innovazione e sostenibilità

Transizione 5.0, da ANIE Automazione un Vademecum per ottenere il massimo risparmio con l’efficienza energetica

Anie Automazione ha realizzato un Vademecum Transizione 5.0 per aiutare le aziende a identificare le opportunità di riduzione dei consumi energetici attraverso l’uso di tecnologie digitali. Il documento si propone come una guida pragmatica attraverso la quale sia possibile
identificare le componenti di riduzione dei consumi che si possono ottenere dalla diverse tecnologie.

Pubblicato il 07 Ott 2024

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Guidare le aziende nell’identificazione delle componenti di riduzione dei consumi che si possono ottenere dalle diverse tecnologie digitali è questo lo scopo del Vademecum Transizione 5.0, documento realizzato da Anie Automazione, associazione aderente a Federazione Anie che riunisce le aziende fornitrici di tecnologie abilitanti per l’industria 4.0 e – oggi – 5.0.

Il documento è il risultato di un gruppo di lavoro composto da importanti aziende dell’automazione industriale, coordinato dal Vicepresidente di Anie Automazione con delega alla digitalizzazione, Fabio Massimo Marchetti.

“Gli obiettivi che ci hanno spinto a realizzare il Vademecum sono due. Il primo è promuovere nelle aziende industriali, soprattutto le PMI, la consapevolezza che gli investimenti nell’area della digitalizzazione sono una leva per la crescita e per ottenere benefici anche in termini di efficienza e sostenibilità. Il secondo è creare coscienza del fatto che digitalizzazione e sostenibilità sono percorsi convergenti, oramai ineludibili, per una maggiore competitività e resilienza del nostro sistema produttivo”, spiega Marchetti.

Il Vademecum Transizione 5.0: guida strategica per l’efficienza energetica e la digitalizzazione sostenibile delle imprese

Obiettivo prioritario del Piano Transizione 5.0 è quello di supportare le aziende nel proseguimento del percorso di digitalizzazione avviato con i precedenti piani di incentivazione, focalizzando però l’attenzione sull’aspetto di salvaguardia dell’ambiente declinato, in questo caso, come riduzione dei consumi energetici ottenuta attraverso l’utilizzo “intelligente” di investimenti 4.0.

Il Vademecum Transizione 5.0 si propone come una guida pragmatica attraverso la quale identificare le componenti di riduzione dei consumi che si possono ottenere dalla diverse tecnologie digitali.

Rappresenta una sorta di check list che permette di verificare che tutte le opportunità di riduzione del consumo energetico siano state considerate al fine di raggiungere gli obiettivi previsti per l’acceso alle aliquote di detrazione fiscale potenziate regolate dal Piano Transizione 5.0.

Il documento analizza le varie aree coinvolte nel processo produttivo. Ogni area tematica declina i possibili settori di intervento per il recupero di efficienza energetica e ne descrive le peculiarità salienti identificando i driver di miglioramento che vengono resi possibili dall’utilizzo delle tecnologie digitali.

“Oggi abbiamo uno strumento a sostegno dell’industria che ne incentiva gli investimenti in efficienza e sostenibilità. La vera sfida è cogliere questa opportunità sfruttando al meglio il tempo e i fondi disponibili”, commenta Andrea Bianchi, Presidente di Anie Automazione.

“Il Vademecum può supportare le imprese in questo percorso fornendo indicazioni utili su come utilizzare opportunamente le soluzioni digitali e le tecnologie abilitanti 4.0 in questa direzione per i nuovi investimenti, ma anche aiutandole a valorizzare in modo concreto gli investimenti già effettuati consentendo l’ottimizzazione del processo e, conseguentemente, l’efficientamento energetico”, aggiunge.

Il Vademecum Transizione 5.0 è scaricabile gratuitamente dal sito dell’Associazione.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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