TEST E PROVE

Omeco amplia i propri servizi di test e controlli anche all’Additive Manufacturing

Presente da 50 anni sul mercato come laboratorio accreditato Omeco ha recentemente ampliato la propria offerta di prove, test e controlli anche sui manufatti realizzati in Additive Manufacturing. Ne abbiamo parlato con Paolo Gianoglio, Amministratore Delegato, e Dario Andreotti, General Manager dell’azienda.

Pubblicato il 12 Giu 2023

Presente da 50 anni sul mercato come laboratorio accreditato specializzato in prove, test, tarature e controlli per garantire idoneità, sicurezza e conformità su materiali, componenti, prodotti, macchinari e impianti, Omeco ha recentemente iniziato a offrire i propri servizi anche sui manufatti realizzati in Additive Manufacturing.

Il nuovo servizio è offerto dall’azienda brianzola parte di ICIM Group grazie alle competenze sviluppate su questa tecnologia e alla recente acquisizione di un potente tomografo. Ne abbiamo parlato con Paolo Gianoglio, Amministratore Delegato, e Dario Andreotti, General Manager dell’azienda.

L’Additive, una tecnologia ancora non del tutto compresa

“Anche se l’Additive Manufacturing è una delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0, sono ancora poche le aziende manifatturiere che hanno compreso il potenziale di questa tecnologia”, spiega Gianoglio. “Mentre l’impiego delle stampanti 3D per costruire prototipi è ampiamente sdoganato, l’uso per realizzare dei prodotti da commercializzare o impiegare sul campo è ancora poco diffuso”, aggiunge.

L’impiego di tecnologie additive anche per la produzione, infatti, oltre a consentire la produzione di piccole serie in maniera economicamente conveniente, permette anche di ottimizzare il design dei prodotti, ridurne il peso, azzerare gli scarti di materiale e migliorarne le performance.

“Spesso abbiamo notato che le aziende cercano di utilizzare l’additive per realizzare i prodotti che già realizzano con tecnologie sottrattive. Si tratta però di un approccio che spesso porta a risultati poco soddisfacenti perché non sfrutta il vero plus offerto dalla stampa 3D, che richiede una progettazione pensata per questo tipo di produzione”, spiega Gianoglio.

Di qui la scelta di ampliare anche all’additive e arricchire la propria offerta di servizi dedicati a rispondere ad ogni esigenza delle imprese che hanno necessità di garantire la conformità dei loro prodotti e sono alla ricerca di un partner competente ed affidabile che possa supportare tutti i processi di valutazione e qualifica.

L’offerta di Omeco per l’Additive

L’offerta di servizi messi a punto da Omeco per l’Additive Manufacturing spazia dall’analisi delle materie prime per arrivare all’analisi strutturale del prodotto realizzato. “Mentre nelle produzioni tradizionali spesso è sufficiente qualificare le pre-serie, nel caso dei prodotti realizzati in additive è fondamentale testare le caratteristiche dei prodotti finiti, che sono soggetti anche a diverse lavorazioni di finitura e trattamento superficiale”, spiega Gianoglio.

Per le materie prime il servizio offerto è la qualifica delle polveri, cioè la verifica delle caratteristiche fisiche come ad esempio la dimensione dei granuli.

Per i prodotti, invece, c’è tutto il ventaglio di analisi volte a valutare la conformità dei prodotti agli standard di qualità previsti dalle normative vigenti o al capitolato dell’impresa cliente.

Il ruolo del tomografo

A fine 2022 Omeco ha acquisito un potente tomografo che si va ad aggiungere ai tanti strumenti già disponibili presso il laboratorio: si tratta del sistema Tomografico VPhoenix V tome x M Dual tube che, come dice il nome, è dotato di un doppio tubo emettitore – tubo nanofuoco da 180 kV / 15 W e tubo microfuoco da 300kV/500W – per ottenere sempre il giusto rapporto tra potenza e messa a fuoco e che consente di ottenere scansioni con dettagli inferiori a 1 µm.

“Per noi è un investimento importante che ci permette di ispezionare componenti in qualsiasi materiale realizzandone una scansione tridimensionale. Indipendentemente dal processo con il quale sono stati prodotti questi manufatti, possiamo ora superare i limiti della classica radiografia ottenendo un’immagine profonda e completa del prodotto”.

Questo tipo di test, che può essere utilizzato per ispezionare qualsiasi manufatto, si rivela particolarmente utile nel caso dei componenti realizzati in additive.

“Grazie alla tomografia – aggiunge Andreotti – possiamo valutare meglio la qualità delle saldature oppure la struttura interna del metallo. Quest’ultimo elemento è particolarmente utile nel caso dei componenti stampati in 3D, dove anche piccole variazioni nel processo di deposizione del materiale possono portare a problemi strutturali”, spiega.

La tomografia, dicevamo, è complementare alle altre strumentazioni per test in dotazione a Omeco, che spaziano dalle analisi chimiche agli esami metallografici, dalle prove di resistenza meccanica ai processi di invecchiamento accelerato e alle prove a fatica.

Inoltre la tomografia può essere utilizzata anche per operazioni di reverse engineering, cioè per ricavare i modelli 3D di parti non più funzionanti che possono in tal modo essere nuovamente prodotte. Il controllo tomografico permette infine di effettuare verifiche dimensionali molto precise anche nei casi in cui la geometria non permetta di effettuare misure convenzionali (es. zone cave).

Supporto all’innovazione

“Tutti i recenti consistenti investimenti in nuove tecnologie sono orientati a consolidare la vocazione di Omeco, che consiste nella capacità di affiancare le imprese nei percorsi di innovazione e sviluppo di nuovi prodotti, utilizzo di nuovi materiali e nuovi processi” prosegue Gianoglio.

“Nei prossimi anni le aziende dovranno affrontare la sfida di produrre in modo più sostenibile, con un minore consumo di energia e materie prime, revisionando le loro catene di fornitura alla luce dei mutati equilibri geopolitici. Questi processi passano attraverso l’innovazione di prodotto, e in Omeco abbiamo sviluppato competenze specifiche per offrire risposte alle esigenze delle imprese che innovano”.

Per questo motivo, oltre ai settori tradizionalmente serviti (Automotive, aerospace, oil&gas, meccanica, energia, edilizia) Omeco ha potenziato i propri servizi indirizzati alla transizione verso l’Idrogeno e guarda con interesse anche ad altri settori industriali come ad esempio il medicale.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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