Dispositivi bionici, occhio alla sicurezza: Kaspersky introduce una policy per l’uso in azienda

Regole di cyber security per i dipendenti che indossano dispositivi bionici: Kaspersky punta a data protection e tutela dell’incolumità fisica dei lavoratori

Pubblicato il 03 Dic 2021

kaspersky


Regole di cyber security per i dipendenti che usufruiscono di dispositivi bionici: Kaspersky ha realizzato una policy apposta per queste situazioni, per prevenire eventuali rischi. Come spiegato dall’azienda in una nota, la nuova policy è stata sviluppata in risposta alla rapida crescita della human augmentation, ovvero il processo di potenziare o migliorare il proprio corpo attraverso dispositivi tecnologici bionici.

Human augmentation, i rischi

In una recente ricerca condotta da Kaspersky, la human augmentation ha ottenuto ampio sostegno in Italia, con l’81% degli intervistati che prenderebbe seriamente in considerazione la possibilità di potenziare il proprio corpo con la tecnologia. Ma non mancano i timori riguardo alla sicurezza.

Alcuni esperti sono preoccupati del fatto che sia stata prestata poca attenzione alla sicurezza dei dispositivi bionici. Inoltre, la ricerca ha rilevato che quasi nove persone su 10 (88%) ha dichiarato di temere che il corpo “potenziato” possa diventare bersaglio dei cyber criminali.

Poiché la human augmentation è sempre più presente nelle nostre vite, l’assenza di protezione dei dispositivi bionici potrebbe portare ad una significativa incertezza per il settore e presentare dei rischi per uno sviluppo sicuro della tecnologia oltre che per la sicurezza del mondo digitale in generale.

Marco Preuss, Direttore del Global Research & Analysis Team (GReAT) di Kaspersky Europa, ha sottolineato che “il potenziamento umano è un’area tecnologica in rapida espansione che di fatto però è ancora inesplorata. Ecco perché fare un primo passo per chiarire le questioni relative al suo utilizzo e alla sua sicurezza ci aiuterà a garantire che il suo potenziale venga sfruttato in modo positivo. Crediamo che per costruire un mondo digitale più sicuro per il futuro sia necessario proteggere oggi la human augmentation”.

A seguito di alcune discussioni aperte all’interno della community di sicurezza e tra le persone che utilizzano questa tecnologia, Kaspersky ha così deciso “di rispondere alla necessità di regolamentazione in materia di sicurezza e ha elaborato una nuova policy di sicurezza informatica per limitare i rischi. Il documento propone uno scenario futuro in cui il numero di dipendenti potenziati all’interno delle aziende sarà maggiore, e prende in considerazione i test basati sulla vita reale di dipendenti di Kaspersky con impianti di biochip”, spiega l’azienda.

Che cosa dice la policy

Elaborata dagli esperti di sicurezza di Kaspersky, la policy regola le procedure per l’utilizzo dei dispositivi bionici all’interno dell’azienda e punta a ridurre i rischi associati alla sicurezza informatica nei processi aziendali. Il documento proposto si rivolge all’intera infrastruttura aziendale e tutte le sue business unit. Di conseguenza, si applica all’intero sistema di controllo degli accessi, nonché ai processi amministrativi e di manutenzione, e all’uso di sistemi automatizzati.

La policy riguarda tutti i dipendenti, gli impiegati temporanei, e i dipendenti di soggetti terzi che prestano servizi in appalto all’azienda. Tutti questi fattori hanno l’obiettivo di migliorare la sicurezza informatica dell’infrastruttura aziendale ad un livello più ampio.

La policy propone processi di standardizzazione per migliorare la sicurezza e garantire una migliore inclusione dei dipendenti che utilizzano dispositivi bionici in ufficio. Uno degli obiettivi di questa iniziativa è anche quello di coinvolgere nella discussione la community IT e di human augmentation a livello globale, e fare uno sforzo collettivo per lo sviluppo ulteriore della sicurezza del potenziamento umano, con attenzione a:

  • privacy digitale dei dispositivi
  • offerta di diversi livelli di diritti per l’accesso alle informazioni archiviate
  • mitigazione di qualsiasi minaccia relativa alla salute umana.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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