Correva l’anno 2017 quando, in occasione della fiera SPS di Norimberga, Mitsubishi Electric presentò al mercato il suo primo prototipo di cobot. Un robot che, per la prima volta, era “nativamente” collaborativo e che, nelle intenzioni della multinazionale giapponese, avrebbe dovuto affiancarsi ai robot tradizionali e ai robot con pelle sensorizzata.
A distanza di qualche anno quel prototipo è diventato realtà e si chiama Melfa Assista. Si tratta di un un braccio antropomorfo dotato di sei gradi di libertà, capace di supportare un payload nominale di 5 kg, con uno sbraccio di 910 mm e una ripetibilità di ± 0,03 mm. Quest’ultimo, in particolare, è un fattore su cui Mitsubishi punta molto, visto che i cobot normalmente peccano proprio in velocità e ripetibilità.
E a proposito di velocità, Melfa Assista offre la possibilità di alternare la modalità collaborativa – in cui opera alle velocità più basse tipiche di un cobot – e una modalità a velocità più elevata da utilizzare in un ambiente più industriale di “produzione cooperativa”. Ciò garantisce la massima flessibilità applicativa e offre il miglior ritorno sull’investimento possibile.
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Gli ambiti applicativi
Pensato per lavorare a fianco degli operatori senza la necessità di protezioni di sicurezza, soddisfacendo al contempo i nuovi requisiti per un’adeguata distanza dei lavoratori nei siti produttivi, Melfa Assista è stato progettato per offrire la massima sicurezza e durata nel tempo, facilità d’uso e programmazione, pur mantenendo un’elevata ripetibilità di posizione. Caratteristiche quindi che lo rendono adatto agli impieghi in ambito manifatturiero.
L’indole industriale del cobot è dimostrata dal fatto che Melfa Assista può essere fornito anche con grasso certificato NSF H1 (linee guida per la sanificazione della National Sanitation Foundation) per applicazioni nel settore Food & Beverage.
Quali sono le funzioni per i quali è stato pensato Melfa Assista? Prevalentemente compiti di assemblaggio, complessi e delicati, ma anche lavorazioni precise o operazioni di pick and place ripetitive che richiedono una certa ripetibilità. Tra gli ambiti di elezione, oltre al Food & Beverage, c’è l’assemblaggio di automobili o l’esecuzione di operazioni di packaging in linee di produzione, ma anche applicazioni nel settore Life Science, assemblaggio di precisione e processi di movimentazione di componenti.
Apprendimento intuitivo
L’utilizzo di Melfa Assista è semplificato grazie alla funzione “direct teach”, in cui l’utente ha la possibilità di trascinare il braccio verso ogni posizione desiderata; la posizione viene quindi acquisita premendo un pulsante sulla tastiera (Single Button Mode), incorporata sul braccio del cobot. Il processo è rapido e intuitivo per gli operatori. Per completare la proposta, è disponibile un ambiente software “visual” utilizzato per operazioni più complesse – il pacchetto RT Visualbox consente sia la creazione del programma con blocchi funzione selezionabili “drag and drop”, che la possibilità di modifica e “fine tuning” per ogni movimento. Ciò garantisce una programmazione notevolmente più agile, in quanto gli operatori possono modificare le configurazioni, senza know-how specialistico relativo ai robot.
Tali caratteristiche migliorano nettamente la qualità del prodotto finito con standard qualitativi più elevati, riducendo di fatto la necessità di controlli di qualità più stringenti.
Il nuovo Melfa Assista soddisfa tutti i requisiti di sicurezza definiti dalle norme ISO 10218-1 e ISO / TS 15066. Inoltre, la diagnostica dei guasti e lo stato operativo sono mostrati da un anello LED a 6 colori, sempre visibile, posto sull’avambraccio del cobot.