Quasi 130 aziende, tante novità per quanto riguarda i prodotti e circa 250 visitatori in quattro giorni (24-27 novembre): sono questi i numeri dell’open house organizzata da Alpemac, incentrata sul digital manufacturing e sull’industria 4.0.
L’azienda – specializzata in macchine e attrezzature per la lavorazione della lamiera – nel corso del 2021 ha portato avanti una strategia mirata a consolidare la sua posizione sul mercato.
Una strategia che ha incluso l’apertura della nuova sede di Calcinato con show room permanente, il consolidamento dell’offerta di prodotti – che, oggi, contempla anche gli innovativi sistemi di taglio laser fibra Nukon, le punzonatrici e combinate laser Boschert e le linee di punzonatura e piegatura da coil della finlandese Pivatic – e una forte attenzione verso tematiche innovative, come robotica mobile e collaborativa.
Un interesse, quello verso le tecnologie innovative, che ha contribuito alla buona riuscita dell’open house, evento di cui l’azienda si dichiara molto soddisfatta, avendo notato un affluenza non di “curiosi”, ma di visitatori molto interessati e preparati sui temi dell’evento.
“Fin dal primo giorno abbiamo registrato un numero di presenze importante. La cosa che però ci inorgoglisce maggiormente è la qualità del visitatore, competente e realmente interessato alla nostra tecnologia. Ciò conferma la bontà delle scelte fatte negli ultimi due anni nonostante la situazione complicata dalla pandemia. Il successo di questo evento premia quindi la lungimiranza e il coraggio che abbiamo avuto a investire in una sede così prestigiosa e funzionale”, commenta Dieter Niederfriniger, amministratore unico di Alpemac.
Indice degli argomenti
La Metal Experience parte dallo show room
Tante le novità introdotte e messe in mostra nel corso dell’open house da Alpemac, tra cui lo show room permanente situato presso la sede di Calcinato (5.000 mq), che consente di far toccare con mano alla clientela tutti i reali vantaggi e le potenzialità delle macchine attraverso demo, test produttivi, training e corsi di programmazione.
“I clienti Alpemac intervenuti all’open house hanno certamente trovato delle conferme importanti. Invece, chi ancora non ci conosceva ed è venuto a trovarci, ha potuto toccare con mano il nostro diverso approccio al mercato, atipico per un distributore, ma più affine a quello di un costruttore capace di affiancarli, consigliarli e accompagnarli al meglio nelle loro scelte tecnologiche”, aggiunge Flavio Baietti, direttore commerciale Alpemac.
All’interno dello show room, l’azienda ha allestito una smart factory, all’interno della quale macchine di costruttori
differenti e tecnologie diverse interagivano integrate per produrre un mix di particolari demo e pezzi reali di alcuni clienti Alpemac, in un contesto 4.0 in cui la robotica mobile e collaborativa ha avuto un ruolo importante nell’efficientamento dell’intero processo produttivo.
L’espansione dell’offerta grazie ai prodotti Nukon
Tra le novità presentate, anche un portfolio di prodotti più ampio, grazie all’integrazione dei prodotti Nukon, azienda specializzata nella produzione di sistemi di taglio laser che vanta un parco installato di più di 2.000 impianti di taglio laser attivi e oltre 300 macchine prodotte ogni anno.
All’interno del portfolio Nukon, Alpemac punta con decisione su alcuni modelli in particolare, tra cui ECO 315, un sistema caratterizzato da un ingombro molto ridotto (campo di lavoro 3.000 x 1.500 mm) e bassi costi operativi. Grazie a queste caratteristiche, ECO 315 si presta come sistema di taglio entry level, più adatto per le aziende con un budget limitato e spazi disponibili ridotti.
Questa macchina di taglio compatta combina, infatti, requisiti di spazio minimi di soli 7 x 7 m, installazione rapida e prestazioni di taglio interessanti, costi di investimento e di esercizio estremamente bassi. È disponibile con opzioni di potenza laser da 1 a 4 kW.
A differenza dei tradizionali modelli a caricamento posteriore, in questo sistema il cambio tavola automatico è posto lateralmente alla macchina.
Il secondo prodotto che Alpemac ha voluto integrare alla sua offerta è NF PRO, sigla che identifica la serie di macchine caratterizzate da una struttura robusta, con campo di lavoro di dimensioni differenti (che partono da 3.000 x 1.500, fino a 2.500 x 12.000 mm) in base al modello (315, 420, 620) per soddisfare i requisiti di taglio delle aziende e consentire loro di lavorare con una qualità costante.
