TeamViewer AiStudio: riconoscimento degli oggetti facile grazie all’intelligenza artificiale

TeamViewer, fornitore di soluzioni per la connettività remota e la digitalizzazione dell’ambiente di lavoro, presenta AiStudio, un componente aggiuntivo completamente integrato di Intelligenza Artificiale (AI) per la piattaforma di Realtà Aumentata (AR) Frontline di TeamViewer. Ai Studio, grazie a un approccio no-code, permette di implementare facilmente e rapidamente strumenti di AI che consentono alle aziende di migliorare i processi di produzione attraverso la verifica automatica.

Pubblicato il 03 Mag 2022

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TeamViewer, fornitore di soluzioni per la connettività remota e la digitalizzazione dell’ambiente di lavoro, presenta AiStudio, un componente aggiuntivo completamente integrato di Intelligenza Artificiale (AI) per la piattaforma di Realtà Aumentata (AR) Frontline di TeamViewer. AiStudio consiste in un algoritmo di auto-apprendimento per ottenere modelli basati su AI per il riconoscimento di immagini e oggetti.

Seguendo l’approccio no-code di TeamViewer per la piattaforma Frontline, l’uso di AiStudio non richiede alcuna competenza di programmazione. In questo modo i clienti possono facilmente integrare funzionalità AI nelle loro operazioni quotidiane e migliorare i processi di produzione attraverso la verifica automatica.

Con AiStudio, TeamViewer offre una tecnologia AI facile da usare e configurabile nel campo del riconoscimento degli oggetti in modo da poter:

  • Costruire e configurare soluzioni AI-driven per i processi industriali senza bisogno di codice
  • rilevare oggetti, colori, forme o posizioni e automatizzare le conferme
  • migliorare la sicurezza sul posto di lavoro, aumentare l’efficienza in officina e migliorare il controllo qualità
  • integrate queste capacità in TeamViewer Frontline e beneficiate della sinergia tra AR e AI

Due funzionalità AI predefinite saranno disponibili per tutti i clienti con una licenza Frontline: una può rilevare i comuni segnali di pericolo negli ambienti di produzione attraverso smartglasses, l’altra è in grado di rilevare se i caschi di sicurezza sono indossati.

Le aziende possono facilmente implementare ulteriori controlli di sicurezza automatizzati personalizzati, aggiungendo grazie all’AI un ulteriore livello di sicurezza sul posto di lavoro.

“Come leader europeo nelle soluzioni AR per le aziende, stiamo costantemente impegnati su nuovi fronti per supportare le attività quotidiane di coloro che si trovano in prima linea con l’uso tecnologia intelligente”, commenta Hendrik Witt, Chief Product Officer di TeamViewer.

“L’integrazione delle capacità AI nei flussi di lavoro AR è stato un passaggio naturale per noi. Arricchire processi manuali complessi con algoritmi di autoapprendimento è veramente un punto di svolta per i progetti di digitalizzazione e aggiunge immediatamente valore per i nostri clienti. Per esempio, l’AI può eseguire alcune attività di verifica, riducendo la probabilità di errori umani quasi a zero”, aggiunge.

Clienti a livello mondiale che operano nell’industria food e beverage, come NSF (National Sanitation Foundation), avendo avuto accesso in anteprima all’integrazione di AiStudio, hanno già sviluppato flussi di lavoro TeamViewer Frontline supportati dall’AI per assicurare la qualità e la sicurezza sul posto di lavoro, migliorando ulteriormente la produttività e l’efficienza.

I casi d’uso comprendono la verifica automatica che i guanti igienici siano indossati durante i processi di preparazione degli alimenti, così come la conferma della corretta messa in servizio nella logistica di magazzino.

Altri vantaggi derivanti dall’uso del nuovo componente comprendono: la certezza della qualità con il rilevamento basato sull’AI di prodotti danneggiati o assemblati in modo errato, il riconoscimento automatico delle attrezzature di produzione – come le macchine industriali –, la disponibilità istantanea di informazioni aggiuntive come le istruzioni per la manutenzione tramite il software di realtà aumentata.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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