Si è conclusa il 22 maggio scorso a Stezzano (BG) l’ABB RoboCup 2024, gara annuale organizzata dal team Education di ABB Robotics (patrocinata quest’anno da Intellimech, Confindustria Bergamo, Fondazione Dalmine ETS, Kilometro Rosso e SIRI) che ha visto competere studenti provenienti da tutta Italia sui temi della e capacità di risolvere problemi con i robot.
Una sfida giunta quest’anno alla sesta edizione che ha visto in gara i team di 49 scuole, tra istituti tecnici, ITS e studenti del primo anno d’università su una serie di prove, quiz ed esercizi di programmazione dei robot sotto gli occhi di una giuria di esperti, composta da docenti e responsabili delle imprese sponsor: società impegnate nei campi dell’automazione, alla ricerca, per se stesse e per i propri clienti, di giovani talenti da assumere.
L’iniziativa, riconosciuta come competizione ufficiale in ambito scientifico-tecnologico dal “Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2023/2024” del Ministero dell’Istruzione, ha visto quest’anno primeggiare il team portato dell’Istituto J.K. Kennedy di Pordenone. Ha dato agli oltre 1000 studenti coinvolti l’occasione per appassionarsi alla robotica e, ai 650 invitati per la finale presso la Fondazione Dalmine di Stezzano, l’occasione di visitare i tre centri di eccellenza della zona – JOiiNT LAB, Intellimech e ABB Dalmine – dove sono concepite e prodotte le soluzioni d’avanguardia per l’automazione industriale.
“RoboCup nasce nel 2019 per appassionare alla robotica gli studenti delle scuole e formare le competenze utili alle imprese”, ha spiegato Leonardo Leani, division manager robotics & discrete automation di ABB. Un’iniziativa che ha innescato un circolo virtuoso che ha visto la partecipazione crescente delle scuole, con l’inclusione quest’anno di ITS e università (coinvolti gli atenei di Modena Brescia e l’Aquila). “La collaborazione tra scuole e aziende aiuta a plasmare il futuro dei nostri giovani, ispirarli con competenze utili nel mondo reale e a coltivare la prossima generazione di innovatori”, ha precisato all’evento di premiazione Loris Latassa, professore dell’Istituto Majorana di Seriate, tra gli animatori del progetto.
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L’impegno per formare i giovani sulla robotica
L’impegno di ABB Robotics nell’ambito didattico non si limita all’organizzazione dei contest RoboCup, ma comprende la creazione di tutorial fruibili gratuitamente in self-service da portale, unitamente allo sviluppo del software di simulazione dei robot. Questo in accompagnamento a strumenti formativi pensati per le scuole, corsi gratuiti per i docenti e un listino scontato per l’acquisto dell’hardware.
L’intento della Divisione Education è sviluppare la competenza sui robot, permettere a ogni giovane interessato di farsi le ossa: “Con il software RobotStudio qualsiasi studente di qualsiasi scuola può imparare la programmazione di un robot simulato e vedersi riconoscere l’attività formativa svolta con un certificato”, spiega Maurizio Lepori, head of education ABB Robotics Italy.
La disponibilità dei robot, come digital twin simulato, rende più facile imparare, ma permette anche di creare veri progetti pronti per essere traslati nel mondo fisico, grazie alla capacità di simulare tutte le componenti con cui il robot interagisce all’interno del un processo di lavoro. “Come in un videogioco su pc – precisa Leani -, eventualmente aiutandosi con occhiali per la visualizzazione 3D grazie al supporto per la realtà virtuale e aumentata”.
Cosa aspettarsi dall’evoluzione dei robot
L’evento RoboCup è stato occasione per un rapido aggiornamento sullo stato attuale e sull’evoluzione della robotica. I cobot, ossia i nuovi robot collaborativi progettati per lavorare fianco a fianco con l’essere umano per sollevarlo da compiti noiosi e ripetitivi (compiti che non richiedono molta forza per non rischiare di creare pericolo) sono al centro dell’interesse del mercato, per la facilità d’impiego e capacità d’imparare dai movimenti.
In modo del tutto prevedibile, l’AI è protagonista nell’evoluzione dei robot, in particolare, per permettere alle macchine di auto-programmarsi e riconoscere gli oggetti. L’AI generativa, applicata al codice Rapid (il linguaggio di programmazione proprietario ABB) promette rendere sempre più semplice la creazione delle applicazioni, mentre le capacità di visione e di riconoscimento degli oggetti stanno già oggi rivoluzionando le capacità degli item-picker impiegati nei centri di logistica.
La capacità d’imparare dall’operatore, integrata con la visione, è al centro dello sviluppo di cobot per sistemi di saldatura. Permetterà ai carrelli robotici che vedremo arrivare da ABB nel corso del prossimo anno di spostarsi in fabbrica senza bande magnetiche al suolo, decidendo le miglio strategie per evitare gli ostacoli trovati sul percorso.
L’AI ha un grande potenziale nella robotica. “L’ostacolo che spetta a noi superare è quello delle competenze, per sviluppare le idee per sfruttarne le potenzialità. Un obiettivo perseguito dall’iniziativa RoboCup e che, dal prossimo anno, prevediamo di estendere su scala internazionale”, conclude Leani.