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Igus punta sull’innovazione al servizio della sostenibilità: ad Hannover in arrivo ben 277 novità di prodotto

Alla prossima Hannover Messe igus presenterà un record di 277 novità nel campo della “motion plastics”, tutti prodotti esenti da lubrificazione, con un focus su sostenibilità e innovazione. Tra le principali novità, spiccano soluzioni ecocompatibili come materiali senza PTFE e catene portacavi in plastica riciclata, oltre a innovazioni per l’automazione low cost e lo sviluppo di un robot umanoide. L’azienda ha inoltre annunciato investimenti globali per rafforzare la vicinanza ai clienti e progressi significativi verso la neutralità delle emissioni di CO2.

Pubblicato il 25 Mar 2025

PB corporate HMI 2025


Dai materiali PTFE-free alla prima serie completa di catene portacavi in materiale riciclato, da un’inedita tipologia di certificazione per camere bianche secche fino al nuovo robot umanoide: sono ben 277 le novità presentate da igus nell’ambito del motion plastics esenti da lubrificazione, sviluppate all’insegna del motto “GO Zero Lubrication”.

Innovazioni frutto dei continui investimenti in ricerca e sviluppo realizzati dall’azienda per offrire ai clienti soluzioni all’avanguardia.

Nonostante la complessità del contesto economico e geopolitico globale, nel 2024 igus ha registrato un incremento del 5% dei clienti attivi, mantenendo il fatturato sopra il miliardo di euro. Il risultato complessivo del gruppo si è attestato a quota 1,105 miliardi di euro, segnando un calo relativamente moderato rispetto al 2023 (-2,5%), a conferma della solidità della strategia aziendale.

“Non possiamo restare passivi di fronte alle mutevoli condizioni politiche ed economiche”, spiega Tobias Vogel, CEO della divisione Cuscinetti e Guide Lineari dry-tech in igus GmbH.

“Come molti dei nostri clienti, anche noi ci siamo dovuti concentrare sull’ottimizzazione delle risorse, migliorando l’efficienza produttiva, ad esempio tramite una maggiore automazione dei nostri stabilimenti. Il nostro obiettivo principale resta quello di assicurare il massimo vantaggio per i clienti. Questo approccio, unito alle crescenti sfide e alla nostra tradizione ‘made in Germany’, ci spinge a innovare costantemente per rafforzare la nostra competitività e quella dei nostri clienti”, aggiunge.

Le novità di igus ad Hannover Messe 2025

Alla fiera di Hannover, igus presenta soluzioni ecocompatibili come, ad esempio, le versioni senza PTFE dei suoi materiali standard iglidur G, X e H che, anche nella nuova formulazione, assicurano le stesse prestazioni a un prezzo che si conferma competitivo.

Per quanto riguarda le catene portacavi, igus sta convertendo l’intera serie E2.1 in plastica riciclata ricavata da materiale post-consumo, come vecchie reti da pesca e catene portacavi, che l’azienda recupera e ricicla attraverso il suo programma “Chainge”.  Un programma che consente di ridurre l’impronta di CO2 dell’80%.

Con l’igus Mobile Shore Power Outlet (iMSPO), igus ha sviluppato una “presa” mobile per l’alimentazione da terra di navi portacontainer e navi da crociera. Il sistema è già in uso in porti come Amburgo, Rotterdam e Singapore e – ad Hannover – figura tra i nominati dell’Hermes Award.

L’azienda, inoltre, sta promuovendo soluzioni innovative per le camere bianche secche – le cosiddette dry room – che stanno diventando sempre più importanti nella produzione di batterie.

Insieme al Fraunhofer IPA, l’azienda ha sviluppato un nuovo tipo di certificazione che conferma l’idoneità delle catene portacavi igus per la camera bianca nei test a lungo termine, assicurandone la resistenza fino a oltre 15 milioni di doppie corse con emissioni di particelle minime e costanti.

In un momento in cui le aziende devono contenere i costi, igus investe nello sviluppo di prodotti particolarmente convenienti per i propri clienti.

