Amazon Web Services investe a Milano: fino a 2 miliardi di euro entro il 2029 per la Region AWS Europa

AWS ha annunciato che investirà in Italia fino a 2 miliardi di euro entro il 2029, contribuendo così al PIL italiano per circa 3,7 miliardi di euro entro il 2029, grazie anche alla Regione AWS di Milano. Inoltre, secondo uno studio condotto dall’azienda, questi investimenti sosterranno una stima di 1.155 posti di lavoro a tempo pieno all’anno.

Pubblicato il 16 Giu 2022

AWS Italia

Amazon Web Services (AWS) annuncia che investirà fino a 2 miliardi di euro in Italia entro il 2029, contribuendo così al PIL italiano per circa 3,7 miliardi di euro entro il 2029, grazie anche alla Regione AWS di Milano.

L’investimento comprende le spese in conto capitale che quelle operative per la creazione e il funzionamento della Regione AWS Europa (Milano) – comprese tutte le spese di cassa direttamente attribuibili al progetto, come l’importazione di apparecchiature e software altamente specializzati e proprietari e le spese nazionali per la progettazione e le operazioni.

L’investimento nella Regione AWS sosterrà, in media, una stima di 1.155 posti di lavoro a tempo pieno all’anno entro il 2029, nella catena di approvvigionamento dei data center, come telecomunicazioni, edilizia non residenziale, generazione di elettricità, manutenzione delle strutture e operazioni del data center.

“L’Italia è un Paese innovativo e stiamo assistendo a un numero sempre maggiore di organizzazioni che scelgono AWS Cloud per eseguire i propri carichi di lavoro mission-critical e ottenere risparmi sui costi, accelerare l’innovazione e il time-to-market. La Region AWS consente a un numero ancora maggiore di sviluppatori, startup e imprese, nonché a organizzazioni governative, educative e no profit di eseguire le proprie applicazioni e servire gli utenti finali da data center situati in Italia”, commenta Carlo Giorgi, Managing Director di Amazon Web Services Italy.

La Region AWS Europa di Milano

La Region AWS Europa (Milano) si aggiunge alla lista degli investimenti di AWS in Italia. L’azienda ha iniziato a operare nel Paese nel 2012, con il lancio di una AWS Edge location a Milano, a cui è seguita l’apertura di un ufficio AWS nella città meneghina nel 2014 e un altro a Roma nel 2016, con team significativi e in crescita, con lo scopo di aiutare i clienti di tutte le dimensioni nel passaggio al cloud.

Sempre nel 2016, AWS ha acquisito la società astigiana NICE Software, fornitore leader di software e servizi per il calcolo tecnico e ad alte prestazioni, con sede in Piemonte. Nel 2017 è stata aperta una edge location a Palermo e nel 2019 è stato lanciato a Milano un endpoint AWS Direct Connect, che aiuta i clienti a stabilire una connessione di rete dedicata dalle loro sedi ad AWS.

Successivamente, nel 2019, AWS ha lanciato altre due Edge location, una a Milano e una a Roma, e nel 2021 è stato lanciato un secondo endpoint AWS Direct Connect a Milano.

Programmi di competenze digitali AWS in Italia

AWS offre numerosi programmi di istruzione e formazione che aiutano i lavoratori italiani ad apprendere competenze digitali e ad adattarsi al futuro nel cloud, tra cui AWS Academy, AWS re/Start e AWS GetIT.

AWS Academy consente agli istituti di istruzione superiore di preparare gli studenti a carriere nel cloud fornendo un corso di cloud computing gratuito. Il curriculum offre agli studenti la possibilità di conseguire certificazioni riconosciute dal settore e li prepara per le posizioni cloud più richieste.

AWS Academy aiuta gli educatori a rimanere al passo con AWS Cloud, in modo da fornire agli studenti le competenze necessarie per essere assunti in uno dei settori in più rapida crescita. I corsi di AWS Academy includono AWS Academy Cloud Foundations, AWS Academy Cloud Architecting, AWS Academy Machine Learning e AWS Academy Data Analytics. 

