Quali dimensioni caratterizzano un oggetto intelligente? Quali sono i passi per creare prodotti e servizi intelligenti e connessi? Qual è l’impatto dei prodotti e servizi smart sulle aziende? Quali le criticità da tenere in considerazione?
A queste domande risponde il centro di innovazione digitale Cefriel – centro di innovazione digitale fondato dal Politecnico di Milano – con il white paper “Smart Product, oggetti e servizi intelligenti: ripensare i prodotti per rispondere ai bisogni delle persone”, a cura di Alfonso Fuggetta e Clara Failla.
Le aziende si trovano oggi a competere in un mercato dove si guarda con crescente interesse alla generazione di nuovi servizi a partire dai prodotti connessi e intelligenti, ovvero che inglobano al loro interno tecnologie in grado di raccogliere dati, svolgere elaborazioni e controllare il funzionamento del dispositivo, arricchire di nuove funzionalità prodotti tradizionali, abilitare lo sviluppo di nuove tipologie di servizi.
Un paradigma particolarmente promettente, che spinge le imprese verso l’innovazione, anche radicale, tanto dell’offerta quanto dei propri modelli di business.
“L’uso della tecnologia e dell’innovazione è imprescindibile per creare un mondo accessibile, inclusivo e sostenibile. Un mondo dove le attività di rinnovamento dei servizi e prodotti e le iniziative aziendali hanno un impatto positivo sulla società e consentono pertanto alle aziende di differenziarsi”, afferma Clara Failla, responsabile della practice Product and Experience Design Cefriel.
Per queste ragioni, il white paper di Cefriel, a partire dall’esperienza diretta dell’azienda nello sviluppo di questa categoria di prodotti e servizi – dall’airbag per motociclisti al contatore intelligente, dalla bilancia Milano per donazioni di sangue al cestino intelligente – intende offrire alle aziende alcuni preziosi insight per navigare questa trasformazione e posizionarsi in maniera dinamica in un mercato in continua evoluzione.
Indice degli argomenti
Dalla progettazione allo sviluppo: il processo per creare prodotti intelligenti
Sviluppare prodotti intelligenti è una sfida più facile da affrontare se si tiene conto della sua multidimensionalità. La fase dedicata alla progettazione è solo il primo stadio del processo: non può esserci innovazione che non vada a modificare dall’interno la stessa organizzazione che la produce.
L’azienda, poi, si troverà a confrontarsi con un mercato in continua evoluzione, costantemente trasformato grazie alla disponibilità di intelligenza diffusa che aumenta la competizione e rappresenta così una risorsa e un’opportunità.
Infine, lo sviluppo di prodotti intelligenti non può essere un esercizio fine a se stesso, ma deve sempre essere funzionale a creare nuove forme di valore e di utilità per l’utente, richiedendo alle aziende di impegnarsi in uno scambio con i destinatari finali.
Le caratteristiche di un prodotto intelligente
L’intelligenza di un prodotto si definisce a partire da quattro dimensioni di potenzialità, essenziali per definire gli obiettivi della progettazione:
- l’intelligenza può servire a rendere disponibili nuove funzioni anche per prodotti tradizionali
- può essere funzionale alla raccolta di dati utili a migliorare prestazioni, servizi, processi
- può aiutare a personalizzare il funzionamento dello stesso in base alle caratteristiche e alle esigenze dell’utente
- il prodotto, infine, può arrivare a svolgere funzioni in maniera proattiva e non solo reattiva rispetto alle attese del cliente
Quale di queste dimensioni o quale combinazione delle stesse guiderà la progettazione? La scelta risponde a una serie di complessità, che vanno dalle risorse dell’azienda alle caratteristiche del mercato.
Gli step dello sviluppo
Ricerca e strategia, ideazione e progettazione, sviluppo e lancio, supporto ed evoluzione: le aziende tese all’innovazione si confrontano con una serie di step, lungo il percorso di sviluppo di un prodotto intelligente, che prevedono interlocutori diversi, competenze specifiche, professionalità e risorse precise.
Si va dalla definizione della proposition del prodotto smart e del valore per il cliente, con un’analisi dei contesti e dell’esperienza d’uso e con una valutazione di fattibilità tecnologica – aspetti che realizzano la fase di ricerca e strategia – all’individuazione, per lo step di natura più strettamente progettuale, di possibili direzioni, identificate sulla base delle performance target ed eventualmente portando avanti un lavoro di scouting tecnologico, arrivando così alla prototipazione.
Ancora, passare allo sviluppo e al lancio del prodotto significa passare dall’ingegnerizzazione alla messa sul mercato del prodotto. Infine, i dati generati e raccolti dai prodotti smart diventano la base per ulteriori sviluppi, di nuovi servizi annessi o funzionali a uno scale up.
L’impatto sull’azienda
L’evoluzione dei prodotti e servizi smart sta rivoluzionando le offerte delle aziende e il loro modo di posizionarsi sul mercato: una sfida che è anche un’opportunità per consolidare la relazione con la base di clienti, individuare nuove nicchie di mercato, definire nuovi modelli di business, valorizzare i dati raccolti.
L’innovazione di prodotto, infatti, comporta di riflesso il rinnovamento dell’intera organizzazione.
“Con l’innovazione di prodotto e servizio si ha un impatto sulla usabilità di quanto si produce o realizza, si semplificano i processi e, in questo modo, si consolida e valorizza il brand delle aziende che decidono di innovare attraverso design e tecnologia digitale”, spiega Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato e direttore scientifico di Cefriel.
Il white paper “Smart Product, oggetti e servizi intelligenti. Ripensare i prodotti per rispondere ai bisogni delle persone” è scaricabile cliccando su questo link.