Sviluppo sostenibile significa anche energia pulita, meno inquinamento e gas nocivi nell’aria, uso accorto e ottimale delle risorse naturali. In questo scenario, per esempio – e non a caso – il Green Deal europeo invita i produttori di macchinari a utilizzare soluzioni idrauliche efficienti dal punto di vista energetico, e anche da queste esigenze e da questi presupposti si sviluppa la cosiddetta ‘idraulica intelligente’, quella evoluta e in grado di migliorare risultati e prestazioni rispetto al passato ‘pre-digitale’.
I pilastri su cui si fonda (oltre a tutta la Green economy anche) l’idraulica intelligente sono la sostenibilità, la responsabilità e l’innovazione, e – rispetto ai principi dell’idraulica classica –, l’estensione a livello di elettronica e applicazioni smart permette di ottimizzare il consumo di energia e diminuire le emissioni di CO2. La riduzione della produzione di anidride carbonica si inserisce inoltre all’interno di un contesto più vasto legato all’Accordo di Parigi – il primo accordo universale sui cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Parigi sul clima (COP21) nel dicembre 2015 –, che prevede entro il 2030 la riduzione del 55% delle emissioni globali di CO2.
Tutto ciò per le aziende e per l’Industria di ogni settore significa anche che è richiesto un importante allineamento, e coerenza, tra la necessità di incrementare la propria produttività nel rispetto di un quadro normativo ben definito e, appunto, ‘sostenibile’.
Occorrono quindi soluzioni tecnologiche evolute e adeguate, in grado di unire le esigenze di sempre maggiore efficienza (produttiva) a quelle Green e a minore impatto ambientale ed energetico. Per questo un fornitore di soluzioni innovative per l’Industria e per l’Industria 4.0 come Bosch Rexroth, nell’ambito dell’idraulica industriale intelligente, ha inserito “i sistemi a giri variabili, innovazione perfettamente in linea con la sua filosofia orientata alla sostenibilità”, rimarcano gli specialisti dell’azienda tedesca.
La principale differenza tra la tecnologia idraulica classica e la tecnologia elettro-idraulica consiste nel passaggio da una tecnologia idraulica altamente dissipativa degli Anni ‘70 a una tecnologia sempre più compatta ed efficiente. I sistemi Connected hydraulics sono la nuova frontiera dell’idraulica secondo Bosch Rexroth e la sfida di rendere più sostenibile l’intera filiera industriale.
Ecco di cosa si tratta: tutte le nuove centrali oleodinamiche sono equipaggiate con sistemi elettroidraulici smart, “che permettono una riduzione di consumo di energia elettrica fino all’80%, rispetto a sistemi tradizionali e meno evoluti”, sottolineano in Bosch Rexroth: “questa diminuzione specifica di consumi energetici sulla centrale idraulica si trasferisce in modo indiretto in una riduzione di emissioni di CO2. Nello specifico, la pompa classica volumetrica è stata dotata di intelligenza a bordo per dare vita a un sistema elettroidraulico capace di fornire energy-on-demand, per avere un rendimento di sistema superiore al 90%”.
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L’evoluzione del processo e l’importanza del dato
Per sviluppare queste innovazioni e permettere importanti risparmi energetici, la digitalizzazione del processo produttivo e l’importanza del dato sono la base per l’evoluzione industriale nell’ambito della tecnologia elettroidraulica.
“La digitalizzazione del processo implica l’interconnessione tra i sistemi produttivi e la tecnologia idraulica rappresenta una parte attiva in termini di digitalizzazione ed evoluzione”, spiegano gli ingegneri di Bosch Rexroth. Che fanno notare: “da questo tipo di evoluzione tecnologica e 4.0, emerge un connubio vincente, quello dell’elettronica insieme all’idraulica, quindi l’intelligenza distribuita e l’interfaccia aperta su tutta la componentistica idraulica per consentire e sfruttare le potenzialità che derivano dall’Industry 4.0 e dalla tecnologia IoT”.
Un esempio concreto? “Nel caso specifico della centrale idraulica CytroBox, con il sistema integrato di Energy on demand, si è in grado di ottenere un risparmio energetico fino all’80% rispetto alle soluzioni standard”.
La digitalizzazione della centrale idraulica
La digitalizzazione della centrale idraulica ha inoltre permesso di cambiare la manutenzione, che non è più di tipo prescrittivo, ma ora è predittiva. Sorvegliare, predire e intercettare in anticipo possibili malfunzionamenti implica saper fare ancora una volta buon uso dei dati.
“È proprio grazie ai dati raccolti e analizzati ogni giorno che si riesce a interpretare il comportamento della macchina e a migliorare e incrementare la produttività, riducendo il costo di produzione e minimizzando i tempi di fermo”, rilevano gli sviluppatori: “si passa da una filosofia di manutenzione prescrittiva a una manutenzione guidata dal dato. I dati raccolti vengono elaborati direttamente nella parte IoT presente nell’armadio elettrico della centrale, e con l’applicazione webased CytroConnect dashboard di stato sono sempre disponibili”.