Progetto a impatto zero di Spartan Tech per tracciare in blockchain le filiere dell’agricoltura

Garantire prodotti della migliore qualità organolettica possibile, valorizzare i piccoli produttori e tracciare interamente la filiera. Sono queste alcune della caratteristiche chiave di Track4Trust il progetto lanciato dalla start up milanese Spartan Tech.

Pubblicato il 23 Ago 2022

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Garantire prodotti della migliore qualità organolettica possibile, valorizzare i piccoli produttori e tracciare interamente la filiera. Sono queste alcune della caratteristiche chiave di Track4Trust il progetto lanciato dalla start up milanese Spartan Tech specializzata nello sviluppo di soluzioni blockchain ad alta efficienza e caratterizzate da un’importante attenzione alla sostenibilità.

Spartan Tech si contraddistingue per un’attenzione particolare allo sviluppo di soluzioni ad alto impatto sociale ed ambientale. Tra questi, un progetto partito in Kenia per la tracciabilità di filiera della frutta secca portata ad un livello di analiticità e trasparenza estremo. Tutti i passaggi, dalla semina al consumatore vengono tracciati, monitorati ed analizzati al fine di capire, grazie al machine learning e agli analisti, quali sono le metodologie di produzione che permettono di avere il miglior prodotto possibile e, in parallelo, quali scelte di processo consentono di portare maggior beneficio ai consumatori in termine di qualità della vita.

“Il progetto si basa sulla valorizzazione dei piccoli produttori, a cui raramente riescono ad arrivare queste informazioni, dando loro la possibilità di comprendere quali sono i prodotti che devono coltivare e comprendendo cosa il mercato è realmente interessato ad avere”, dichiara in una nota il ceo di Spartan Tech Paul Renda. “In una filiera così lunga sono informazioni a cui i piccoli produttori oggi non hanno accesso. Con lo stesso format abbiamo partecipato ad una gara internazionale molto complessa che punta a tracciare i prodotti di oltre trenta mila piccoli produttori africani di caffè. Soggetti che subiscono le dinamiche di mercato e che con questo progetto potranno ricavare una parte del valore aggiunto. Valore aggiunto normalmente trattenuto dai trader e da altri soggetti che, specie in questo momento, speculano nella filiera sulla provenienza delle materie prima”.

Il progetto prevede l’aggregazione dei dati di produzione e l’elaborazione di informazioni al fine di offrire alle cooperative di cui fanno parte preziosi suggerimenti relative al prodotto, al processo di lavorazione, fino ad arrivare alle oscillazioni nelle richieste da parte di buyer internazionali. “L’obiettivo è anche qui”, aggiunge Renda, “portare maggior valore aggiunto nelle produzioni, allineare le produzioni da un lato a prodotti con migliori caratteristiche organolettiche e dall’altro alle esigenze del mercato. Oggi le esigenze sono dettate dai trader che determinano quale prodotto ha senso o meno portare sul mercato. Riteniamo che ciò abbia dato vita a speculazioni e a sistemi che penalizzano sia i consumatori che i piccoli produttori. Stiamo lavorando per portare un vantaggio in termini di trasparenza, riequilibrio e, non ultimo, promozione della sostenibilità. E maggiore sostenibilità nella distribuzione del valore metterà in condizione i coltivatori di reinvestire portando beneficio nella qualità delle produzioni e nello sviluppo del proprio territorio”.

Tutta l’attività Spartan Tech è connotata da una grande attenzione rispetto ai temi della sostenibilità: per questo le soluzioni sono sviluppate in modo da differenziarsi per un consumo energetico di diversi ordini di grandezza inferiore rispetto agli standard di settore.

In partnership con LifeGate Lifecredit, inoltre, Spartan Tech ha lanciato la prima piattaforma in blockchain per la gestione integrata di ecobonus, sismabonus e ristrutturazione edilizia con l’obiettivo di tutelare i clienti, le casse dello Stato e l’intero processo adottata da tanti player del mondo bancario e commerciale come MediaWorld. La piattaforma nativa blockchain per la gestione di ecobonus e superbonus ha ormai superato 500 milioni di euro di crediti fiscali contrattualizzati per un totale di più di 50 mila pratiche. La piattaforma è pensata per caricare i documenti necessari e guidare i clienti MediaWorld in ogni passaggio. L’utilizzo è molto semplice e si basa su un’architettura fondata sull’intelligenza artificiale, il machine learning e la blockchain, in questo caso pubblica che, in caso di contestazioni, presenta garanzie legali molto più solide rispetto a una privata. Ad ogni passaggio, le tecnologie applicate consentono di apportare migliorie al processo, per renderlo ancora più performante.

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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