Intelligenza artificiale

RexAI: l’AI “spiegabile” di Relatech che permette di gestire la produzione

L’innovativa tecnologia RexAI punta a rendere concretamente applicabile l’intelligenza artificiale nei processi industriali. RexAI combina l’intelligenza artificiale avanzata con le competenze offerte da Relatech per guidare le aziende nell’uso collaborativo dell’AI a supporto dei processi, dando vita a quell’umanesimo digitale che caratterizza l’Industria 5.0.

Pubblicato il 30 Mag 2024

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Relatech ha presentato nel corso della dodicesima edizione di SPS Italia la sua innovativa tecnologia RexAI per applicare concretamente l’Intelligenza Artificiale nei processi industriali.

L’obiettivo dell’azienda, specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali,  è di rendere l’uomo un attore principale dei processi, capace non solo di utilizzare una macchina, ma anche di collaborare efficacemente con essa.

RexAI è una soluzione completa che combina l’intelligenza artificiale avanzata con un solido set di competenze offerte da Relatech per guidare le aziende nell’uso collaborativo dell’AI a supporto dei processi, dando vita a quell’umanesimo digitale che caratterizza l’Industria 5.0.

RexAI, l’intelligenza artificiale “spiegabile” messa a terra a SPS Italia

RexAI è il nuovo assistente digitale proposto da Relatech alle aziende per rendere l’intelligenza artificiale una tecnologia comprensibile e trasparente. Il nome RexAI deriva dalla fusione del prefisso “Re”, simbolo di Relatech, e “xAI”, acronimo per Explainable AI (Intelligenza Artificiale Spiegabile).

RexAI funge da ponte tra il mondo digitale e quello fisico. Secondo Relatech, RexAI rappresenta la guida all’interno dell’impresa del futuro, poiché consente un’interazione fluida tra il mondo fisico e quello virtuale, tra macchine o processi produttivi e le loro rappresentazioni digitali senza interruzioni.

Un assistente digitale che non solo permette di comunicare con le macchine in linguaggio naturale, ma che offre anche l’accesso al patrimonio informativo aziendale e di contesto generale, rendendo ogni operazione più efficiente e immediata.

Inoltre, RexAI offre un facile accesso agli analytics, fornendo risposte mirate alle domande poste dall’utente sulla base di tutti i dati generati dalla macchina.

Presso lo stand dell’azienda i visitatori della manifestazione hanno potuto osservare l’assistente digitale di Relatech integrato all’interno di una macchina che veniva impiegata per distribuire bicchieri di ciliegie ai visitatori (con possibilità di personalizzare il colore del tappo) e rispondere a diverse domande legate ai dati raccolti dalla macchina.

“L’obiettivo di questa macchina è far vedere che l’intelligenza artificiale ha un corpo e una sostanza per cui, se adeguatamente interpretata, può essere adottata già oggi”, spiega Franco Andrighetti, AD di EFA Automazione, azienda che Relatech ha acquisito nel 2021.

RexAI mira a creare un ambiente in cui le macchine e gli operatori possano interagire con facilità, abilitando così il ruolo centrale dell’uomo nell’industria secondo i principi di Industria 5.0.

“La prima sfida da affrontare è stata l’interazione tra gli operatori multietnici e le macchine. Poiché gli operatori possono parlare diverse lingue, è fondamentale che le macchine siano in grado di comprendere e interpretare correttamente i comandi in varie lingue“, spiega Andrighetti.

“Gli operatori devono poter esprimere esigenze o richieste in modo che la macchina li possa comprendere e trasformare in ordini eseguibili. Questo significa che la macchina deve avere la capacità di digitalizzare queste richieste e convertirle in comandi precisi e operativi”. aggiunge.

Una volta che la macchina ha ricevuto e compreso i comandi, è in grado di eseguire gli ordini di produzione. Ad esempio, un operatore può fornire un ordine di produzione specifico e la macchina inizierà a lavorare di conseguenza. La macchina non solo esegue gli ordini, ma comunica anche ciò che sta facendo. Un feedback essenziale per monitorare lo stato della produzione e assicurarsi che tutto proceda come previsto.

Un altro aspetto fondamentale è la capacità della macchina di estrarre e fornire dati relativi alla produzione e alle performance della macchina (ed esempio l’energia consumata in una giornata).

“Il progetto che abbiamo sviluppato è solo il primo passo, il primo germoglio”, verso l’implementazione completa dell’intelligenza artificiale nelle macchine. Abbiamo costruito una demo in una settimana, utilizzando una macchina standard e le nostre competenze per dimostrare il potenziale dell’AI in questo contesto. L’obiettivo finale è mostrare che ciò che vogliamo ottenere con l’AI è non solo possibile, ma anche facilmente realizzabile”, aggiunge Andrighetti.

Un’AI affidabile e trasparente

RexAI promette di offrire la compliance con  l’AI Act, la recente normativa europea sull’intelligenza artificiale, che mira a garantire che i sistemi di AI rispettino i diritti e i valori fondamentali dell’UE – tra cui la centralità dell’uomo, la sicurezza e la trasparenza – promuovendo allo stesso tempo l’innovazione non solo tecnologica, ma anche sociale e ambientale.

“RexAI rende l’AI una tecnologia comprensibile per l’uomo, offrendo agli utenti la possibilità di dialogare con la macchina e comprendere le motivazioni che stanno dietro a ogni decisione presa dall’intelligenza artificiale. Questo approccio è particolarmente importante nel settore manifatturiero, dove un processo decisionale tempestivo, preciso e motivato è fondamentale per l’eccellenza operativa”, aggiunge.

Integrazione con l’offerta Relatech

RexAI sarà integrata in tutti i prodotti Relatech, a partire dalla piattaforma ReFab Studio. ReFab Studio, combinato con RexAI, consente di monitorare, predire e interagire con gli asset aziendali in modo efficiente e preciso.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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