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L’All Electric Society Park di Phoenix Contact mette in mostra una società con consumi energetici efficienti e sostenibili

Il parco tecnologico, liberamente accessibile al pubblico, rende tangibile la visione della All Electric Society, società basata su consumi energetici efficienti e sostenibili

Pubblicato il 19 Ott 2023

Il nuovo All Electric Society Park di Phoenix Contact


Un parco tecnologico, liberamente accessibile al pubblico e ai visitatori, che rende tangibile la visione futura della cosiddetta All Electric Society, quella che potrà essere una società basata su consumi energetici efficienti e sostenibili.

Il nuovo All Electric Society Park è stato realizzato da Phoenix Contact presso la sua sede storica a Blomberg, in Germania, su un’area di circa 7.600 metri quadri. Il parco dimostrativo, e divulgativo, mostra come la All Electric Society possa diventare realtà attraverso il flusso di energia: dalla generazione alla conversione, dallo stoccaggio alla distribuzione, fino all’uso ottimizzato.

Applicazioni reali mostrano, ad esempio, come funziona l’accoppiamento settoriale e quali tecnologie lo rendono possibile. Il nuovo parco rappresenta un’immagine del mondo reale in scala ridotta: cubi di vetro per le varie applicazioni esposte, installazioni all’aperto e un padiglione con sala di controllo costituiscono le varie aree espositive.

Una nuova All Electric Society

Per il decennio in corso, Phoenix Contact si è posta l’obiettivo di supportare gli utenti nazionali e internazionali nell’implementazione di una All Electric Society (AES). Con i propri prodotti e soluzioni, l’azienda intende contribuire a rendere disponibile l’energia elettrica generata in modo rinnovabile in tutto il mondo, come forma primaria di energia, in quantità sufficienti e a prezzi accessibili. L’All Electric Society Park di Blomberg dimostra come è possibile realizzare tutto ciò.

Affinché il concetto della All Electric Society possa essere realizzato con successo, sono indispensabili l’elettrificazione, l’interconnessione e l’automazione di tutti i settori dell’economia e delle infrastrutture.

Con l’All Electric Society Park, “Phoenix Contact vuole trasmettere le conoscenze sulla visione futura della All Electric Society e trasformare tale visione in una realtà”, sottolinea Maren Gast, Product manager di Phoenix Contact. E rileva: “l’obiettivo è di creare consapevolezza in collaboratori, clienti e pubblico in generale sulle opportunità tecnologiche già esistenti. L’All Electric Society Park illustra in modo semplice e comprensibile cos’è e come funziona la All Electric Society. Attraverso applicazioni reali ed un’analisi didattica, viene illustrato un futuro vivibile e quali i benefici che le persone ne trarranno”.

Flussi di energia e dati

Il filo conduttore del nuovo parco tecnologico è costituito dal flusso di energia e di dati, per rendere i consumi efficienti e sostenibili. Il punto di partenza è la generazione di energia rinnovabile attraverso energia solare ed eolica. Nel parco i moduli fotovoltaici forniscono elettricità in modo sostenibile, si trovano sui tetti dei cubi e delle stazioni di ricarica, sono integrati nella facciata del padiglione e utilizzati come pannelli per la pavimentazione. Sono installati circa 550 moduli fotovoltaici che forniscono 155.000 kWh di elettricità all’anno.

Un altro elemento distintivo è un albero solare di 12 metri di diametro sulla rotatoria adiacente al parco, che può ruotare attorno all’asse centrale in modo da essere sempre ad angolo retto rispetto al Sole. Il potenziale dell’energia eolica è esemplificato da una navicella eolica accessibile e da un albero del vento o ‘windtree’. Anche piccoli movimenti del vento fanno ruotare le sue 36 pale verdi di plastica, che funzionano come turbine, e generano energia.

Sistemi innovativi di gestione dell’energia

“Poiché le risorse del Sole e del vento non sono sempre disponibili nella stessa quantità, deve essere possibile immagazzinare l’energia in eccesso per utilizzarla nuovamente quando necessario”, osserva la Product manager: “a questo scopo si utilizzano, ad esempio, i sistemi di accumulo a batteria. Ciò significa che gli edifici, le stazioni di ricarica elettrica e le varie applicazioni del parco possono essere rifornite di energia in qualsiasi momento, quando necessario”.

Un sistema di gestione dell’energia garantisce l’equilibrio tra generatori, impianti di stoccaggio e utenze. Questo sistema registra tutti i dati caratteristici rilevanti, e controlla i flussi di energia corrispondenti attraverso la stazione di rete locale.

Nell’All Electric Society Park, inoltre, non è utilizzata solo l’energia elettrica, ma anche altre fonti di energia. Ad esempio, i cubi e il padiglione nel parco devono essere riscaldati o raffreddati. Questo flusso di energia è controllato da un sistema indipendente di gestione di riscaldamento e raffreddamento. In questo caso, vengono utilizzate anche le perdite di calore che si verificano durante la conversione dell’energia e viene utilizzato un accumulatore di ghiaccio con due pompe di calore.

Efficienza e sostenibilità energetica

I due sistemi indipendenti di gestione dell’energia (energia elettrica e riscaldamento o raffreddamento) sono combinati e gestiti centralmente in un unico sistema di gestione che controlla l’intero parco in tutte le aree energetiche. Nel controllo del flusso energetico le misure di efficienza, che riducono il consumo di energia, sono tanto importanti quanto la raccolta e la valutazione dei dati relativi al consumo e alla produzione di energia. E ciò è fondamentale per trasformare in realtà la All Electric Society.

Solo con un ulteriore riduzione della domanda di energia primaria attraverso misure di efficienza può funzionare un’alimentazione di energia basata su risorse rinnovabili. Il parco mostra i punti di partenza per questo obiettivo con un funzionamento degli edifici ottimizzato dal punto di vista energetico.

Il tema dell’efficienza è strettamente legato alla sostenibilità. Questo aspetto è stato preso in considerazione anche nel parco: il padiglione è costruito secondo il principio chiamato ‘Cradle to Cradle’ o progettazione rigenerativa, secondo il quale vengono utilizzati solo materiali riciclabili. Questo approccio a un’economia circolare continua e coerente mette in primo piano la produzione sostenibile.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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