Ricerche

Cleantech: oltre metà delle imprese italiane non ha ancora investito in sostenibilità

Una ricerca realizzata per conto di Innovatec Group mette in evidenza come l’efficienza energetica, al momento, rappresenti l’area su cui si siano maggiormente concentrati gli investimenti delle imprese italiane

Aggiornato il 27 Gen 2023

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Le clean technology o cleantech hanno ancora un notevole spazio di diffusione nel nostro Paese, a voler essere ottimisti, considerato che più della metà delle imprese italiane non ha mai effettuato investimenti in sostenibilità. Non solo: la stragrande maggioranza (83%) non ha adottato un piano industriale che integri la sostenibilità tra i suoi obiettivi. Questi alcuni dei numeri più significativi che emergono dall’Osservatorio Clean Technology di Innovatec Group, condotto da Emetra e che ha coinvolto 800 imprese attive prevalentemente nel settore dell’industria, dell’edilizia, del commercio e della ristorazione, situate su tutto il territorio italiano.

Ostacoli all’investimeno nelle cleantech

Dipingendo un quadro in chiaroscuro, considerato che esiste comunque un altro 45% di aziende che ha comunque già effettuato degli investimenti in sostenibilità: tra queste il 38% per interventi in efficienza energetica, il 20% per la parziale o totale riconversione industriale con adozione di soluzioni sostenibili, il 18% per installazioni di tecnologie green e il 9% in processi di economa circolare. A pesare sono tutta una serie di ostacoli: la mancanza di competenze (38%), i costi elevati delle materie prime (31%), la mancanza di incentivi (30%) e l’eccessiva burocrazia (24%).

Ma la ragione principale (indicata dal 63% del campione) risiede nell’eccessivo costo iniziale di avvio di azioni di intervento e della mancanza di normativa di riferimento e di tecnologia. Infine, in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quasi l’80% delle imprese ritiene che sia “molto difficile” che i fondi del PNRR vengano assegnati e spesi e il 41% sottolinea che non sarà facile accedervi. Solo il 16% si limita a sostenere senza riserve che il PNRR è “un’occasione dalle grandi potenzialità”, senza al tempo stesso metterne in luce i limiti.

L’atteggiamento è estremamente positivo

Eppure, nonostante le criticità emerse, le aziende mostrano però un atteggiamento estremamente positivo nei confronti di scelte sostenibili e di economia circolare. Ben 7 su 10 sono convinte che sia necessario effettuare interventi in termini di sostenibilità all’interno delle proprie imprese. In particolare, le principali aree di intervento per il futuro riguardano una maggiore efficienza energetica (44%), maggiori investimenti in tecnologie verdi e pulite (23%) e percorsi di formazione (10%). E tra le aziende che già oggi adottano soluzioni sostenibili, circa 2 su 3 affermano che la quota degli investimenti complessivi crescerà in futuro anche in un’ottica di crescita commerciale attesa.

Elio Catania, Presidente di Innovatec ha commentato: “Questo primo Osservatorio sulla Clean Technology ci ha confermato che gli imprenditori e le imprese italiane sono perfettamente consci che la transizione energetica ed ambientale sia l’unica risposta alle sfide di business di oggi e del futuro. Allo stesso tempo sono altrettanto consapevoli che ciò richiede un intervento strutturale, un ridisegno dei processi aziendali, investimenti significativi e soprattutto competenze che oggi mancano nella stragrande maggioranza delle imprese intervistate. Innovatec ha fatto suo questo approccio pragmatico e sviluppato un’offerta integrata che fornisce alle imprese soluzioni end to end, chiavi in mano, per l’efficientamento energetico e l’economia circolare”.

Innovatec in questo senso si propone sul mercato come gruppo del Clean Tech in Italia in grado di affiancare le imprese con soluzioni complete, chiavi in mano, per l’efficienza energetica e per l’economia circolare, grazie all’azione delle sue controllate Innovatec Power, Haiki+ e Circularity.

Articolo originariamente pubblicato il 27 Gen 2023

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