Equipaggiabile con sorgenti laser da 2 a 12 kW di potenza, i sistemi NF PRO sono ideali per essere dotati di automatismi di asservimento che ne massimizzano l’efficienza e l’impiego non presidiato h 24.
Le caratteristiche della macchina, quali il cambio ugelli automatico, il dispositivo per la pulizia ugello, unite ad alcune sue funzioni (come il sensore di controllo del piercing e di rilevamento del taglio), permettono un taglio di elevata qualità, così come la testa bevel (opzionale), ruotabile di ±45°, consente di realizzare tagli a smusso di elevata qualità per l’esecuzione del cianfrino in preparazione delle parti per la successiva fase di saldatura.
Il terzo prodotto su cui ha deciso di puntare l’azienda è REX 315, una macchina compatta in grado di tagliare anche tubi e profilati, oltre alla lamiera (tubi diametro da 30 a 130 mm e lunghezza da 80 a 2.900 mm). Anche questa macchina è dotabile in opzione di dispositivo per pulizia ugello, automatismi di carico e scarico e altre funzioni, quali sensore di controllo del piercing e di rilevamento del taglio.
Il sistema, con campo di lavoro di 3.000 x 1.500 mm, è disponibile anche nella versione REX 315 Hybrid con motore lineare sull’asse X, per prestazioni di taglio superiori.
Oltre ai sistemi già presentati, Nukon vanta nel suo portfolio la serie Vento, che rappresenta il modello di punta della gamma dei sistemi 2D dell’azienda, capace di garantire elevata dinamicità e produttività, oltre a una qualità di taglio elevata, grazie alla combinazione di servoazionamenti e motori lineari con cui è possibile raggiungere velocità elevate in brevi distanze, con accelerazioni di 3g.
Inoltre, è possibile aggiungere al sistema la tecnologia CUTline, che sfrutta la possibilità di variare la forma del fascio laser emesso dalla sorgente Corona (potenze da 4 a 20 kW), per prestazioni migliori e una maggiore qualità di taglio.
All’operatività del sistema contribuisce anche l’impiego di innovativi sensori per il monitoraggio del piercing e del processo stesso di taglio, particolarmente vantaggioso per l’acciaio inox e le lamiere più spesse. Innovativa anche la tecnologia messa a punto da Nukon per la gestione degli ugelli di taglio e la loro sostituzione, che consente di monitorare sia il centraggio che lo stato dell’ugello allo stesso tempo.
Questa opzione migliora la velocità e la stabilità del processo utilizzando una telecamera, la cui immagine viene mostrata in tempo reale sullo schermo di controllo e permette all’operatore di monitorare la posizione centrale e le condizioni dell’ugello.
L’operatore può iniziare il taglio eseguendo il processo di centratura in breve tempo, utilizzando il meccanismo di
centraggio posto sulla testa di taglio. L’uso di un sistema di visione posto al fianco della testa permette invece agli operatori di accelerare il riconoscimento dei fogli di lamiera via via caricati, in quanto la telecamera è capace di riconoscere l’esatta posizione della lamiera e di misurarne i bordi in pochi secondi (e in maniera esatta).
Un’ampia gamma di automazioni di carico e scarico proprietarie, infine, completa l’operatività di questi sistemi di taglio, che possono costituire il cuore produttivo di un FMS (Flexible Manufacturing Systems) efficiente la cui configurazione può essere studiata in partnership con i tecnici Alpemac.
Infine, Nukon include nella sua offerta anche sistemi Extreme Large, ovvero macchine di taglio laser 2D con campo di lavoro da 3 x 24 m o 36 m di lunghezza studiati ad hoc su specifica del cliente con tutte le opzioni disponibili, tra cui la
testa di taglio bevel per il taglio a smusso dei bordi da predisporre per la saldatura con controllo CNC completo.
Anche le punzonatrici e le combinate laser Boschert entrano a far parte dell’offerta Alpemac
Altra novità presentata dall’azienda nel corso dell’evento è la partnership con Boschert, che permetterà ad Alpemac di includere nell’offerta le punzonatrici e macchine combinate laser dell’azienda tedesca.
Compact EVO è il modello su cui Alpemac fa affidamento per rispondere al meglio alle richieste delle aziende clienti. Una macchina monopunzone dal design completamente rinnovato caratterizzata da una struttura saldata in acciaio da costruzione e un sistema idraulico ad alta precisione, che la rendono ideale per processare fogli di lamiera fino a 6,4 mm di spessore.
