Creo+, la nuova generazione del software di progettazione PTC va sul cloud

Si chiama Creo+ la nuova versione del CAD di PTC disponibile in modalità SaaS (Software as a Service). Questa versione del software di progettazione si affianca al Creo tradizionale, anch’esso aggiornato alla versione 10.

Pubblicato il 16 Mag 2023

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Si chiama Creo+ la nuova versione del CAD di PTC disponibile in modalità SaaS (Software as a Service). Questa importante novità si affianca alla versione tradizionale del popolare software di progettazione, che pure viene aggiornata e giunge alla versione 10.

L’annuncio è avvenuto nell’ambito di Liveworx 2023, l’evento dedicato alla digital transformation organizzato da PTC, tornato in presenza dopo 3 anni. L’evento è stato anche occasione per l’azienda di comunicare una serie di iniziative a favore della sostenibilità ambientale.

Con Creo+ PTC porta Creo nel cloud

Il nuovo Creo+ combina la potenza e le comprovate funzionalità di Creo con nuovi strumenti cloud che migliorano le attività di progettazione collaborativa e semplificano quelle di amministrazione dei tool CAD.

Basato sulle più avanzate funzionalità MDB (Model-based definition) offerte da Creo, sulla metodologia di progettazione guidata dalla simulazione e in grado di supportare le metodologie di produzione più avanzate, Creo+ include strumenti di progettazione collaborativa che consentono a più persone e team di rivedere, esplorare e modificare i progetti in tempo reale.

Creo+ include anche l’applicazione PTC Control Center, basata sulla piattaforma SaaS Atlas di PTC, che consente di distribuire e gestire in modo semplice ed efficace le licenze software degli strumenti basati su cloud.

“Con Creo+ i nostri clienti saranno in grado di progettare i loro prodotti in modo più rapido, semplice e collaborativo che mai. Abbiamo combinato le più avanzate funzionalità di Creo con i vantaggi che solo la potenza e la flessibilità del cloud possono offrire in termini di produttività.”, commenta Brian Thompson, General Manager di Creo, PTC.

“Ora gli utenti di Creo+ possono collaborare sugli stessi progetti contemporaneamente con partner sia interni che esterni, il che li aiuta ad accelerare il processo di sviluppo dei loro prodotti e a ridurre le fasi di riprogettazione. Il rilascio di Creo+ è una pietra miliare non solo per i nostri clienti e per PTC, ma per l’intero mondo della tecnologia CAD”, aggiunge.

Creo+ offre accesso a strumenti di collaborazione in tempo reale e di branching: i vari gruppi coinvolti nello sviluppo sono in grado di collaborare in tempo reale per rivedere, esplorare e modificare i loro progetti avvalendosi di uno spazio di lavoro dedicato, indipendentemente dal numero delle persone coinvolte.

È così possibile ricevere feedback sul prodotto da parte della produzione, dei fornitori o da altre parti interessate al progetto già nelle fasi iniziali, favorendo l’avanzamento dei lavori in modalità concorrente piuttosto che sequenziale.

Gli strumenti di branching forniscono visibilità a supporto delle attività di esplorazione delle soluzioni. Quando pronti, questi studi di fattibilità possono essere riconciliati nel flusso progettuale principale.

Ai clienti che lo scelgono, Creo+ offre accesso a PTC Control Center: gli amministratori possono distribuire e aggiornare Creo+ in tutta l’organizzazione da un unico singolo desktop, riducendo al minimo l’onere in termini di tempo e sforzo per l’installazione, la configurazione e
l’aggiornamento del software.

Creo+ consente una maggiore efficienza durante l’assegnazione e la distribuzione di licenze nominative e la configurazione delle stesse in base agli specifici requisiti di ciascun utente. PTC Control Center è accessibile tramite una semplice interfaccia basata su cloud.

Creo+ è pienamente compatibile con le versioni on-premise di Creo ed essendo basato sulla stessa tecnologia non rende necessaria alcuna conversione dei dati.

