Fermamente convinte dello stretto rapporto che lega digitale, sostenibilità aziendale e inclusione sociale in termini di evoluzione verso nuovi modelli di business e di vita più sostenibili, UniCredit e Microsoft Italia hanno siglato una nuova partnership per irrobustire e velocizzare lo sviluppo delle PMI italiane attraverso un piano strutturato che fornisca loro competenze, tecnologia e strumenti atti a coltivare una crescita sostenibile, digitale e finanziaria. Il progetto “Togheter4Digital” rientra a pieno titolo nell’ambito degli interventi previsti dal Piano nazionale Transizione 4.0, ecosistema del PNRR (o Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a cui sono destinati 18 miliardi di euro e che prevede facilitazioni fiscali e finanziarie a sostegno degli investimenti in beni tecnologicamente avanzati, ricerca e formazione 4.0.
“Grazie al PNRR e alle misure previste dal nuovo Piano Transizione 4.0, il nostro Paese può tornare a percorrere la strada dell’innovazione e dare nuovo impulso allo sviluppo economico. È arrivato il momento di accelerare sulla digitalizzazione, aiutando le imprese ad adottare nuovi modelli di business per contribuire in modo attivo a una crescita sostenibile – commenta Luba Manolova, Direttore della Divisione Microsoft 365 di Microsoft Italia – Tecnologie come il Cloud e l’Artificial Intelligence possono migliorare processi, consentire lo sviluppo di prodotti e servizi nuovi, sostenere modalità di lavoro collaborative e flessibili, promuovendo una maggiore sostenibilità ambientale e sociale. Il cambiamento è alla portata di tutti, grandi imprese ma anche piccole realtà. La collaborazione con Unicredit darà un contributo concreto proprio in questa direzione”.
Un pacchetto di servizi disegnati per accompagnare le imprese italiane verso una transizione digitale e sostenibile
Il nuovo progetto si inserisce nel più ampio piano d’azione strutturato da UniCredit a supporto del PNRR e che ha portato la banca alla creazione di una task force dedicata e strutturata per supportare le 6 mission previste. Inoltre, secondo uno studio elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, tra il 2020 e il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2019, con un impatto pari a quello incrementale delle energie rinnovabili. Sotto il profilo della sostenibilità economica, le aziende digitalizzate sono il 64% più produttive rispetto alle aziende che non hanno ancora attuato percorsi di trasformazione digitale. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, l’adozione di nuove forme di lavoro a distanza è secondo il 63,7% del campione la principale leva attraverso cui il digitale può contribuire alla sostenibilità sociale.
In questo scenario, le parti si propongono di affiancare le imprese nei loro piani di trasformazione digitale con interventi mirati e strumenti specifici a più livelli: partendo da una valutazione dell’investimento digitale dal punto di vista finanziario, con analisi dei ritorni per l’impresa in termini di nuovi flussi di casse generati, e sostegno finanziario dello stesso; all’offerta di percorsi di formazione a cura della Banking Academy di UniCredit realizzati a valle di assessment effettuati dalle imprese su una piattaforma ad hoc di Var Group; fino alla proposta di soluzioni digitali tarate sui bisogni e le caratteristiche delle imprese per supportarne la crescita sostenibile.
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