Compact EVO è disponibile in diversi modelli con differenti velocità di punzonatura e svariati campi di lavorazione (fino a 1.500 x 3.000 mm, con un opzionale 4.000 mm per l’asse X), costituiti da tavoli in acciaio ricoperto da spazzole o sfere.
La testa di punzonatura permette una rotazione continua a 360° di tutti gli utensili tipo Trumpf, fino a 105 mm di diametro con motori DC e indicizzazione pneumatica degli utensili multitools tipo Revotool disponibili a 4, 6 e 8 stazioni.
Un dispositivo di maschiatura per filetti da M3 fino a M12 e uno di foratura per eseguire piccoli fori in lamiere più spesse, unitamente a un apparecchio di marcatura a 10 caratteri completano l’operatività e la flessibilità di questa macchina.
Altro prodotto di punta di Boschert è CombiLaser Multipunch, macchina che combina i vantaggi del taglio laser di alta qualità con le caratteristiche uniche della punzonatura a controllo numerico.
Ciò significa poter produrre pezzi finiti, completi di operazioni secondarie quali formatura, bordatura, bugnatura, alettatura, filettatura e svasatura, che altrimenti richiederebbero la loro ripresa con macchine dedicate.
Nel concetto CombiLaser di Boschert, l’unità di taglio è abbinabile a qualsiasi punzonatrice della sua gamma; nel caso della CombiLaser Multipunch è abbinata a una monopunzone da 280 kN dotata di cambio utensili automatico a 8 stazioni posta sotto la tavola di lavoro.
La macchina può essere equipaggiata con sorgente laser IPG Photonics standard da 1 a 3 kW di potenza – opzionale 4 kW – e testa di taglio Precitec.
Dal punto di vista della sicurezza, Boschert ha sviluppato un sistema automatico che, durante le fasi di taglio, racchiude l’area di taglio all’interno di tre anelli di spazzole speciali che, appoggiandosi sul materiale da lavorare, realizzano, di fatto, una camera chiusa.
La CombiLaser Multipunch è disponibile in diversi modelli con campi di lavoro di varie dimensioni – da 1.000 x 2.000 a 1.500 x 3.000 mm, con l’asse X estendibile in opzione fino a 4.000 mm – ed è una soluzione adartta a produrre pezzi complessi su un’unica macchina senza riposizionamento.
I pezzi finiti sulla CombiLaser Multipunch, con dimensione compresa tra 100 x 200 e 500 x 600 mm, possono essere scaricati rapidamente per mezzo di due botole di scarico controllate dal CNC e posizionate direttamente davanti alla testa di taglio laser.
L’accordo con Pivatic
Frutto di un recente accordo di commercializzazione sul territorio italiano, Pivatic è un altro dei nomi nuovi con cui Alpemac ha arricchito e completato la propria offerta.
L’azienda nell’ambito della progettazione e della fornitura di sistemi di punzonatura e piegatura da coil per industrie che utilizzano lamiera sottile, a cui fornisce FMS collaudati e affidabili per ambiti produttivi continui.
L’offerta dell’azienda si articola in tre differenti linee. PivaPunch, è il centro di punzonatura attrezzabile in base alle specifiche esigenze per produrre in automatico una varietà di parti in piccoli lotti o famiglie di pezzi in grandi
serie.
Si basa su un set di punzoni a torretta alta standard posizionati in cassette utensili a cambio rapido poste su entrambi i lati del nastro di lamiera. Progettata per spessori di acciaio fino a 6 mm e coil con larghezza fino a 1.830 mm, PivaPunch consente di programmare liberamente la lavorazione sfruttando la larghezza del materiale, per una maggiore efficienza.
La seconda linea dell’azienda, PivaBend, identifica invece le linee automatiche di pannellatura, un concetto di impianto che porta i tempi ciclo della piegatura allo stesso livello delle linee di punzonatura, assicurando un’elevata produttività.
La linea di piegatura – dove vengono realizzate pieghe negative e positive impostate per ciascun bordo del pezzo e i lati e le estremità vengono piegate contemporaneamente – è adatta per processare acciaio inossidabile e alluminio preverniciato con spessore fino a 2 mm in formati con dimensione fino a 3.000 x 2.000 mm.
Angoli, dimensioni e sequenze di piega negative e positive sono tutte programmabili in modo flessibile. Inoltre, il sistema di cambio utensile automatizzato elimina completamente le impostazioni manuali. Nella linea possono essere integrati anche processi di completamento, come la saldatura a punti e la clinciatura.
