I software MES (Manufacturing Execution System) sono uno strumento evoluto per la gestione e il controllo della funzione produttiva nelle imprese. La loro efficienza è garantita quando i dati sono completi e affidabili, l’accettazione è condivisa dal personale e l’automatizzazione non va a scapito della flessibilità. Per questo i MES vanno configurati su misura per il tipo di utilizzo e di impresa in cui vengono adottati.
In questo senso, un caso di successo è rappresentato dal MES implementato dall’azienda udinese Inn-Flex, produttore di “imballaggi flessibili” (sacchi) per gli alimenti per piccoli animali, insieme a Quin, partner della consulenza, formazione e soluzioni ICT per aziende che puntano alla trasformazione digitale.
Proprio questo focus sull’innovazione aveva portato Inn-Flex a mettere in uso già alcuni anni fa un Manufacturing Execution System. Tuttavia, il produttore udinese aveva l’esigenza di far evolvere il sistema di fabbrica esistente, in modo da proseguire con sempre miglior efficacia nella sua mission di azienda che offre studia costantemente nuove soluzioni tecniche specifiche per il mercato.
Indice degli argomenti
Più regole o deregulation? La “sfiducia” verso i dati
“L’informazione raccolta e rielaborata dal sistema che era in uso in precedenza non sempre era precisa e non era sufficiente per un’analisi completa a valle. Ciò aveva creato un clima di sfiducia nel dato”, spiegano i responsabili Inn-Flex. “Per un’azienda come la nostra che mira ad avere un eccellente sistema di gestione, la qualità e la precisione dei dati di produzione sono elementi imprescindibili per supportare il management nelle decisioni aziendali. Allo stesso tempo la ricerca del dato perfetto non deve essere di intralcio alla fluidità del processo produttivo”.
In pratica i dati venivano sfruttati poco. Il MES iniziale era infatti stato impostato in modo da prevedere numerosi controlli che non rendevano fluida l’operatività di reparto e non sempre garantivano le flessibilità richieste. Rimuovere li controlli informatici non è stato tuttavia di aiuto: «La deregulation ha reso ancora più difficile utilizzare le informazioni raccolte», continua Inn-Flex.
L’azienda aveva bisogno anche di aggiungere nuove funzionalità al progetto esistente: l’integrazione tra gli strumenti di produttività individuale, rappresentati da fogli elettronici e cartacei, con il MES e con il Gestionale, e la capacità di fornire alcune grandezze fondamentali per i processi di analisi nella misurazione e causalizzazione degli scarti, area cruciale per Inn-Flex.
Il progetto di Quin: engagement e formazione
Quin è intervenuta a fianco di Inn-Flex per completare il progetto precedente con un MES più funzionale alle rinnovate esigenze di innovazione. Seguendo la logica di collaborazione con il cliente che da sempre caratterizza l’approccio Quin, il primo passo è stato partire dall’analisi della situazione esistente (AS IS) e dall’ascolto delle necessità di Inn-Flex, confrontandosi sia con i manager sia con gli operatori di reparto. È poi seguita la definizione del modello TO BE.
«In questa fase abbiamo avviato un processo di profonda condivisione con i process owner», racconta Germano Fogolin, Delivery Director Quin. «Abbiamo identificato come elementi fondanti per il raggiungimento degli obiettivi di Inn-Flex un sistema MES adeguatamente interfacciato con gli impianti e uno strumento di sequenziazione degli ordini che garantisse il giusto livello di aiuto in programmazione senza vincolare eccessivamente le scelte».
La fase centrale, operativa, del progetto ha incluso la realizzazione delle infrastrutture hardware e l’adeguamento di quelle esistenti, l’interfacciamento agli impianti (encoder, sensori, ecc.), l’installazione di software di base e standard, lo sviluppodelle parti di software custom, le integrazioni con gli altri sistemi, l’installazione e i test.
«Non meno importanti sono stati la formazione e l’affiancamento delle maestranze», sottolinea Fogolin. «Questo ha permesso un’accettazione dello strumento praticamente automatica. Non è sempre facile abbandonare un sistema conosciuto per passare a un sistema nuovo».
Flessibilità a prova di futuro
Un aspetto del quale Quin ha tenuto conto in fase di sviluppo del progetto è l’estrema dinamicità del contesto nel quale si muovono le PMI. Una dinamicità che rende rischioso puntare tutto sugli aspetti dell’automatizzazione e della revisione dei processi in base ai dati, escludendo l’intervento dell’uomo. Le eccezioni che si presentano nel reale percorso produttivo spesso rendono incongruo il “dato automatico”. L’automatizzazione non può prescindere da una forte collaborazione e responsabilizzazione degli operatori.
«Questo equilibrio è stato uno dei primi obiettivi da raggiungere sottoposti a Quin», evidenzia Inn-Flex, «insieme a quello di dare solidità e stabilità ai dati raccolti».
Un’altra richiesta di Inn-Flex per Quin è stata quella di mettere a disposizione tool di facile accesso e comprensione per la rielaborazione, visualizzazione e l’analisi del dato rilevato in fabbrica. «Abbiamo anche pensato al futuro e chiesto di implementare una base dati adeguatamente strutturata in grado di supportare un’auspicabile evoluzione in termini di nuove esigenze informative e di analisi».
I risultati ottenuti: tutti i vantaggi del sistema MES
Uno dei primi riscontri che Inn-Flex ha avuto riguarda la qualità dei dati raccolti, ora più completi, precisi e affidabili. In particolare, è stata fondamentale l’introduzione di un meccanismo di calcolo degli scarti “indiretto” basato sul confronto delle misure rilevate dagli encoder nelle diverse fasi di lavoro.
L’alta flessibilità del sistema MES ora dà maggior sostegno alle esigenze operative e, nel contempo, è capace di gestire tutta una serie di avvisi e allarmi in caso di intervento dell’operatore. Quin ha implementato funzionalità di reparto ‘cucite su misura’ in funzione delle specifiche esigenze delle singole postazioni di lavoro. In punti nevralgici del processo sono state introdotte delle vere postazioni ‘intelligenti’ che offrono il giusto livello di feedback all’operatore per tranquillizzarlo sul corretto procedere della produzione.
È questo che ha permesso l’engagement e l’accettazione delle maestranze. Non c’è stato bisogno di alcuna opera di ‘persuasione’ per garantire la necessaria collaborazione. E l’autonomia di utilizzo e di gestione è stata raggiunta rapidamente, sia a livello di reparto che di management.
Altro elemento importante per Inn-Flex è stata la possibilità di recuperare una parte non irrilevante delle infrastrutture esistenti, in particolare per quanto riguarda gli hardware, tra cui PLC, Encoder, Totem. Sono stati garantiti così il giusto livello di “recupero” e una transizione “soft”.