Universal Robots compie dieci anni: venduti 27.000 cobot in tutto il mondo

A giugno, Universal Robots ha lanciato una nuova generazione di cobot, la e-Series, una piattaforma che eleva lo standard della robotica collaborativa

Pubblicato il 05 Dic 2018

robotica collaborativa Universal Robots


Universal Robots compie dieci anni e, ad oggi, registra un totale di oltre 27.000 cobot venduti in tutto il mondo. Per l’anniversario, l’azienda ha pubblicato un’infografica con i dati dell’attività e ricordato i passaggi che han portato alla crescita dell’impresa.

I numeri di Universal Robots

Attualmente, l’azienda conta oltre seicento dipendenti. Universal Robots nel 2017 è cresciuta del 72% e all’inizio dell’anno ha ottenuto la vendita numero venticinquemila, premiando il cliente con un’edizione unica di cobot dalla livrea dorata. Ad oggi, l’azienda ha venduto in totale oltre 27.000 cobot.

A giugno, UR ha lanciato una nuova generazione di cobot, la e-Series, una piattaforma che eleva lo standard della robotica collaborativa e consente uno sviluppo di soluzioni ancora più rapido e l’implementazione di una maggiore varietà di applicazioni.

L’evoluzione dei cobot negli anni

Quest’anno, il co-fondatore e CTO Esben Østergaard è stato insignito del premio Engelberger, il cosiddetto Nobel della robotica. Østergaard ricorda ancora con piacere quei giorni del 2008 quando il piccolo team consegnò i primi UR5 in Danimarca e Germania: “Dieci anni potrebbero sembrare lunghi, ed è stato sicuramente un bel viaggio, ma abbiamo appena iniziato a graffiare la superficie. Continuo a vedere i nostri cobot potenziare nuove e vecchie applicazioni come non avremmo mai immaginato potessero fare al momento del lancio 10 anni fa”, ha commentato.

Da UR5 l’azienda è passata, negli anni, al modello più grande della gamma cobot, l’UR10, lanciato nel 2012 e il modello da tavolo, UR3, nel 2015: “Siamo stati i capofila della robotica collaborativa da quando è stata adottata questa definizione. E se la sicurezza è il dato fondamentale da sempre, oggi è solamente il costo di ingresso nel nostro settore – afferma il CTO di Universal Robots -. Crediamo che essere realmente collaborativi significhi, infatti, rendere accessibile e flessibile questa tecnologia a tutte le imprese che, fino ad oggi, non hanno mai pensato di utilizzare un robot per paura di costi troppo elevati o eccessiva complessità”.

Nel 2016 UR ha lanciato Universal Robots+, una piattaforma che sfrutta l’innovativo ecosistema globale dell’azienda consentendo agli sviluppatori di terze parti di creare prodotti come pinze, sistemi di visione, software e altri accessori, certificati per funzionare senza problemi con i cobot UR. La Showroom UR+ comprende ora circa 130 prodotti certificati UR+ e più di 390 aziende di sviluppatori commerciali approvati nel programma di sviluppo UR+.

Un anno dopo, nel 2017, è stata lanciata Universal Robots Academy con lo scopo di estendere l’alfabetizzazione robotica. UR Academy, diffusa in 130 Paesi, comprende nove moduli interattivi gratuiti di formazione online per divenire padroni della programmazione, impostazione e funzionamento dei cobot UR.

Il gap delle competenze

“Siamo di fronte a un gap di competenze nel settore manifatturiero che va colmato con tutti i mezzi possibili. Facilitare la creazione di conoscenza e l’accesso ai nostri robot è un passo importante in questa direzione”, sostiene Østergaard.

I cobot sono il segmento di automazione industriale a più rapida crescita con stime che li attestano attorno al 34% di tutte le vendite di robot industriali entro il 2025, secondo la Robotic Industries Association (RIA).

Il caso Linatex

Il decennale è stata l’occasione anche per ricordare storie di clienti affezionati. Nel dicembre 2008 Linatex, fornitore danese di materiali plastici e gomma per applicazioni industriali, ha acquistato un robot collaborativo UR5 da Universal Robots per automatizzare la manutenzione delle macchine CNC. Invece di installare il robot protetto dalle barriere di sicurezza e lontano dalle persone come prevedeva la norma per tutti i robot industriali, il cobot è stato messo in funzione direttamente accanto agli operatori: un’azione a quel tempo innovativa.

Inoltre, invece di sfruttare programmatori esterni per gestirne la programmazione, l’azienda è stata in grado di programmare il robot da sola senza alcuna esperienza precedente. Oggi, dieci anni dopo, Linatex utilizza ancora i cobot di Universal Robots e quanto sembrava impensabile allora è parte del quotidiano di migliaia di aziende manifatturiere.

Valuta la qualità di questo articolo

P
Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 3