Tra le novità anche Creo 10

Contemporaneamente al rilascio di Creo+, PTC ha annunciato il rilascio di Creo 10. Con Creo 10 gli utenti possono ora progettare e simulare prodotti in materiali compositi al fine di renderli più leggeri senza compromettere le loro caratteristiche di resistenza e durata.

Inoltre, Creo 10, grazie alla collaborazione con Ansys, introduce la possibilità di eseguire l’analisi dello stress termico, nonché la simulazione di materiali non lineari e dei contatti, ampliando notevolmente la varietà dei calcoli disponibili nell’ambiente Creo.

Creo+ include tutte le funzionalità di Creo 10.

Le iniziative dedicate alla sostenibilità

Nel corso dell’evento l’azienda ha annunciato anche di aver avviato una serie di nuove iniziative nell’ambito del suo programma dedicato alla sostenibilità ambientale.

PTC ha aderito all’iniziativa Science Based Targets (SBTi) sottoscrivendo una lettera d’impegno per ridurre le emissioni nel breve termine e raggiungere obiettivi net-zero sul lungo termine.

Oltre a ciò, PTC sta ampliando la collaborazione, peraltro già in essere, con Ansys e aPriori al fine di supportare gli obiettivi di sostenibilità
ambientale dell’industria manifatturiera con specifico riferimento alla dematerializzazione dei prodotti e all’efficienza produttiva.

“Gli impegni assunti da PTC con l’adesione al progetto SBTi derivano dalla convinzione che questa sia la strada giusta da seguire, alla luce dell’impatto che i cambiamenti climatici stanno generando”, commenta Catherine Kniker, Chief Strategy and Marketing Officer, PTC.

“Questa iniziativa fa parte di un impegno più ampio che PTC ha deciso di assumersi nei confronti dei clienti che operano in ambito manifatturiero, volto a ridurre la nostra impronta ambientale coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità che essi devono ottemperare”, aggiunge.

Parallelamente agli impegni assunti aderendo al progetto SBTi, PTC sta puntando a sostenere gli sforzi con cui le aziende cercano di ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti.

La gran parte dell’impronta ambientale di un prodotto è determinabile già in fase di progettazione, dove si assumono le decisioni sui materiali da utilizzare, le modalità di produzione, la gestione del suo fine vita e molto altro ancora.

In quest’ottica PTC, con i suoi software di progettazione e gestione del ciclo di vita dei prodotti leader del settore, offre ai produttori le migliori tecnologie attualmente disponibili, che la collaborazione con i partner Ansys e aPriori renderà, con le future integrazioni, ancora più performanti in ottica di progettazione sostenibile.

PTC e Ansys, che già collaborano da diversi anni in ambito di software per la progettazione di prodotti e di simulazione, rafforzeranno la loro collaborazione con l’intento di rendere ancora più integrati i flussi di lavoro dei software CAD Creo e PLM Windchill con quelli di Ansys Granta MI, la soluzione di Ansys per la gestione delle informazioni sui materiali.

Ciò offrirà ai progettisti la capacità di valutare in modo semplice e rapido l’impatto che i vari materiali possono sortire sul prodotto in termini di prestazioni, impronta ecologica e riciclabilità, in sostanza consentendo ai clienti di PTC e Ansys di sviluppare prodotti più sostenibili e altamente performanti.

Con aPriori, in cambio, PTC lavorerà a una maggiore interoperabilità tra la piattaforma PLM Windchill e i software aP Pro, aP Design e aP Generate di aPriori.

Insieme, queste soluzioni consentono ai progettisti di ottimizzare i loro progetti in ottica sia CAD che PLM e generare report sui costi, sulla produzione e sul relativo impatto ambientale.

Nel caso si rendessero necessarie delle modifiche, le soluzioni di aPriori sono in grado di suggerire ai progettisti una serie di raccomandazioni. Ciò consente di apportare tempestivamente le necessarie modifiche al progetto per evitare sprechi in termini di costi e mancata sostenibilità.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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