Omron ha presentato i nuovi robot mobili LD60 e LV90, degli AIV (autonomous intelligent vehicle) che annoverano tra i loro punti di forza sicurezza, intelligenza, robustezza e flessibilità applicativa. I mobile robot completano così l’offerta della piattaforma “i-automation” di Omron a supporto di una fabbrica intelligente, interattiva e integrata.
I nuovi prodotti sono l’evoluzione di Lynx, il robot mobile sviluppato da Adept Technologies, società specializzata nella robotica avanzata acquisita da Omron a fine 2015.
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Il taxi dell’industria
A differenza dei tradizionali AGV, gli AIV Omron sono veicoli completamente autonomi e non richiedono guide o altri supporti per determinare il loro percorso. “Volendo fare un paragone, si muovono con la libertà del taxi rispetto ad altre soluzioni che, per livello di rigidità, potremmo considerare più simili invece a un tram”, spiega Massimo Porta, Country Manager di Omron per l’Italia.
Dopo un training estremamente semplificato, i robot mobili sono in grado di operare in totale autonomia, evitando ostacoli e pianificando il percorso migliore all’interno di ambienti in cui condividono lo spazio con altri robot, macchine e uomini.
Grazie alla possibilità di adattarli in poco tempo a nuovi task, i nuovi LD60 e LD90 possono sostituire anche i nastri trasportatori che oggi collegano in sequenza diverse stazioni di una linea produttiva, consentendo di variarne la configurazione e realizzare così linee di produzione flessibili.
Le applicazioni ideali sono nell’ambito della logistica interna industriale, in particolar modo in quei settori (farmaceutico e produzione di semiconduttori in primis) nei quali la presenza umana può creare problemi di contaminazione degli ambienti. Gli ambiti applicativi sono comunque molto ampi, anche in settori “civili” come hotel e uffici.
Le caratteristiche tecniche
I nuovi LD sono disponibili in due taglie, con capacità di carico da 60 e 90 kg. Esiste poi una versione su cui si può montare un carrello in grado di sostenere anche 130 kg di carico.
I veicoli sono equipaggiati di due scanner laser 2D, uno a 20 cm dal suolo e uno a 2 cm dal suolo e di una serie di sensori a ultrasuoni avanti e dietro che consentono al robot di muoversi nell’ambiente in assoluta sicurezza.
In opzione è possibile dotare il robot di due ulteriori laser laterali per la scansione verticale (un accorgimento utile per consentire al veicolo di evitare carichi sospesi e scale). Altra opzione è una banda magnetica montata sotto il veicolo per accostamenti di precisione ai carichi.
L’autonomia operativa garantita dalle batterie in dotazione è di ben 13 ore.
Il robot è dotato di connettività ethernet e wifi, grazie alle quali è possibile configurare il robot e gestirlo anche in configurazione di flotta (fino a 100 unità cooperanti).
Anche con l’iper ammortamento
La robotica avanzata – quella che collabora con l’uomo e lo agevola nell’esecuzione di compiti pesanti e ripetitivi – è una delle tecnologie in grado di abilitare la trasformazione del settore manifatturiero in chiave industria 4.0. I robot collaborativi, gli AGV e altre soluzioni di robotica avanzata sono infatti presenti anche nella lista dei beni che il legislatore italiano ha ritenuto di agevolare con il beneficio dell’iper ammortamento al 250%.
“macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico/scarico, movimentazione, pesatura e/o il sorting automatico dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici)”.
Vi lasciamo con l’intervista a Marco Mina, Key Account Manager, Robotic Solutions di Omron Italia