Giuseppe Lesce, direttore generale della divisione Customer Service di Sacmi Imola S.C. e delegato di Ucima, sarà il presidente di Federmacchine per il biennio 2019-2020.
Laureato in ingegneria elettronica all’Università degli Studi di Bologna e padre di tre figli, Lesce ha una lunga esperienza nelle associazioni di categoria: per sei anni, fino al 2016, è stato presidente di Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio) e dal 2017 è vicepresidente di Federmacchine.
Lesce subentra a Sandro Salmoiraghi e sarà coadiuvato nella sua attività da due vicepresidenti, Gabriella Marchioni Bocca, espressione di Assomac (Associazione Nazionale Costruttori Tecnologie per Calzature, Pelletteria e Conceria), e Riccardo Rosa, aderente a Ucimu-Sistemi Per Produrre, che sarà anche il vicepresidente vicario. Alfredo Mariotti (direttore di Ucimu) è confermato Segretario Generale della federazione.
Federmacchine è espressione di 5.150 imprese costruttrici di macchine e 193.750 addetti, che contribuiscono a produrre il 2,8% del PIL e il 5,8% dell’export italiano.
La federazione riunisce i rappresentanti di 13 comparti: Acimac (macchine e attrezzature per ceramica), Acimall (macchine per la lavorazione del legno), Acimga (macchine per l’industria grafica, cartaria e affini), Acimit (macchine per l’industria tessile), Amafond (macchine e materiali per fonderie), Amaplast (macchine e stampi per materie plastiche e gomma), Assiot (organi di trasmissione), Assofluid (costruttori e operatori del settore oleoidraulico e pneumatico), Assomac (macchine per calzature, pelletteria e conceria), Confindustria Marmomacchine (macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali), Gimav (macchine e accessori per il vetro), Ucima (macchine per confezionamento e imballaggio) e Ucimu-Sistemi Per Produrre (macchine utensili, robot e automazione).
Incentivi importanti per supportare la competitività del sistema-Paese
“Nel 2019 era difficile ripetere le grandi performance degli scorsi anni, anche perché con l’incertezza sull’iperammortamento e sui sostegni all’industria 4.0 era difficile che gli imprenditori italiani, che sono i clienti delle nostre associazioni, continuassero a spingere sugli investimenti. Su questo tema il governo dovrebbe riconsiderare le proprie posizioni perché così non stiamo facilitando la crescita e la competitività delle imprese manifatturiere”, ci ha detto Lesce a margine dell’assemblea di Federmacchine.
“L’idea di un soluzione strutturale e strutturata emersa la scorsa settimana nell’incontro tra associazioni e Governo mi trova d’accordo: in questi due anni ci sono stati parecchi investimenti one-shot da parte delle imprese, su singole macchine, ma ora bisognerebbe valutare di dare maggiore supporto a chi intende fare investimenti più importanti su intere linee o impianti, che chiaramente richiedono uno sforzo maggiore, perché ne va di mezzo la competitività del sistema Paese”, ha detto.
Sul nuovo corso di Federmacchine: “Alcune associazioni federate – penso ad esempio a Ucimu e Ucima – offrono un livello di supporto alle aziende associate diverso da altre. Penso che dobbiamo mettere a fattor comune le capacità di tutti, spiegando alle imprese quello che siamo in grado di fare per loro”.