transizione energetica

Siemens lancia il portfolio blue GIS: quadri elettrici sostenibili senza gas serra ora disponibili anche in Italia

Siemens ha lanciato il portfolio blue GIS, una nuova gamma di quadri elettrici sostenibili privi di gas serra SF6. Questi quadri utilizzano la tecnologia “Clean Air”, composta da gas di origine naturale, per garantire efficienza, sicurezza e un minore impatto ambientale. Dopo il successo in diversi Paesi europei, il portfolio blue GIS è ora disponibile anche in Italia, rappresentando un’importante innovazione per il settore energetico.

Pubblicato il 02 Ott 2024

bluegis


Siemens Italia ha presentato il primo portfolio di quadri elettrici sostenibili liberi da gas serra (blue GIS) già installati con successo in Europa e da oggi disponibili anche in Italia.

La nuova gamma di prodotti è stata protagonista dell’evento “Il futuro è blue GIS“, organizzato oggi a Milano da Siemens Italia, durante il quale è stato presentato in anteprima anche il progetto pilota, realizzato da Siemens in collaborazione con Unareti, società del Gruppo A2A, che riguarda il primo quadro GIS di media tensione SF6 free in Italia.

Blue GIS, il primo portfolio di quadri elettrici sostenibili liberi da gas serra

I quadri elettrici isolati in gas (GIS) di Siemens, denominati “blue GIS”, sostituiscono l’SF6 con un gas isolante di origine naturale: Clean Air. Clean Air è costituito da componenti naturali dell’aria ambiente e quindi non solo è privo di gas fluorurati, ma è anche innocuo, estremamente stabile, non tossico, non infiammabile e adatto a tutte le temperature di esercizio.

Uno strumento di supporto sia alla transizione energetica che alla trasformazione digitale di utilities e DSO. Il risultato è una maggiore efficienza in termini di costi durante l’intero ciclo di vita e un minore impatto ambientale, a parità di funzionalità e di ingombro.

Nel dettaglio, è proprio la componente ambientale a beneficiare particolarmente di questa novità, grazie allo sviluppo della tecnologia di commutazione in vuoto, che consente di sostituire l’SF6 (ossia l’esafluoruro di zolfo) con un gas completamente privo di fluorurati, evitando così ogni possibile impatto sull’ambiente e sulla salute.

Infatti, l’SF6 è un gas fluorurato utilizzato da più di 35 anni nelle apparecchiature di trasmissione e distribuzione elettrica come gas isolante, pur trattandosi di un gas serra con un potenziale di riscaldamento 25.200 volte superiore a quello dell’anidride carbonica (CO2) e una permanenza nell’atmosfera fino a 3.200 anni: per questo è stato oggetto di un nuovo regolamento da parte dell’Unione Europea (applicato dall’11 marzo 2024).

Già installato con successo in diversi Paesi europei, il prodotto è ora disponibile in Italia, avendo superato i test previsti dalla normativa nazionale, rappresentando così un punto di svolta nel mercato dell’energia elettrica e un significativo passo avanti verso la sostenibilità.

“Oggi in Siemens annunciamo che siamo già in grado di fornire quadri isolati in gas (GIS) fino a 24 kV senza l’uso di gas fluorurati. In questo modo permettiamo ai nostri clienti di non scendere a compromessi in termini di sicurezza, disponibilità, costi del ciclo di vita e dimensioni,” commenta Marco Rastelli, Head of Electrification Automation di Siemens Smart Infrastructure.

Siemens e Unareti insieme per una distribuzione elettrica sostenibile

Contestualmente all’annuncio della disponibilità in Italia del portfolio Blue GIS, Siemens ha anche presentato il progetto pilota realizzato con Unareti – società del Gruppo A2A che gestisce circa 15mila km di rete per la distribuzione di energia elettrica e gas –, che ha riguardato proprio l’installazione del primo quadro in media tensione isolato in gas privo di SF6 (gas fluorurati a effetto serra) in Italia.

La sperimentazione consentirà di portare l’elettricità in una zona di Milano utilizzando la tecnologia “Clean Air”, che impiega gas di origine naturale.

Grazie a questo progetto pilota, Unareti è il primo Distribution Service Operator (DSO) del Paese ad adottare, in anticipo di oltre un anno rispetto al target del 1° gennaio 2026 stabilito dal nuovo regolamento Europeo 2024/573, un quadro di distribuzione di energia elettrica costituito da componenti naturali dell’aria, più rispettoso dell’ambiente e adatto a tutte le temperature di esercizio.

“Con la sperimentazione avviata insieme a Siemens raggiungiamo un nuovo traguardo rispetto all’obiettivo di rendere sempre più efficienti e resilienti le nostre reti di distribuzione. Siamo partiti con una prima installazione a Milano e siamo soddisfatti dell’avvio positivo di questo progetto pilota, che ci permetterà di avere apparecchiature sostenibili per lo sviluppo delle infrastrutture elettriche, che richiedono enormi investimenti nei prossimi anni”, commenta Francesco Gerli, Amministratore Delegato di Unareti.

“La tecnologia Siemens è all’avanguardia nella distribuzione sostenibile dell’energia. L’implementazione del nostro innovativo portfolio blue GIS, con quadri elettrici Clean Air SF6-free, nelle reti nazionali dimostra la nostra comune dedizione alla tutela dell’ambiente e rafforza il nostro ruolo nel fornire soluzioni a prova di futuro per il settore energetico“, aggiunge Marco Rastelli, Head of Electrification and Automation di Siemens Smart Infrastructure in Italia”.

Unareti ha scelto di affidarsi nuovamente a Siemens, impegnata ad accompagnare i propri clienti nel loro percorso di trasformazione energetica e digitale, utilizzando per la sperimentazione il nuovo quadro 8DJH24 che, combinando l’aria pulita per l’isolamento con la comprovata tecnologia degli interruttori di media tensione, è la soluzione naturale e sostenibile per sostituire l’SF6 nei quadri di media tensione.

Le innovazioni che caratterizzano il “portafoglio blue GIS” messo a punto dalla società tedesca hanno già superato tutte le obbligatorie certificazioni italiane e sono anche da tempo diffusamente utilizzate in Europa, forti della loro peculiarità di essere IoT-ready, ovvero pronte per una connessione sicura e veloce in rete.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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