Tra questi rientra la nuova catena portacavi G4.42 per applicazioni in scorrimento, utilizzabile, ad esempio, per le gru indoor con corse fino a 30m. Grazie al design ottimizzato, non solo risulta più leggera dal 12 al 25%, ma è anche più conveniente rispetto alle catene standard delle stesse dimensioni E2 ed E4, assicurando un risparmio dal 30 al 40%.

Con il suo continuo impegno in termini di ricerca e sviluppo per l’automazione low cost, igus dimostra che nell’industria tedesca c’è ancora molto potenziale di innovazione.

L’azienda sta attualmente sviluppando il suo primo robot umanoide realizzato in plastica ad alte prestazioni. Questa soluzione si basa sul robot mobile ReBeL Move e utilizza i cobot ReBeL per i suoi bracci robotici.

Queste caratteristiche ne consentono l’impiego in modo flessibile in diverse postazioni di lavoro, con un ritorno sull’investimento inferiore a un anno.

Investimenti globali per una maggiore prossimità con i clienti

Le novità presentato sono frutto dei continui investimenti in ricerca, sviluppo e produzione di nuovi prodotti e soluzioni tecnologiche.

Il campus di Colonia (Germania), centro nevralgico dello sviluppo e della produzione di tutte le soluzioni firmate igus, è stato ampliato con un nuovo stabile di 20.000 m2. Ciò ha permesso di raggiungere una superficie totale di circa 218.000 m2, di cui 5.500 m2 sono destinati al laboratorio di prova, che è ad oggi il più grande del settore.

“Il cliente è al centro di tutte le nostre attività”, sottolinea Michael Blass, CEO della divisione Sistemi per Catene Portacavi e-chain presso igus GmbH. “Proprio per questo, i nostri investimenti sono finalizzati anche a consolidare la capillarità delle nostre filiali e la vicinanza ai clienti”.

Diverse le aree di intervento, a partire da Shanghai dove igus sta espandendo la sua filiale da 25.000 a 45.000 m2 con un nuovo edificio.

A Bangalore, l’area di produzione è stata addirittura triplicata grazie a un nuovo campus di 16.000 m2. Negli Stati Uniti, dopo aver installato gli impianti per lo stampaggio ad iniezione, è in allestimento un’unità locale di produzione di viti. Inoltre, qui è stata recentemente inaugurata un’area di Customer Testing RBTX.

Ad oggi sono otto i Paesi che hanno le proprie capacità per effettuare i test dei clienti per permettere a questi ultimi di trovare rapidamente e facilmente la giusta soluzione di automazione low cost. Tre di queste sedi saranno ampliate in hub regionali, in modo che anche la produzione e lo sviluppo saranno sempre più localizzati. Altri investimenti sono destinati all’espansione di filiali in altri Paesi come Giappone, Spagna, Taiwan e Polonia.

Anche in Germania igus continua a puntare sulla vicinanza al cliente. Con la recente acquisizione di elko Verbindungstechnik, il gruppo potenzia in modo mirato le capacità di assemblaggio nel sud del Paese. Elko è specializzata nell’assemblaggio di cavi e connettori in sistemi specifici per il cliente, utilizzati principalmente nelle macchine utensili e nell’industria automobilistica.

Anche presso la sede di Colonia, igus continua a investire in nuove soluzioni di automazione per semplificare i processi e aumentare i tempi di produzione, sia con torri di crimpatura appositamente sviluppate e brevettate, sia con l’impiego di AGV nei vari edifici della fabbrica.

I progressi di igus sul fronte della sostenibilità

Igus ha già raggiunto il 92% dell’obiettivo prefissato per il 2025 in termini di neutralità nelle emissioni di CO2 con i suoi edifici e la sua produzione (misurato rispetto alle emissioni Scope 1 e 2).

“C’è ancora tanto da fare in questo ambito e stiamo lavorando a numerose misure di sostenibilità, dal nuovo parcheggio multipiano con facciata verde alla modernizzazione dei nostri edifici esistenti, ad esempio con impianti fotovoltaici, fino all’ampliamento del sistema MHRS per recuperare il calore di scarto delle macchine per l’impianto di riscaldamento”, spiega Blass.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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