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Produzione del vetro più intelligente e sicura con la soluzione di automazione di Schneider Electric e Saint-Gobain

Utilizzando la piattaforma EcoStruxure Automation Expert, Schneider Electric e Saint-Gobain hanno creato una soluzione di automazione aperta per migliorare l’affidabilità dei forni di ricottura “lehr”, prevenendo interruzioni costose. La tecnologia include drive autonomi e intelligenza distribuita, consentendo decisioni operative automatizzate e un design modulare per un’implementazione flessibile e scalabile.

Pubblicato il 17 Dic 2024

Schneider Electric automazione produzione vetro


Rendere la produzione del vetro più intelligente e sicura: sono alcuni dei vantaggi della soluzione di automazione progettata da Schneider Electric e Saint-Gobain, azienda che opera nel campo dell’edilizia leggera e sostenibile.

Le due aziende hanno progettato insieme per realizzare il primo sistema di automazione incentrato sul software applicato alla produzione del vetro.

Migliorare l’affidabilità dei forni di ricottura “lehr” per prevenire interruzioni costose

Il progetto risponde a un’urgente esigenza: migliorare l’affidabilità del processo di azionamento dei forni di ricottura di tipo “lehr”. Si tratta di un processo di vitale importanza, in quanto questo forno – fondamentale per la ricottura e il raffreddamento del vetro in piano – può provocare, in caso di arresto, il blocco completo della linea di produzione.

Alcuni studi di settore hanno calcolato che interrompere anche per un solo minuto l’alimentazione del forno può causare la perdita fino a sei mesi di produzione e costare fino a 200.000 euro al giorno. Spesso, inoltre, ripartire richiede la sostituzione di alcune apparecchiature in macchinari che, generalmente, hanno una durata di vita tra i 15 e i 20 anni.

Saint-Gobain, insieme a Schneider Electric, ha sviluppato la prima soluzione di automazione aperta per il processo di ricottura “lehr”. È stato realizzato un prototipo di sistema che utilizza EcoStruxure Automation Expert (EAE), la piattaforma di automazione aperta creata da Schneider Electric, che disaccoppia hardware e software, consentendo di connettere liberamente, sui vari livelli dell’architettura, dispositivi e componenti di qualsiasi casa produttrice.

Automazione e modularità per maggiore efficienza e sicurezza nella produzione del vetro

Questa soluzione innovativa migliora la sicurezza e l’efficienza nella produzione del vetro, con grandi vantaggi ottenuti grazie all’utilizzo di drive autonomi e dell’intelligenza distribuita.

I due motori di trazione del vetro sono azionati in modo automatico e si possono automatizzare decisioni operative di grande importanza quali la scelta del motore che deve attuare la trazione del vetro, l’esecuzione di controlli di qualità, l’attivazione di azioni di manutenzione predittiva.

“La nostra conoscenza del processo produttivo del vetro piano ci ha portati a realizzare una soluzione innovativa che garantisce affidabilità, sicurezza e produttività”, commenta Alex Richards, VP EMEA of Mining, Minerals and Metals, Schneider Electric.

“La tecnologia di azionamento autonomo consente di prendere decisioni strategiche; inoltre, questa soluzione nasce come modulare e standardizzata, così da offrire scalabilità immediata, più flessibilità e maggiore affidabilità. È un risultato che evidenzia il nostro impegno per innovare e testimonia il potenziale della tecnologia di automazione aperta per tutto il settore del vetro”, aggiunge.

Un aspetto di grande importanza in questa soluzione è proprio il suo design modulare, che ne facilita l’implementazione in qualunque contesto e luogo del mondo.

L’interoperabilità consente un’automazione “plug & play” pronta all’uso, che riduce fino al 50% i tempi di progettazione, collaudo e messa in servizio. La scalabilità intrinseca della soluzione permette all’azienda costruttrice di creare più valore a livello locale, nei cantieri, e a livello globale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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