La tecnologia sì è ormai da tempo affermata in agricoltura, tra sensori che determinano il momento giusto per il raccolto, app che misurano la temperatura del terreno e trattori automatizzati nei campi. Lo sa bene la multinazionale tedesca Bosch, che sta trasferendo la sua tecnologia automotive all’agricoltura, dai sistemi di propulsione per i trattori, alle soluzioni idrauliche per i macchinari agricoli, fino ai prodotti connessi per la coltivazione intelligente.
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Un settore destinato a crescere
Fino a ora questo settore ha generato un fatturato di 1 miliardo di euro ed è destinato a crescere ulteriormente: entro la metà del prossimo decennio, Bosch prevede di raddoppiare le vendite in questo campo e punta a rendere l’agricoltura più sostenibile e più efficiente. Le difficoltà sono notevoli, perché la popolazione mondiale è in continua crescita: da studi effettuati è emerso che nel 2025 la terra raggiungerà gli 8 miliardi di abitanti. Per poter sfamare le persone sarà necessario coltivare più cibo, ma gli agricoltori dovranno incrementare i raccolti poiché la superficie coltivabile non aumenta. Mentre nel 1900 un agricoltore sfamava 4 persone, oggi deve produrre cibo per 155 e questo numero è destinato ad aumentare (fonte: Rheinischer Landwirtschafts-Verband).
Fattorie digitalizzate
Un elemento chiave per incrementare i raccolti sono l’efficienza e la connettività; gli studi indicano che il mercato dell’agricoltura digitale è destinato a crescere in tutto il mondo, passando dagli attuali 3,5 miliardi di euro a 6 miliardi di euro. Bosch sta applicando all’agricoltura anche i sensori Mems, sviluppati in origine per le autovetture. Questi sensori misurano valori quali la temperatura e l’umidità e li trasmettono attraverso cloud agli smartphone. Tramite app è quindi possibile tenere sempre sotto controllo i raccolti, senza doversi recare in loco, risparmiando tempo e aumentando la qualità e la resa dei raccolti.
Un altro servizio che grazie a Bosch IoT Cloud può diventare realtà è la connessione dei macchinari agricoli. I dati dei veicoli possono essere utilizzati per prevedere i guasti e porvi rimedio tempestivamente, evitando tempi di fermo e costose riparazioni. Smart Cab (sviluppata da Bosch come membro del CAB concept cluster) trasforma i veicoli industriali in centri di comando connessi nei campi. Tutti i componenti (veicoli, telecamere e droni) possono interagire fra di loro nella cabina intelligente. Tramite il cloud, i droni telecamera inviano immagini dettagliate delle condizioni delle colture alla cabina del guidatore, inoltre la telecamera di riconoscimento oggetti avvisa gli operatori della presenza di animali. Un apposito store consente di scaricare determinate funzioni “over-the-air” direttamente nella macchina. In questo modo, il getto degli spruzzatori può essere regolato per esempio in base alle condizioni meteorologiche e del terreno.
Tecnologie intelligenti anche per l’ambiente
Insieme a Bayer, infine, Bosch sta sviluppando una tecnologia “spray” intelligente di distribuzione dei prodotti diserbanti, che per mezzo di telecamere a sensori distingue le colture dalle erbacce, spruzzando gli erbicidi soltanto su queste ultime.