Industria siderurgica e digitalizzazione: processi più efficienti e sostenibili a supporto della competitività

L’applicazione delle tecnologie 4.0 ai processi legati alla produzione dell’acciaio permette di ottimizzare i processi e ridurre gli scarti, creando soluzioni intelligenti che hanno alla loro base la raccolta dei dati dalle macchine coinvolte nella produzione.

Pubblicato il 26 Apr 2022

Italia acciaio


La digitalizzazione può essere un fattore di competitività importante per l’industria siderurgica: è il messaggio che ha voluto dare il webinar “L’acciaio nell’era della digitalizzazione” organizzato da Siderweb – la community che riunisce vari protagonisti della filiera – che si è tenuto nella mattinata del 26 aprile.

Il webinar ha voluto approfondire le opportunità e i vantaggi che l’industria siderurgica può ricavare dall’utilizzo delle tecnologie digitali, a partire dagli algoritmi di controllo di processo, ovvero “strumenti principali della digitalizzazione ” – come li ha definiti Carlo Mapelli, docente del Politecnico di Milano, intervenuto al webinar –  che controllano i fattori di produzione e supportano la contabilità industriale e aumentano l’efficienza produttiva mediante la previsione di fenomeni complessi.

C’è poi l’infrastruttura di connessione che integri gli stadi del processo produttivo, a cui sono dedicati anche molti finanziamenti nell’ambito di Industria 4.0 e su cui devono viaggiare ed essere elaborati i dati per elaborare e applicare azioni correttive.

“La raccolta dei dati è un momento importante – ha sottolineato Mapelli –, che spesso però viene trascurato. Senza i dati non si arriva alla trasmissione delle informazioni e alle misure correttive adeguate alle sfide e agli obiettivi che ci si pone”.

E poi ci sono i sistemi di Intelligenza Artificiale, addestrati secondo una procedura statistica e organizzati in reti neurali, dove i nodi sono i neuroni. In questi nodi vengono acquisiti i dati e, attraverso pesi, numeri e valori matematici che li collegano con i nodi nascosti nella rete (hidden layers) sono in grado di elaborare numericamente dati di ingresso e dare segnale di uscita.

“Anche in questo caso, la qualità dei dati fornita alla rete neurale fa la differenza”, ha ricordato Mapelli.

Applicata alla siderurgia, l’Intelligenza Artificiale consente, per esempio, la classificazione dei fenomeni o dei soggetti, nonché la realizzazione di sistemi di riconoscimento ottico (per esempio nella selezione del rottame) e di previsioni circa la qualità dei prodotti in base alla combinazione di parametri operativi e di processo. Permetterebbe anche una tracciabilità e certificazione dei prodotti fino al cliente finale, un importante elemento di competitività per il settore.

Altro esempio pratico di vantaggio derivante dall’applicazione dell’AI alla siderurgia riguarda le soluzioni intelligenti relative all’acquisizione di rottame con riconoscimento visivo del materiale, frutto della raccolta di un gran numero di immagini, fornite al sistema e che permettono all’Intelligenza Artificiale di lavorare sul riconoscimento del prodotto e stabilirne la classifica.

In un altro esempio, Nicola Segnali, Business Innovation Manager di Regesta LAB, ha presentato il progetto realizzato in un tubificio dove l’implementazione di questi sistemi ha consentito una riduzione degli scarti tramite una previsione del difetto sul prodotto finito con 5 minuti di anticipo e con accuratezza statistica dell’85%, grazie alla capacità del sistema di prevedere i difetti e di intervenire per porvi rimedio.

Proprio con Regesta ha collaborato, per la realizzazione del sistema “Smartset”, Lucchini RS. Il sistema consiste in un set di sensori che monitorano il carico dinamico a cui l’asse del treno, il sistema di collegamento delle due ruote, è sottoposto.

“Da questa informazione, un piccolo sistema di bordo è in grado di ricavare dati utili ad aumentare la sicurezza d’esercizio del treno e della rete. I dati raccolti sono poi caricati in cloud e processati da noi, per fornire valutazioni più approfondite e sofisticate che permettono di ottimizzare le ispezioni e quindi ridurre i costi. Una soluzione particolarmente apprezzata da Trenitalia”, ha spiegato Augusto Mensi, CEO di Lucchini RS.

Smartset è il punto di arrivo di un lungo percorso di ricerca condotto con il Politecnico di Milano per cercare di capire meglio come le difettosità influenzassero il comportamento quotidiano dei componenti. Mensi, inoltre, ha spiegato come grazie alla digitalizzazione è stato possibile ottimizzare il processo, migliorandone la sostenibilità attraverso un minor uso delle risorse, in particolar modo di quelle energetiche.

Un vantaggio di grande appeal per il settore siderurgico, soprattutto per quanto riguarda i fattori di maggior impatto, come rottame ed energia.

“Il secondo obiettivo, apparentemente scontato, è di grande impatto: automatizzare i processi. La robotizzazione permette flessibilità, ripetibilità e rapidità di esecuzione. Gli investimenti in questo ambito sono continui. Un ottimo esempio è la nostra linea totalmente automatizzata di lavorazione ruote, avviata nel 2020 e in fase di raddoppio quest’anno”, ha concluso Mensi.

Il prossimo webinar di Siderweb è programmato per martedì 3 maggio alle ore 11 tramite piattaforma zoom. Per iscrizioni, cliccare sul seguente link.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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