Fixit, il rover con il drone in testa: ecco in anteprima l’innovativo dimostratore messo a punto dal Competence Center CIM 4.0

Per i visitatori di Emo Milano e i lettori di Innovation Post in anteprima assoluta l’ultimo progetto all’avanguardia del Competence Center CIM4.0: Fixit, un robot mobile autonomo che rappresenta lo stato dell’arte delle tecnologie su cui si concentra il Competence Center torinese, quali robotica mobile, realtà aumentata, IoT, droni, Edge Computing e Additive Manufacturing. Il prototipo-dimostratore è progettato per supportare e guidare gli operatori negli interventi di manutenzione, anche in ambienti difficili o pericolosi.

Pubblicato il 06 Ott 2021

Fixit CIM


Un rover con un drone in testa, un prototipo innovativo in grado di mostrare, in un unico oggetto realmente funzionante, tutte le tecnologie abilitanti per l’industria 4.0: Enrico Pisino, Ceo del Competence Center CIM 4.0, lo aveva promesso per la Emo Milano e chi si è recato allo stand della realtà piemontese nel padiglione 7 della fiera, ha effettivamente potuto ammirarlo dal vivo in anteprima.

Il prototipo dimostratore si chiama Fixit ed è stato realizzato interamente dal team del Competence Center, che ne ha curato sia la parte software che hardware. Un Team operativo che ha potuto contare sul contributo di esperti e specialisti dei 2 consorziati accademici Politecnico e Università di Torino e dei 23 partner industriali di CIM 4.0.

Il dimostratore, che verrà presentato ufficialmente a gennaio 2022, è per il Competence Center un flagship project. Fixit rappresenta, infatti, lo stato dell’arte di tutte le tecnologie 4.0 su cui opera il Competence Center torinese: robotica mobile, realtà aumentata, Internet of Things, droni, Edge Computing e Additive Manufacturing, con contaminazioni di competenze provenienti dai settori aerospace e automotive.

“Con Fixit vogliamo parlare alle imprese delle tecnologie 4.0”, spiega Enrico Pisino, Ceo di CIM 4.0. Per farlo il dimostratore è in grado di andare a lavorare in casi d’uso reali: è in grado infatti di facilitare gli interventi di manutenzione nei grandi stabilimenti o in ambienti pericolosi e difficili da raggiungere.

Fixit è stato progettato prendendo come riferimento la struttura di un rover e le tecnologie che si utilizzano in ambito aerospaziale: l’AMR ultraleggero (è realizzato in buona parte con tecnologie additive) è dotato di ruote che consentono il movimento – anche lungo l’asse trasversale – sia su un terreno piano che in ambienti più difficili.

Enrico Pisino presenta Fixit allo stand del Competence Center CIM 4.0

Il corpo del robot è dotato, inoltre, di pratici cassetti dove gli operatori possono riporre attrezzi o ricambi necessari all’intervento che deve essere effettuato e di una postazione di ricarica per il drone, anch’esso superleggero e dotato di una telecamera.

La realizzazione della piattaforma a per l’atterraggio a incastro del drone sul rover è stata realizzata – ancora una volta in manifattura additiva – seguendo i principi messi a punto in ambito aerospaziale per l’aggancio alle stazioni spaziali ed è un vero capolavoro di ingegneria industriale.

Tanta la tecnologia “sotto il cofano”: il rover e il drone comunicano tra loro grazie ad avanzati sistemi di comunicazione, realizzati anche grazie alla partnership con Tim, e i dati raccolti dal rover saranno registrati e pre-elaborati da un dispositivo di Edge Computing. Questo permette di facilitare gli interventi di manutenzione, anche in aree difficilmente accessibili.

Fixit, inoltre, è pensato anche per guidare passo dopo passo gli operatori nelle operazioni di manutenzione, grazie all’utilizzo della realtà aumentata.

Il rover infatti ha la possibilità di collegarsi ai database aziendali e recuperare tutte le informazioni sulla manutenzione e le caratteristiche di un determinato componente/macchinario, rendendo più semplici e sicuri gli interventi di manutenzione anche quando l’operatore esperto non si trova in loco.

Per la realizzazione del dimostratore è stato fondamentale il lavoro in Team di tirocinanti e di tesisti selezionati di Politecnico e Università di Torino che operano in co-location presso le strutture del competence center e hanno già sviluppato e svilupperanno le soluzioni tecniche e le funzionalità o i casi d’uso che nel tempo Fixit implementerà.

Lo sviluppo software è stato realizzato all’interno della linea Digital Factory e molte componenti che compongono la struttura del drone e parte del rover sono state realizzate nella linea Additive Manufacturing del Competence Center torinese.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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