Dalle tecnologie abilitanti ai cambiamenti culturali e organizzativi: il percorso verso la Digital Enterprise è lungo e caratterizzato da diverse milestones, non tutte di natura tecnologica ma tutte ugualmente importanti per la buona riuscita del percorso di digitalizzazione delle aziende.
Ed è su questa consapevolezza che Siemens ha costruito il suo approccio alla Digital Enterprise, con un’offerta completa e incentrata su due temi portanti per quanto riguarda il fronte delle tecnologie abilitanti e servizi che aiutano le aziende a vincere la sfida della trasformazione digitale
“Sul fronte tecnologico ci sono due macro-temi rilevanti per noi: il tema dedicato ai dati quindi, alle tecnologie che ne abilitano la raccolta e l’analisi – sia nella forma grezza che aggregata -, l’integrazione IT/OT e alla cyber security da un lato; dall’altro, la nostra offerta in tema di Digital Twin e metaverso industriale”, spiega Giuseppe Biffi, Head of Digital Enterprise for Discrete Industries di Siemens in Italia.
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Dal campo al cloud: l’approccio alla raccolta e l’analisi dei dati nella Digital Enterprise
Nella Digital Enterprise i dati raccolti a livello di shop floor vengono elaborati in Edge o in Cloud, a seconda delle necessità di applicazione, e trasformati in insight strategici che permettono all’azienda di prendere decisioni più informate – basate su quanto accade, in tempo reale, all’interno dell’impianto – e valutare strategie di efficientamento dei processi.
Per quanto riguarda l’elaborazione locale dei dati, l’offerta di Siemens è incentrata su dispositivi di Edge Computing e Industrial Edge.
“Rispetto agli Scada, con cui veniva precedentemente gestita l’elaborazione locale del dato, l’Industrial Edge offre una maggiore flessibilità nell’elaborazione, ma soprattutto consente di gestire le applicazioni come fossero app di uno smartphone: le applicazioni di elaborazione del dato possono quindi essere distribuite, aggiornate e mantenute con una gestione centralizzata. Si tratta quindi della scelta privilegiata quando c’è bisogno di fare un’elaborazione locale e molto veloce, con dei dati ad alta frequenza”, spiega Biffi.
Per un’elaborazione e gestione centralizzata dei dati le aziende possono invece ricorrere a soluzioni in Cloud. Rispetto alle soluzioni on-premise, quelle in Cloud eliminano i costi e le complessità legate all’acquisto e alla gestione dell’infrastruttura e offrono, al tempo stesso, la possibilità di modificare i contratti per far aumentare la capacità di elaborazione o di storage.
Connettività e integrazione IT/OT: la sfida della cyber security nella Digital Enterprise
Affinché questo avvenga è necessario prendere in esame alcuni aspetti cruciali della trasformazione digitale. In primo luogo, affinché si possa sfruttare i dati raccolti per trasformarli in vantaggi competitivi è necessario che ogni macchina presente in fabbrica sia connessa e che questo flusso di dati avvenga in un ambiente sicuro.
“Il tema della sicurezza industriale ha duplice valenza: in un’azienda di produzione il tema della sicurezza è noto per quanto riguarda il lato IT; invece, gli impianti industriali sono spesso gestiti da un altro ente aziendale. In passato il problema veniva risolto frapponendo
tra queste due reti un elemento hardware che le disaccoppiasse e quindi non ci si preoccupava eccessivamente di ciò che accadeva a livello OT”, spiega Biffi.
L’integrazione degli ambienti IT e OT è tuttavia uno dei passaggi indispensabili nel percorso verso la Digital Entreprise e questo fa sì che anche a livello di fabbrica la sicurezza informatica sia ormai un requisito indispensabile. Di conseguenza, sempre più aziende optano per una gestione unitaria e centralizzata degli aspetti di cyber security.
Complessità a cui Siemens cerca di rispondere con un’offerta incentrata sulla cyber security declinata sia all’interno dei suoi dispositivi e delle sue soluzioni software che nel portfolio dei servizi.
Promuovere efficienza grazie a Digital Twin e metaverso
Il mercato richiede oggi alle aziende di riuscire ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti della domanda, in modo efficiente ed economico. Una complessità a cui si può rispondere anche grazie alle tecnologie.
“Nella Digital Enterprise questo efficientamento può essere abilitato attraverso i Digital Twin, gemelli digitali che riproducono, ad esempio, un macchinario. Noi ci riferiamo al gemello digitale nel suo concetto più esteso, che tiene conto non solo degli aspetti meccatronici o geometrici, ma di qualcosa che prende in esame tutti gli aspetti di un macchinario: dall’elettromagnetismo alla fluidodinamica, lo scambio di energia e molto altro”, spiega Biffi.
Attraverso i Digital Twin le aziende possono implementare diversi vantaggi, come la riduzione del time-to-market di un nuovo prodotto o la possibilità di valutare il comportamento (e i limiti) di un nuovo sistema, fino a fornire una vera e propria “palestra virtuale” per valutare come reagire ad eventi critici.
Il metaverso consente di portare questo concetto a un livello ancora superiore, abilitando la fusione tra mondo fisico e mondo virtuale. Ciò consente di velocizzare e ottimizzare ulteriormente la progettazione e sviluppo di un macchinario grazie, ad esempio, alla possibilità di addestrare la macchina attraverso dati sintetici ricavati dal metaverso o alla possibilità di discutere delle specifiche di un progetto con il committente stando dentro al progetto stesso.
“Il paradigma del modello digitale possiamo racchiuderlo nella frase ‘cosa accadrebbe se’ e dopo il ‘se’ è possibile aggiungere ogni cosa. Nel mondo reale sarebbe necessario realizzare prototipi – sviluppo un modello ipotizzando una certa soluzione costruttiva, lo metto alla prova e ne misuro la performance; se non mi piace, cambio. creo un altro modello con una soluzione costruttiva diversa e ripeto la valutazione – spendendo quindi risorse e tempo, mentre nel mondo digitale si possono esplorare molte più possibilità e casistiche in modo efficiente, senza un effort troppo grande”, commenta Biffi.
Non solo tecnologia: come si realizza una Digital Enterprise?
L’approccio di Siemens alla Digital Entreprise non passa unicamente dalle tecnologie, ma anche dallo sforzo di promuovere la consapevolezza tra i clienti dell’importanza di implementare, a livello culturale e organizzativo, tutti i cambiamenti necessari ad assicurare che gli sforzi messi in campo non siano vanificati.
Il passaggio verso la Digital Enterprise richiede infatti una visione strategica e la volontà di mettere in discussione lo status quo per portare efficienza dove c’è realmente bisogno, anche mettendo in discussione modelli operativi consolidati.
“Dove il management aziendale recepisce questo messaggio e si fa direttrice del cambiamento, le cose cambiano davvero. Chiaramente serve tempo, può richiedere mesi o anni ma è l’unico modo in cui questo beneficio può arrivare. Non solo, è anche uno strumento per aprire nuove opportunità di business: le aziende che hanno già implementato applicazioni di Digital Twin, ad esempio, ora hanno l’opportunità di vendere l’esperienza acquisita al mercato, sotto forma di servizi”, spiega Biffi.
Vantaggi e opportunità che il mercato rende disponibili anche alle PMI, grazie alla possibilità di optare per soluzioni as-a-Service o servizi di “try before you buy it”.
Articolo originariamente pubblicato il 04 Lug 2023