Herccules, l’ambizioso progetto europeo per trasformare i cluster industriali della pianura padana in ‘raccoglitori’ di CO2

Herccules, il progetto di ricerca internazionale coordinato da Leap (Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza), vede impegnati 23 partner industriali con l’obiettivo di innescare azioni concrete per il contenimento delle emissioni di CO2 con un approccio innovativo, integrato e replicabile. Il progetto punta a dimostrare la fattibilità dell’intera filiera di Cattura, Utilizzo e Stoccaggio di CO2 nelle regioni del sud Europa ad elevata densità industriale, come Grecia e Pianura Padana, permettendo così di trasformare i cluster industriali da emittori ad assorbitori di CO2.

Pubblicato il 15 Feb 2023

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Si chiama Herccules il progetto di ricerca internazionale coordinato da Leap (Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza) nato con l’obiettivo di dimostrare la fattibilità dell’intera filiera di Cattura, Utilizzo e Stoccaggio di CO2 (CCUS,
Carbon Capture, Utilisation and Storage) in regioni del sud Europa ad elevata densità industriale, come Grecia e Pianura Padana.

Il progetto scaturisce da un’ambiziosa idea dei ricercatori del Leap e del Politecnico di Milano e coinvolge ora un consorzio di 23 partner che lavoreranno per i prossimi cinque anni per innescare azioni concrete per il contenimento delle emissioni di CO2 con un approccio innovativo, integrato e replicabile.

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Commissione europea nell’ambito di Horizon Europe – il programma quadro istituito per valorizzare promettenti iniziative di ricerca europee –, aggiudicandosi un finanziamento di 30 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 10 milioni messi a disposizione dai partner industriali.

Il progetto e i partner coinvolti

L’applicazione di tecnologie per la cattura della CO2 è un tassello imprescindibile per il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 in base agli scenari delineati dalle direttive europee ed alle raccomandazioni della Commissione stessa.

In Europa si contano oggi circa 70 progetti di CCUS in diversi stadi di sviluppo, concentrati quasi esclusivamente nei Paesi del Nord.

Herccules punterà ad accelerare l’applicazione della CCUS nell’Europa Mediterranea, facendo leva sulle iniziative di trasporto e stoccaggio già in fase realizzativa in Italia e Grecia e sviluppando tecnologie di cattura innovative efficienti e particolarmente flessibili e replicabili, al fine di poter essere adattabili alle evoluzioni tecnologiche dei settori industriali di riferimento.

Squadre specializzate di scienziati e di ingegneri dedicheranno oltre 9.000 ore di test nella dimostrazione di processi innovativi di cattura della CO2 installati in due cementifici (uno gestito da Buzzi Unicem, l’altro da Titan Cement Group) e un termovalorizzatore gestito da A2A.

“Nel corso del progetto, in collaborazione con i nostri partner, utilizzeremo tecnologie ibride di cattura del carbonio per catturare fino a 8 tonnellate di CO2 al giorno dai fumi del cemento, convertendone una parte in materiali da costruzione a basso contenuto di carbonio, oltre a sperimentare lo stoccaggio in pozzi petroliferi esauriti in Sud Europa”, spiega Marios Katsiotis, Head of Group Research, Innovation & Quality Department di Titan Cement Group.

“Il progetto Herccules riunisce partner di primaria importanza e ha obiettivi piuttosto ambiziosi, che comprendono la dimostrazione di fattibilità dell’intera filiera di cattura, purificazione, liquefazione, trasporto e stoccaggio in siti geologici idonei nel Sud Europa. Buzzi Unicem avrà un ruolo primario, ospitando presso la nostra cementeria di Vernasca (PC) un impianto pilota di cattura CO2 a solvente e rendendo disponibile la CO2 liquefatta per il trasporto via camion all’hub di Ravenna e il successivo stoccaggio. Saremo, inoltre, responsabili delle attività di dimostrazione della cattura e mineralizzazione della CO2 con zeoliti”, spiega Luigi Buzzi, Direttore tecnico del Gruppo Buzzi Unicem.

Oltre a Buzzi Unicem, tra i 23 partner coinvolti sono presenti altre aziende italiane – A2A, Eni, Eucore e Tecno Project Industriale (TPI, Gruppo SIAD) – e divisioni italiane di gruppi multinazionali, come Air Liquide, Energean, Boston Consulting Group.

Come funzioneranno gli impianti per la cattura della CO2

Gli impianti sperimentali saranno basati su avanzate tecnologie di cattura ossi-combustione e post-combustione tra cui il Calcium Looping (progettato e realizzato da Sumitomo SHI FW) combinate con processi criogenici di purificazione (realizzati da TPI), in grado di separare CO2 con efficienze e purezze prossime al 100%.

Una parte del flusso di CO2 pura sarà destinato all’utilizzo in processi produttivi: mineralizzazione per la produzione di nuovi materiali cementizi che potrebbero sostituire il convenzionale calcestruzzo (caratterizzato da un’elevata impronta carbonica), e impiego nel settore dei gas tecnici.

Le attività includeranno anche il trasporto di CO2 (di cui si occuperanno rispettivamente Air Liquide Italia e Titan Cement Group) dai siti industriali di cattura ai due siti di stoccaggio geologico di Ravenna (gestito da una Joint Venture partecipata da Eni) in Italia e Prinos (gestito da Energean) in Grecia, completando la dimostrazione dell’intera filiera CCUS.

Grazie alla cattura della CO2 biogenica e al suo riutilizzo e/o stoccaggio, Herccules intende dimostrare la possibilità di conseguire emissioni di CO2 negative, trasformando i cluster industriali da emettitori ad assorbitori di CO2.

Gli aspetti tecnologici, infrastrutturali, di sicurezza, normativi e finanziari saranno affrontati con un approccio multidisciplinare, che permetterà di creare comunità industriali capaci di sfruttare la sinergia tra i processi della filiera CCUS.

Università, centri di ricerca e aziende di consulenza svilupperanno modelli di business delle tecnologie Herccules dimensionate per le future applicazioni a piena scala.

Nell’ambito del progetto, Air Liquide comparerà queste tecnologie con le soluzioni di cattura della CO2 già disponibili su scala industriale.

Nella fase finale del progetto sperimentale, l’intera rete di trasporto, utilizzo e stoccaggio della CO2 sarà ingegnerizzata e ottimizzata per diversi scenari di evoluzione dei cluster industriali.

Infine, uno degli obiettivi di Herccules sarà quello di contribuire a sensibilizzare sul tema della CCUS: esperti di comunicazione organizzeranno eventi divulgativi e formativi per comunicare metodologie e soluzioni tecnologiche con scuole, stakeholders e policy makers.

Grazie al supporto di Fraunhofer ISI, SHOGenergy, Eucore e dell’associazione Clust-ER Energia e Sviluppo Sostenibile, le comunità locali saranno parte integrante del progetto e saranno costantemente informate.

Con l’obiettivo di accompagnare la transizione del nostro tessuto industriale verso un futuro sostenibile non solo per l’ambiente, ma anche per le comunità e l’economia europea.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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