Con i cavi giusti i robot vivono più a lungo

Pubblicato il 06 Lug 2017

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Otto milioni di cicli (o dieci se tutto procede correttamente) e poi iniziano ad arrivare fermi macchina e interventi di manutenzione per la maggior parte dei robot industriali. Questo succede perché i cavi si usurano quando vengono sottoposti alla costante flessione e alle numerose torsioni. Per risolvere questo spinoso problema il Gruppo Lapp ha sviluppato dei cavi ad hoc ad ingombro ridotto e dall’estrema mobilità per la nuova serie Racer di Comau, azienda specializzata nella produzione di robot industriali, processi robotizzati e soluzioni  integrate, che offre una vasta gamma di robot caratterizzati da alte prestazioni in termini di velocità, ripetibilità, accuratezza e flessibilità

Flessibilità e durata 

Normalmente, la linea di montaggio di un autoveicolo e i relativi robot vengono rinnovati ogni 5 anni. Per il futuro si richiede invece ai robot il continuo adattamento a più linee produttive. Essi dovranno essere più piccoli e più flessibili, adattabili a lavorazioni estremamente diverse, anche nell’ottica dell’Industry 4.0.

Comau ha già superato brillantemente questa fase, sia nell’automotive che in altri settori. Merito anche del Gruppo Lapp, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di cablaggio e di collegamento, che ha saputo precorrere i tempi concentrandosi sullo sviluppo di cavi “salva spazio” e garantendo in ogni caso la loro durata.

Robot compatti richiedono cavi più sottili

I robot della serie Racer di Comau sono più piccoli e richiedono quindi motori meno potenti rispetto a quelli normalmente impiegati nell’automotive. Un motore meno potente vuol dire correnti più basse e quindi cavi più sottili. La tensione di alimentazione dei motori non cambia, lo spessore dell’isolamento dovrebbe quindi rimanere invariato, rischiando di limitare l’elasticità del cavo.

L’esperienza di Lapp e la scelta dei materiali adatti hanno fatto sì che fossero sviluppati cavi estremamente flessibili ed elastici, riducendo allo stesso tempo anche lo spessore dell’isolante. Il “segreto” per un cavo adatto a flessione e a torsione estreme è anche il risultato di altri fattori come la costruzione geometrica, i materiali di riempimento e di scorrimento: tutti fattori fondamentali perché i conduttori mantengano la loro posizione relativa e possano scorrere l’uno rispetto all’altro senza subire danni.

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Redazione

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