare il gas di cui ha bisogno il trattore, ottenendo un doppio risparmio sulle spese di carburante e di smaltimento dei rifiuti.
Tecnologie 4.0
Il nuovo modello di CNH integra anche le ultime tecnologie di automazione e connessione. Lo sviluppo del controllo vocale, ad esempio, permette al conducente di effettuare le operazioni chiave senza togliere le mani dal volante e quindi assicurando una maggiore sicurezza al mezzo.
Attraverso uno smartphone il trattore è collegato direttamente alla fattoria. E sempre attraverso il telefonino si può aprire e chiudere il mezzo, come fosse un’automobile del car sharing, o accoppiare il trattore con il rimorchio, manovrando l’aggancio dal display.
Il livello delle misure di sicurezza è stato elevato. D’altronde, il rischio di intrusioni hacker è un problema con cui qualsiasi produttore di macchinari connessi deve fare i conti. La chiave del trattore è stata sostituita dal telefonino, attraverso cui si comanda l’apertura e la chiusura delle portiere dopo che le impronte digitali dell’operatore sono state riconosciute. Il riconoscimento delle impronte digitali serve anche per accendere il motore del trattore, attraverso una sequenza di identificazione aggiuntiva.
Prove di guida autonoma
Al volante ci deve essere ancora un uomo, tuttavia il nuovo trattore della New Holland non ha più i classici specchietti retrovisori, grandi come orecchie di elefante, per fare manovra, sostituiti da una serie di telecamere, le cui inquadrature possono anche essere ingrandite dal cruscotto e visionate su uno schermo montato sopra il parabrezza.
Sul mezzo sono state aggiunte alcune tecnologie di agricoltura di precisione. Un’antenna permette di muoversi in modo più preciso tra i filari, evitando di danneggiare le piante. E le telecamere possono rilevare gli ostacoli sul percorso del trattore e allertare il conducente. Sul volante e sopra il parabrezza sono collocati due display, che restituiscono dati sull’autonomia del mezzo, velocità, temperatura del motore e direzione, visualizzano dati sul meteo e fungono da navigatore.