Contrastare la desertificazione del suolo con scarti di arance e zolfo: SBS sceglie Warrant Hub per il progetto LIFE RecOrgFert Plus

Il progetto europeo LIFE RecOrgFert Plus punta a contrastare il fenomeno di desertificazione del terreno, che già colpisce l’Europa, con lo sviluppo di un innovativo processo produttivo per convertire scarti di buccia e polpa provenienti dalla lavorazione delle arance e rifiuti industriali di zolfo – generati dalla desolforazione di gas naturale e petrolio – in un fertilizzante organico-minerale di alta qualità. SBS Steel Belt Systems ha scelto Warrant Hub a supporto del suo ruolo di coordinatore del progetto.

Pubblicato il 14 Mar 2022

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SBS Steel Belt Systems SRL, azienda impegnata nella progettazione e costruzione di impianti industriali a nastro d’acciaio inossidabile ha scelto le competenze professionali di Warrant Hub – Tinexta Group a supporto del proprio ruolo di coordinatore del progetto europeo LIFE RecOrgFert Plus, del valore di 4 milioni di euro.

Warrant Hub, in particolare, affianca SBS grazie all’attività della sua area ad alta specializzazione European Funding Development (EFD), che assiste aziende ed enti pubblici e privati nella partecipazione a progetti europei di Ricerca e Innovazione e nella loro gestione.

Nello specifico, è già intervenuta nella fase di stesura della proposta progettuale e in quella di costituzione del consorzio di partner, grazie al suo network europeo di relazioni. Inoltre, supporta le attività di Project Management, nonché quelle di comunicazione e divulgazione scientifica dei risultati, ad esempio attraverso il sito web appena realizzato.

L’obiettivo del progetto LIFE RecOrgFert Plus

LIFE RecOrgFert Plus – finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma LIFE con oltre 1,7 milioni di euro a fondo perduto – prevede lo sviluppo di un innovativo processo produttivo per convertire scarti di buccia e polpa provenienti dalla lavorazione delle arance e rifiuti industriali di zolfo – generati dalla desolforazione di gas naturale e petrolio – in un fertilizzante organico-minerale di alta qualità.

Il nuovo ritrovato sarà in grado di contrastare i fenomeni di desertificazione che già colpiscono l’8% del territorio europeo – soprattutto nelle aree meridionali –, restituendo fertilità e produttività a terreni resi alcalini e degradati dal cambiamento climatico e dall’agricoltura intensiva.

L’innovativo processo produttivo, che viene realizzato in un impianto pilota in Sicilia,  si basa su due brevetti della SBS, che con i suoi specifici macchinari riesce a produrre “in continuo” fino a 20.000 ton/anno di fertilizzante: durante il Progetto LIFE ne saranno prodotte 3.000 tonnellate che eviteranno lo smaltimento in discarica di 1.320 tonnellate di rifiuti umidi di arance e consentiranno il recupero di 2.400 tonnellate di zolfo.

Il fertilizzante permetterà di migliorare la salute del suolo e il rendimento delle colture nonché di ridurre le emissioni di gas a effetto serra grazie al riciclo dei materiali che lo compongono e, allo stesso tempo, alla sostituzione in campo dei fertilizzanti chimici che, in base a recenti direttive UE, non potranno più essere utilizzati a partire dall’anno 2030.

La sua efficacia sarà verificata nell’arco di un ciclo biennale su diverse colture (peperoni, pomodori, cipolle, broccoli e frumento duro) dislocate su un’area complessiva di 27 ettari tra Calabria, Abruzzo e la regione greca della Macedonia Centrale (città di Tessalonica).

Il consorzio di partner

Il progetto LIFE RecOrgFert Plus, della durata di 42 mesi (con termine a febbraio 2025), riunisce un consorzio di 5 partner: oltre a SBS, che funge da coordinatore e si occupa della realizzazione dell’impianto pilota presso il proprio stabilimento di Villafranca Tirrena (ME), ne fanno parte le aziende Zolfital SpA, che esercita la funzione di collegamento tra la fase di produzione dello zolfo e il suo utilizzo per il nuovo fertilizzante organico-minerale, e F.lii Branca SpA, che fornisce gli scarti organici da impiegare nel processo.

Inoltre, l’istituto ellenico American Farm School e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria contribuiscono rispettivamente all’esecuzione di test di campo in Grecia e alla fase di impostazione, analisi scientifica e di esecuzione e validazione dei test del nuovo fertilizzante con analisi chimiche e biochimiche sui terreni trattati, con conseguente caratterizzazione e certificazione del prodotto.

“La nostra competenza nello sviluppo di macchinari innovativi ci consente una perfetta collocazione in un progetto che ha elevati obiettivi ambientali, etici ed economici. Il supporto di Warrant Hub è senz’altro prezioso per consentirci di contribuire al meglio al successo dell’iniziativa e al raggiungimento dei risultati attesi”, commenta Giovanni Calamarà, Presidente di SBS Steel Belt Systems SRL.

“Siamo grati a SBS perché, con la sua fiducia, ci consente ancora una volta di collaborare, con la nostra esperienza nella gestione di progetti internazionali, a un’iniziativa europea di grande rilievo, che può risultare determinante per lo sviluppo di pratiche di produzione agricola sostenibili e per la promozione dell’economia circolare”, aggiunge Isella Vicini, Direttore della European Funding Development di Warrant Hub – Tinexta Group.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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