Ogni FMS PivaSystem costituisce la sintesi dei sistemi precedenti integrati in un unico impianto customizzato sulle specifiche di ogni cliente al fine di proporgli la soluzione ottimale per una produzione puntuale, processi di run-off e un avviamento senza intoppi.
Sia PivaPunch che PivaBend sono tipicamente personalizzati per una soluzione in grado di soddisfare i requisiti dei pezzi da produrre con i volumi produttivi, la flessibilità e la logistica produttiva richiesti. Con un unico processo è possibile risparmiare spazio e manodopera, riducendo la manipolazione delle parti.
La gamma di piegatrici a bandiera RAS e la nuova FLEXI2bend
Prodotti che vanno a integrare l’offerta di Alpemac, accanto ai marchi “storici” distribuiti dall’azienda, come le piegatrici a bandiera RAS (automatiche, manuali o semi-automatiche), adatte per chi ha bisogno di flessibilità, ma al tempo stesso di soluzioni capaci di reggere elevati ritmi produttivi.
Le caratteristiche del sistema permettono di passare da un pezzo all’altro nel minor tempo possibile e senza pezzi prova: si tratta infatti di un sistema privo di sfondamento che accompagna il materiale durante la piega. In questo modo, il materiale non viene segnato, non si usurano gli utensili e si possono piegare con lo stesso raggio esterno anche lamiere di diverso spessore, senza rimpostare la macchina.
La combinazione della precisione di rotazione e della forza di serraggio unite al set up automatico degli utensili e all’unicità della tecnologia a bandiera RAS permette, con un’unica correzione sulla prima piega del primo pezzo, di realizzare l’intero lotto produttivo senza intervenire nuovamente. Ciò significa che già il primo pezzo è buono e conforme alle specifiche del cliente.
A ciò concorre il software Bendex 3D, che permette di importare qualsiasi file CAD per generare il programma di piega, dando subito un feedback sulla fattibilità. Ciò assicura ripetibilità costante e certezza del risultato, fin dal primo pezzo.
Nello show room allestito in occasione dell’open house, i visitatori hanno potuto osservare in azione i vari modelli di piegatrici a bandiera RAS distribuiti da Alpemac: dalla pannellatrice semi automatica XLTbend – ideale per chi deve piegare cassette su quattro lati, pannelli, profili e box complessi– al top di gamma, la Multibend Center, una macchina in grado di piegare pannelli fino a 3.060 mm di lunghezza e 203 mm di altezza.
Prodotti a cui si è aggiunta la nuovissima FLEXI2bend, una piegatrice capace di realizzare particolari complessi ad alto valore aggiunto con la stessa precisione e ripetibilità di semplici cassette, pannelli o profili.
Si tratta di una entry level che, al pari dei modelli più blasonati, permette di programmare automaticamente i pezzi, valutare strategie di piegatura alternative e mostrare sul monitor la simulazione della sequenza di piegatura in 3D, compreso il setup degli utensili, grazie al software Bendex 3D.
Disponibile nei due modelli RAS 73.40-2 e RAS 73.30-2, rispettivamente con capacità di 4060 x 2,5 mm e 3.200 x 3 mm, FLEXI2bend unisci i tipici vantaggi della tecnologia di piegatura a bandiera (quali precisione e qualità dei particolari, privi di graffi) a un’alta versatilità operativa.
La forma della traversa superiore della macchina offre, infatti, ampio spazio libero davanti e dietro la traversa stessa, la cui posizione di chiusura e apertura programmabile consente di creare profili aperti o chiusi con massima libertà.
Il sistema di bombatura della tavola a bandiera compensa automaticamente la deformazione della trave causata dalle forze di piegatura. La FLEXI2bend ottiene così curve diritte con lamiere sottili o spesse, tutti i tipi di materiale, flange lunghe o corte, e non importa se si piega al centro della macchina o lateralmente.
La macchina è dotata, inoltre, della funzione SpeeOptimizer, che permette di aumentare la velocità del 20%, rilasciando il pezzo mentre la bandiera di piegatura si muove verso il basso tra una piega e l’altra, in quanto la FLEXI2bend esegue solo pieghe in positivo.
