Sostenibilità e trasformazione digitale sono le due parole che sono maggiormente risuonate nel corso del recente Dassault Systèmes Forum Italia di Milano, per l’occasione tornato in presenza. Per la società francese, l’appuntamento è stata l’occasione per spiegare a clienti e partner la relazione esistente tra virtual twin experience e sostenibilità. Come ha messo in evidenza Chiara Bogo, Direttrice Marketing di Dassault Systèmes, “Di solito si sente parlare di digital twin, con le virtual twin experiences andiamo oltre, simulando anche l’ambiente fisico in cui l’oggetto andrà inserito. Un potente mezzo per rafforzare la collaborazione. Inoltre, diventa possibile fare un grande numero di test, che a loro volta consentono di minimizzare i consumi e rendere riutilizzabili i materiali”.
All’evento milanese ha partecipato anche Olivier Ribet, Executive Vice President Dassault Systèmes (qui intervistato da EnergyUp.Tech) che ha ringraziato l’ecosistema italiano, composto da 60 partner e system integrator, che hanno aiutato il gruppo a crescere rapidamente anche nel nostro Paese, in cui la società francese è presente fin dal 2007. Ma soprattutto è stata l’occasione per la presentazione del nuovo CEO italiano Umberto Arcangeli: “Viviamo un momento difficile di grande trasformazione dovuto agli eventi esterni. Ma in questo contesto vediamo anche tante opportunità di business. I virtual twin possono essere un catalizzatore per un futuro sostenibile, perché sono in grado di simulare l’estensione del mondo reale. Si parte osservando la realtà e il mondo virtuale serve per verificare le informazioni”.
La sostenibilità, dal punto di vista di Dassault Systèmes, deve essere intesa a più dimensioni: naturalmente nella progettazione di prodotti e servizi più sostenibili, in cui i virtual twin, grazie a una simulazione non statica e agganciata al mondo reale, possono fornire un contributo importante. Nel corso del forum, ad esempio, è stato citato il caso dell’azienda italiana Maschio Gaspardo, che produce macchine innovative per l’agricoltura. Ma nella prospettiva della multinazionale francese, la sostenibilità va vista anche nell’ottica di migliorare i processi organizzativi aziendali, rendendoli più digitali. La possibilità offerta dai virtual twin, in questo senso, è quella di aggregare i dati e renderli disponibili a tutte le persone aziendali, facendoli diventare un patrimonio dell’azienda.
L’esempio più calzante di questa potenzialità è forse quella del vaccino anti-Covid realizzato da Sanofi con il supporto degli strumenti Dassault, che è stato progettato in tempi estremamente rapidi. Il modello virtual twin, più in generale, permette di riconfigurare industrie in meno di un mese, grazie alla simulazione e alla riconfigurazione più facile dei setup. Questo spiega perché, nonostante buona parte del business provenga dal manifatturiero, negli ultimi due anni Dassault abbia accelerato in ambito energy e utilities, nonché nel mondo sanitario. Per il futuro le aspettative sono positive: “Continueremo a crescere molto nei prossimi due anni, perché ci sono molte aziende che hanno bisogno di creare. Il nostro business cloud sta crescendo davvero molto soprattutto nelle PMI. Continueremo dunque su questa traiettoria, con una crescita bilanciata tra Asia e Europa”, ha evidenziato Ribet.