Dopo il lancio dell’UR20 avvenuto poco più di un anno fa, Universal Robots continua lo sviluppo della sua nuova generazione di robot collaborativi basata su giunti meccatronici di ultima generazione in grado di gestire carichi più pesanti, ma senza rinunciare a velocità e precisione. Con l’UR30 arriva infatti un cobot in grado di gestire carichi fino a 30 kg, con uno sbraccio di 1.300 mm, un ingombro alla base contenuto in 245 mm e un peso di 63,5 kg.
Il nuovo prodotto, lanciato in occasione della fiera internazionale della robotica in Giappone (iREX 2023), è dedicato a operazioni di asservimento macchina, ma anche alla movimentazione di parti pesanti nell’intralogistica (per esempio per la pallettizzazione) e per l’avvitatura con coppie elevate. Universal Robots prevede di iniziare le consegne del nuovo UR30 nel primo trimestre del 2024.
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UR30, la risposta di UR a una domanda in forte crescita
Come evidenziato da Kim Povlsen, Presidente e CEO di Universal Robots, il mercato globale dei cobot ha già superato il miliardo di dollari e si prevede che raddoppierà entro il 2027.
Il trend di crescita è legato a diversi fattori, tra cui l’aumento della domanda di prodotti di alta qualità, le incertezze geopolitiche che stanno portando a un ritorno della produzione nei Paesi europei e statunitensi (reshoring), dove si registra carenza di manodopera specializzata.
Le aziende – ha detto Povlsen – stanno investendo in automazione per rimanere competitive e produttive e per questo destineranno all’automazione un quarto di tutti gli investimenti previsti per i prossimi cinque anni.
Povlsen ha inoltre sottolineato che “l’automazione sta crescendo molto velocemente. Vediamo una crescita molto rapida in settori come l’automotive e l’elettronica. Vediamo che la crescita è estremamente rapida in Asia. Ma ci sono anche settori al di fuori dell’industria manifatturiera in cui vediamo una forte automazione e molti investimenti in questo momento, come ad esempio la logistica”.
Le caratteristiche dell’UR30
A raccontare il progetto dell’UR30 è Constanze Schmuck, Product Marketing Manager. “Il capostipite della nuova generazione dei nostri cobot, l’UR20, è un vero gioiello di ingegneria”, dice. “Il nuovo cobot UR30 si basa sulla stessa piattaforma meccatronica dell’UR20 ampliando la capacità di gestione dei carichi ed è stato progettato per essere versatile, semplice da usare e da spostare”, ha detto Schmuck.
Siccome “lo spazio è un lusso”, come ha sottolineato Schmuck, l’UR30 è stato progettato per contenere gli ingombri – l’ingombro alla base è di 245 mm e il peso di 63,5 kg – e offrire una soluzione per gestire carichi fino a 30 kg con un reach di 1.300 mm, lo stesso offerto attualmente dall’UR10e che gestisce però solo 12,5 kg. “L’UR30 pesa come me e occupa il mio stesso spazio, il che lo rende facile da collocare e da spostare secondo le necessità”. Questa caratteristica – sottolinea Schmuck – è particolarmente utile in ambienti di produzione dove lo spazio è limitato o dove le configurazioni delle linee vengono cambiate spesso.
La parte meccatronica è la stessa dell’UR20: i due prodotti di nuova generazione sono infatti basati su una nuova architettura dei giunti che consentono di produrre velocità e forze maggiori, rendendo il robot più adatto per diverse applicazioni, come l’asservimento macchine e la movimentazione di materiali (dove può sollevare un pacco più pesante o più pacchi leggeri grazie a pinze multiple) e l’avvitatura ad alta coppia.
L’UR30 è dotato di una flangia più grande, ampliando così ulteriormente la gamma di applicazioni per cui può essere utilizzato.
Una caratteristica particolarmente interessante dell’UR30 è la sua funzione “steady mode” incorporata nel software del robot. Questa funzione permette al robot di rimanere stabile, assorbendo l’energia che viene rimandata al robot e proteggendo così i giunti meccatronici. Questo non solo aumenta la durata del cobot, ma migliora anche la precisione delle applicazioni di avvitatura.