Di Meccatronica si parla ormai da diversi anni (e sempre di più) come uno degli aspetti più interessanti dell’automazione di fabbrica sia dal punto di vista strettamente tecnico che da quello dei possibili obiettivi di business concretamente perseguibili.
La parola, che formalmente nasce dalla fusione dei termini meccanica ed elettronica, deriva in realtà dall’intersezione di tre domini – meccanica, informatica ed elettronica – che dà vita a una disciplina marcatamente interdipartimentale. Il grafico che potete vedere qui sotto (fonte: forumeccatronica.it) rende molto bene l’idea degli attori e fattori tecnologici coinvolti.
Per usare una volta in più una metafora forse un po’ abusata, la meccatronica integra i muscoli e il cervello in un sistema unico che può così essere contemporaneamente performante, efficiente, ottimizzato e flessibile, andando a rappresentare uno dei fattori abilitanti di quella Industry 4.0 di cui tanto si parla.
La mappatura delle competenze
La struttura “minuta” tipica dell’impresa manifatturiera italiana – tante volte indicata come limite per la sua crescita tecnologica – gioca per una volta in suo favore: nelle aziende costruttrici di macchine, per esempio, l’ambiente poco strutturato generalmente dedicato allo sviluppo applicativo è terreno fertile per applicazioni interdisciplinari come questa. Tuttavia “fare meccatronica” ha una complessità intrinseca che rende comunque indispensabile porsi il problema delle competenze da mettere in campo.
Di questo tema si occupa, dallo scorso anno, il Prof. Giambattista Gruosso, con la collaborazione di ANIE e Messe Frankfurt. Lo studio da lui condotto, volto a costruire una “Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia”, si è focalizzato per la prima edizione sulle province di Brescia, Verona e Mantova. In occasione del prossimo Forum Meccatronica (12 ottobre 2016 a Modena) il prof. Gruosso presenterà i risultati aggiornati del suo lavoro relativi alle province di Modena, Parma, Reggio Emilia e Bologna.
“Il territorio in analisi – ha sottolineato il docente – è molto ricco e variegato, offre un tessuto di aziende ad alta vocazione tecnologica e di innovazione, insieme ad una forte componente di settori tradizionali. Le aziende sono di dimensioni diverse ed emerge una forte attenzione attenzione al processo aziendale e all’innovazione di fabbrica nelle grandi imprese, mentre è il prodotto il centro dell’innovazione nelle imprese di medie e piccole dimensioni. I risultati preliminari delle ricerca presentati in occasione del Forum Meccatronica offriranno una serie di stimoli interessanti di riflessione su questo argomento e sulle tecnologie maggiormente diffuse”