Le cinque tendenze che guideranno la crescita dei robot nel 2023 secondo l’IFR

Secondo l’analisi dell’IFR, la Federazione Internazionale della Robotica, nel 2023 le installazioni saranno trainate da cinque tendenze: un sempre maggior bisogno di ridurre il consumo e i costi dell’energia; sistemi robotici sempre più facilmente programmabili; ricorso alla robotica per facilitare il reshoring; nuove applicazioni e miglioramento di quelle esistenti grazie all’AI e alle tecnologie digitali; la diffusione di servizi di riparazione volti a dare ai robot una seconda vita. Trend che contribuiranno a diffondere le applicazioni robotiche anche presso le PMI.

Pubblicato il 16 Feb 2023

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Lo stock di robot operativi in tutto il mondo ha raggiunto un nuovo record di circa 3,5 milioni di unità nel 2022 e il valore delle installazioni ha raggiunto una stima di 15,7 miliardi di dollari, come rilevato dai più recenti dati dall’IFR, la Federazione Internazionale della Robotica.

Già nel rapporto presentato nell’ottobre 2022, la federazione aveva delineato alcuni trend che avrebbero guidato le istallazioni nel 2023 – incentrati su sostenibilità, resilienza delle catene di fornitura, integrazione con altre tecnologie e democratizzazione della robotica – e, anche grazie alle politiche industriali messe a terra a livello internazionale e agli incentivi rivolti a sostenere gli investimenti delle imprese in robotica, ci si aspetta che questi trend diventino ancora più rilevanti nei prossimi mesi.

“I robot svolgono un ruolo fondamentale nel soddisfare le mutevoli esigenze dei produttori di tutto il mondo. Le nuove tendenze della robotica attraggono utenti dalle piccole imprese agli OEM globali”, afferma Marina Bill, Presidente della Federazione Internazionale di Robotica.

Le 5 tendenze che trainano la crescita dei robot e delle tecnologie di automazione

Per il 2023 l’IFR ha individuato cinque tendenze che traineranno ulteriormente l’adozione: efficienza energetica; reshoring; facilità di utilizzo; AI e digital automation; diffusione di servizi di riparazione per dare una “seconda vita” ai robot industriali. Vediamole in dettaglio.

1. Efficienza energetica

L’efficienza energetica è fondamentale per migliorare la competitività delle aziende in un contesto di aumento dei costi energetici.

L’adozione della robotica contribuisce in molti modi a ridurre il consumo energetico nella produzione: rispetto alle catene di montaggio tradizionali, è infatti possibile ottenere un notevole risparmio energetico, grazie alla riduzione del riscaldamento.

Allo stesso tempo, i robot lavorano ad alta velocità, aumentando i ritmi di produzione e rendendo la produzione più efficiente in termini di tempo e di energia.

I robot di oggi sono progettati per consumare meno energia, con conseguente riduzione dei costi operativi. Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità della loro produzione, le aziende utilizzano robot industriali dotati di tecnologia di risparmio energetico: i comandi dei robot sono in grado di convertire l’energia cinetica in elettricità, ad esempio, e di reimmetterla nella rete elettrica, con una significativa riduzione dell’energia necessaria per il funzionamento.

Un’altra caratteristica è la modalità di risparmio energetico intelligente che controlla l’alimentazione del robot su richiesta durante la giornata lavorativa. Poiché gli impianti industriali hanno bisogno di monitorare i loro consumi energetici, secondo l’IFR è probabile che questi sensori di potenza connessi diventino uno standard industriale per le soluzioni robotiche.

2. Reshoring

La resilienza è diventata un importante motore per il reshoring in vari settori. Le case automobilistiche, ad esempio, investono molto in linee di fornitura brevi per avvicinare i processi ai loro clienti.

Questi produttori utilizzano l’automazione robotizzata per produrre batterie potenti in modo economico e in grandi quantità per sostenere i loro progetti di veicoli elettrici, rendendo così superflua la spedizione di batterie pesanti. Si tratta di un aspetto importante, dato che sempre più aziende di logistica si rifiutano di spedire le batterie per motivi di sicurezza.

La rilocalizzazione della produzione di microchip negli Stati Uniti e in Europa è un’altra tendenza al reshoring. Poiché la maggior parte dei prodotti industriali oggi richiede un chip semiconduttore per funzionare, è fondamentale che la fornitura sia vicino al cliente.