Diverse università in Italia hanno erogato questi corsi come parte della loro proposta, tra cui l’Università di Roma La Sapienza, l’Università di Roma Tor Vergata, la Fondazione ELIS e l’Università di Bologna.

AWS re/Start è un programma a tempo pieno gratuito che mira a formare e sviluppare le competenze utili a intraprendere carriere nel cloud e mette le persone in contatto con potenziali datori di lavoro. Il programma mira a creare talenti locali ed è rivolto a disoccupati e sottoccupati, senza esperienza pregressa. Nel 2021, AWS ha lanciato re/Start in Piemonte, offrendo a centinaia di persone appartenenti a gruppi svantaggiati una formazione sulle competenze cloud e collegamenti diretti con i datori di lavoro.

AWS GetIT è un’iniziativa progettata da AWS per incoraggiare le ragazze tra i 12 e 14 anni a considerare una carriera nel settore tecnologico, sfidando gli stereotipi di genere di vecchia data.  L’obiettivo è aiutare i giovani a sviluppare competenze digitali pratiche e provare un’esperienza lavorativa pertinente.

AWS GetIT invita diverse scuole a una competizione per la creazione di app capaci di risolvere i problemi reali affrontati dalla loro scuola o comunità. Lungo il percorso, i partecipanti apprendono competenze digitali e IT pratiche, acquisiscono esperienza di lavoro in team e fiducia in loro stessi, presentando idee a un pubblico ampio, il tutto avvicinandosi all’IT come potenziale carriera.

In Italia, il programma è stato lanciato nel 2021 ha visto oltre 3.000 studenti partecipare a un concorso inter-scuola di progettazione di app per risolvere un problema reale affrontato dalla loro scuola o comunità.

Gli impatti in data security e sostenibilità delle infrastrutture e dei servizi AWS

Congiuntamente all’annuncio dell’investimento, AWS ha rilasciato uno studio che stima gli impatti degli investimenti fatti finora in Italia. Oltre all’impatto economico ed occupazionale, di cui abbiamo già parlato, lo studio evidenzia il contributo verso l’efficienza energetica e la sostenibilità fornito dall’azienda.

L’hardware personalizzato di AWS permette all’infrastruttura di consumare meno energia per le attività di calcolo rispetto alle infrastruttura on-premise. Uno studio condotto da 451 Research dimostra che le aziende europee possono ridurre il consumo di energia di quasi l’80% migrando i carichi di lavoro nel cloud.

Inoltre, quando AWS raggiungerà il suo obiettivo di essere alimentata al 100% da energia rinnovabile (nel 2025), i clienti potranno ridurre le emissioni di anidride carbonica fino al 96%. Ottimizzando l’utilizzo di energia, il design e il raffreddamento dei suoi data center, AWS è in grado di fornire ai clienti in Europa un’efficienza di calcolo fino a cinque volte superiore alla media dei data center aziendali.

In Italia, i parchi solari agricoli di AWS, situati a Mazara e Paterno, contribuiranno alla rete locale con 66 megawatt (MW), sufficienti ad alimentare più di 20.000 abitazioni, e consentiranno di risparmiare più di 62.000 emissioni di CO2 all’anno, l’equivalente di piantare più di 3 milioni di alberi. L’azienda sta inoltre pianificando un ulteriore progetto solare su scala utility nel sud Italia che, una volta operativo, produrrà 40 MW di energia rinnovabile.

Altro tema chiave per l’azienda riguarda naturalmente la sicurezza dei dati. AWS ha rilasciato 52 servizi nell’ambito del Codice di Condotta per la Protezione dei Dati dei Fornitori di Servizi di Infrastrutture Cloud in Europa (Codice CISPE), che verifica in modo indipendente che i servizi AWS possano essere utilizzati in conformità con il GDPR.

In Italia, oltre 100 servizi AWS e oltre 200 servizi cloud di terze parti basati su AWS sono accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per soddisfare gli standard governativi di sicurezza, privacy e conformità dei dati.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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