Il “polpo Paul” per combattere gli sprechi e rendere le aziende competitive

Pubblicato il 27 Mag 2019

TechMass

La “democratizzazione” dei sistemi MES attraverso una app Android, messa a punto da TechMass, che a un costo accessibile, può aiutare le aziende a controllare e migliorare le performance, minimizzando, fino ad annullarli, secondo i principi del sistema lean, gli sprechi.

Una strada che passa dalla digitalizzazione delle imprese che è lo strumento attraverso il quale si può rimanere competitivi. È questa la filosofia di TechMass, startup con sede a Marostica (VI), che ha messo a punto Paul, una piattaforma innovativa che permette alle aziende di conoscere e gestire i propri dati per ottimizzare le imprese, il cui nome e logo si richiamano al polpo che indovinava i risultati ai Mondiali 2010.

Una App per aiutare le imprese a migliorare la competitività

TechMass si colloca nel settore manifatturiero, di industria 4.0, con la la mission di aiutare le aziende a rimanere competitive, attraverso strumenti e tecnologie per il miglioramento della produttività. Il problema, infatti, è che le aziende hanno molti “sprechi” e perdite dovute alla non ottimizzazione dei processi produttivi. “La stragrande maggioranza delle aziende, si stima più dell’85%, utilizza ancora la carta e strumenti come Excel per tracciare le perdite in produzione. Questo perché i sistemi tradizionali di raccolta dei dati automatici sono costosi, complicati e rappresentano un salto culturale e organizzativo estremamente impegnativo per le aziende”.

Per questo motivo la startup ha creato un prodotto che rende accessibili a tutti gli strumenti per rimanere competitivi.sfruttando le possibilità che la tecnologia oggi mette a disposizione. “Ho studiato un prodotto che permette alle aziende di ottenere sia un sistema MES che la tecnologia Lean in una configurazione accessibile anche alla piccola e media azienda. La piattaforma che abbiamo creato ha tre peculiarità: è completamente plug&play, scalabile e molto flessibile, usa un’applicazione nativa Android, come interfaccia, estremamente semplice da usare, e diamo la possibilità al cliente di poter iniziare con poco, provare per alcuni mesi, con un modello di prezzo a mensilitá per macchina”.

“A Sps presentiamo le nuove funzionalità di questa piattaforma – sottolinea il Founder Massenz – che è un sistema MES estremamente competitivo. E, quindi strumenti come il controllo di qualità, la tracciabilitá delle materie prime, la misurazione dei parametri di processo e l’intelligenza artificiale applicata allo schedulatore e al pianificatore“.

Dalla multinazionale alla piccola impresa grazie alla scalabilità di Paul

“Abbiamo clienti che vanno dalle grandi multinazionali, alle aziende che hanno centinaia di milioni di fatturato – spiega Massenz – fino a imprese,come la più piccola, che fanno 3 milioni. Abbiamo già installazioni in Svezia, Germania, Spagna, Francia e Italia, i principali sono Germania e Italia. Chiunque abbia provato il nostro sistema lo ha poi comprato e sono soprattutto i giovani che ci portano dentro le aziende. La cultura sta cambiando anche perché le nuove generazioni sono cresciute con applicazioni digitali e ne percepiscono i benefici, e anche i rischi, in maniera più chiara”.

Perché aprire una startup in Italia

A fondare, nel 2017, la startup innovativa TechMass Andrea Massenz, ingegnere padovano con una carriera avviata negli USA e poi in Germania che, dopo aver avviato la sua impresa ha scelto di portare la sua esperienza in Italia. “Ho scelto l’Italia – spiega – per vari motivi. Per il piano Calenda che, di fatto è stata una dimostrazione forte del fatto che l’Italia voleva incentivare la rinascita del manifatturiero e per la nascita di molti bandi regionali a supporto dell’innovazione”.

“Cé poi la questione della tassazione che – prosegue Massenz – nonostante la tendenza degli italiani a criticare vede una situazione per le aziende molto simile in Germania e in Italia. A questo si aggiunge la questione della burocrazia che ha procedure molto simili. Infine, nonostante abbia vissuto 10 anni all’estero, l’idea di poter contribuire alla crescita del mio paese, di aiutare le nostre aziende e la nostra tradizione ed esperienza a rimanere competitiva, mi ha dato la carica giusta per lasciare un paese comodo come la Germania e trasferire l’azienda in Italia”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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