I robot svolgono un ruolo fondamentale nella produzione di chip, poiché soddisfano i requisiti di precisione richiesti. I robot, appositamente progettati, automatizzano la fabbricazione dei wafer di silicio, si occupano dei compiti di pulizia e lavaggio o testano i circuiti integrati.

Esempi recenti di reshoring sono le nuove fabbriche di chip di Intel in Ohio o lo stabilimento di chip recentemente annunciato nella regione tedesca del Saarland, gestito dal produttore di chip Wolfspeed e dal fornitore di automobili ZF.

3. Più facilità di utilizzo

La programmazione dei robot è diventata più facile e accessibile ai non esperti. I fornitori di piattaforme di automazione basate su software supportano le aziende, consentendo agli utenti senza alcuna esperienza di programmazion di gestire i robot industriali.

I produttori di apparecchiature originali lavorano fianco a fianco con partner tecnologici specializzati in soluzioni low-code o no-code, che consentono agli utenti di qualsiasi livello di competenza di programmare un robot.

Il software di facile utilizzo, abbinato a un’esperienza utente intuitiva, sostituisce la programmazione robotica e apre nuove opportunità di automazione. Un contesto che vede start-up specializzate in soluzioni software entrare in questo mercato con soluzioni rivolte a soddisfare le esigenze delle piccole e medie imprese.

Ad esempio, un robot industriale tradizionale di peso elevato può essere dotato di sensori e di un nuovo software che consente di impostare le operazioni in modo collaborativo. In questo modo, i lavoratori possono facilmente adattare i macchinari pesanti alle diverse attività. Le aziende otterranno così il meglio dei due mondi: un hardware robusto e preciso per i robot industriali e un software cobot all’avanguardia.

Le interfacce di programmazione facili da usare, che consentono ai clienti di configurare i robot da soli, guidano anche il nuovo segmento emergente della robotica a basso costo. Tali robot sono spesso venduti attraverso negozi web e le routine di programma per le varie applicazioni sono scaricabili da un app store.

4. Artificial Intelligence (AI) e digital automation

Spinti dai progressi delle tecnologie digitali, i fornitori di robot e gli integratori di sistemi offrono nuove applicazioni e migliorano quelle esistenti in termini di velocità e qualità.

I robot opereranno sempre più come parte di un ecosistema digitale connesso: Cloud Computing, Big Data Analytics o reti mobili 5G forniscono la base tecnologica per ottimizzare le prestazioni. Lo standard 5G consentirà una produzione completamente digitalizzata, rendendo obsoleti i cavi in officina.

L’intelligenza artificiale (AI) ha un grande potenziale per la robotica, consentendo una serie di vantaggi nella produzione. L’obiettivo principale dell’utilizzo dell’AI nella robotica è quello di gestire meglio la variabilità e l’imprevedibilità dell’ambiente esterno, sia in tempo reale che off-line.

Questo fa sì che l’AI a supporto dell’apprendimento automatico svolga un ruolo sempre più importante nelle offerte di software in cui i sistemi in funzione traggono vantaggio, ad esempio con processi ottimizzati, manutenzione predittiva o presa basata sulla visione.

Questa tecnologia aiuta i produttori, i fornitori di logistica e i rivenditori a gestire prodotti, ordini e scorte che cambiano frequentemente. Maggiore è la variabilità e l’imprevedibilità dell’ambiente, più è probabile che gli algoritmi di AI forniscano una soluzione rapida ed economica, ad esempio per i produttori o i grossisti che hanno a che fare con milioni di prodotti diversi che cambiano regolarmente.

L’intelligenza artificiale è utile anche in ambienti in cui i robot mobili devono distinguere tra gli oggetti o le persone che incontrano e attuare azioni diverse in risposta al contesto.

5. Una seconda vita per i robot industriali

Poiché un robot industriale ha una durata di vita fino a trent’anni, le nuove apparecchiature tecnologiche rappresentano una grande opportunità per dare una “seconda vita” ai vecchi robot.

I produttori di robot industriali come ABB, Fanuc, KUKA o Yaskawa gestiscono centri di riparazione specializzati vicino ai loro clienti per rimettere a nuovo o aggiornare le unità usate in modo efficiente dal punto di vista delle risorse.

Questa strategia di preparazione alla riparazione per i produttori di robot e i loro clienti consente di risparmiare costi e risorse e fornisce, inoltre, un importante contributo all’economia circolare.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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