La flessibilità della macchina è ulteriormente ampliata dalla possibilità di utilizzare la bandiera di piega come battuta di riscontro posteriore, soprattutto nel caso di spezzoni di lamiera ad angolo obliquo. Inoltre, la macchina può avere configurazione rettangolare (10 – 1.550 mm) o a “T” per lunghezze comprese tra 10 e 3.050 o 4.050 mm, a seconda del modello.
Le presse piegatrici elettriche SafanDarley
Tra i brand consolidati nel catalogo Alpemac rientrano anche le piegatrici elettriche E-Brake di SafanDarley, che l’azienda ha declinato in un’ampia gamma, a partire dalla 35 ton da 1.250 mm di lunghezza utile fino alla 300 ton con 4.080 mm di lunghezza piega.
Macchine che sfruttano un sistema brevettato, posto nel porta lama superiore, che combina motori elettrici, pulegge fisse e mobili e cinghie, garantendo una distribuzione equilibrata delle forze, che fa sì che l’angolo di piega risulta costante su tutta la lunghezza.
Macchine in grado non solo di offrire una piegatura di precisione, ma anche di aumentare la produttività del processo, grazie all’uso di una nuova generazione di componenti elettronici e software che permette l’ottimizzazione del sincronismo tra macchina e operatore. Il risultato si traduce in un ciclo produttivo fino al 30% più veloce.
A questo si aggiunge il risparmio energetico, che si stima essere del 50%, in quanto queste piegatrici ad azionamento totalmente elettrico consumano solo quando devono effettivamente compiere un movimento. Inoltre, proprio perché totalmente elettriche, queste macchine risultano molto più affidabili e necessitano di meno manutenzione rispetto alle piegatrici idrauliche tradizionali.
Le piegatrici a doppia bandiera Thalmann
Altro punto fermo dell’offerta Alpemac sono le piegatrici a doppia bandiera Thalmann della serie TD, per una piegatura automatica precisa, sia in positivo che in negativo, senza dover ruotare il materiale.
Si tratta di una macchina estremamente precisa, grazie a un sistema di controllo degli azionamenti che sincronizza tutti gli assi garantendo un alto livello prestazionale e una distribuzione uniforme della forza sull’intera lunghezza di piega della macchina. Ciò permette un carico equilibrato di tutti gli assi, aumentando la precisione della macchina e riducendone l’usura.
La piegatrice TD è inoltre caratterizzata dalla possibilità di essere equipaggiata con alcune soluzioni di automazione modulari e integrabili brevettate da Thalmann che ne incrementano le performance produttive. Il carico automatico
laterale delle lamiere, per esempio, permette di produrre in continuo con tempistiche più basse e un’efficienza maggiore.
Il processo di produzione risulta così accelerato e si migliora la sicurezza dell’operatore. A seconda delle esigenze, i fogli di lamiera vengono prelevati in automatico sul lato macchina in alimentazione singola o multipla, da pila o direttamente da un sistema di svolgitura e cesoiatura posto a monte.
Il piano di carico è mobile, disponibile in varie lunghezze e anche regolabile in altezza, mentre l’unità di ribaltamento automatico dei formati lamiera garantisce un’elevata riduzione della movimentazione dei pezzi e un processo di piegatura più snello.
Ma non solo, una taglierina longitudinale elettrica consente di combinare il processo di taglio e piegatura della lamiera in un’unica macchina. A livello operativo, la piegatrice a doppia bandiera TD è in grado di piegare pezzi conici con offset dimensionale fino a 600 mm e profili che si incastrano l’uno nell’altro, grazie alla funzione di registro posteriore conico.
Tutto ciò rende questa piegatrice adatta anche per piccoli lotti, non solo per le produzioni di grandi numeri. Facilissima da programmare, per lavorazioni fino a 10 m di lunghezza è una macchina gestibile da un solo operatore.
Le levigatrici Timesavers
A completare la gamma Alpemac vi sono le levigatrici Timesavers, completamente personalizzabili sia per numero di teste di lavoro che per tipologia di lavorazione.
Macchine che utilizzano il sistema di spazzole con movimento rotatorio a carosello messo a punto da Timesavers, con cui è possibile lavorare, in contemporanea, pezzi di spessore diverso, ottenendo su tutti un angolo omogeneo e non parziale.
Ciò consente un processo di levigatura fino cinque volte più rapido delle altre levigatrici, assicurando massimi standard qualitativi e aumentando la produttività, grazie anche alla possibilità di processare simultaneamente elementi di differente spessore.
Le levigatrici Timesavers sono disponibili in un’ampia varietà di versioni configurate, in modo da rispondere a specifiche esigenze di produzione.