Il software di manutenzione predittiva Apm di GE, basato su Predix, sarà utilizzato in 14 centrali termoelettriche Enel situate in Europa e America Latina. Si tratta, in particolare, di 13 centrali a gas e 1 a carbone, con una capacità installata totale di 7 GW, che utilizzano tecnologia GE o Alstom.
Il software Apm, la cui implementazione è iniziata a gennaio e sarà completata per la fine dell’anno, sarà utilizzato per monitorare, predire e rafforzare l’affidabilità degli impianti. Predix, infatti, è una piattaforma cloud-based che consente alle aziende di collegare le apparecchiature già in funzione, sulle quali vengono installate migliaia di sensori, e recuperare i loro dati senza dover stravolgere l’infrastruttura esistente. Una volta raccolti, i dati vengono analizzati per essere fruibili a chi deve prendere decisioni, sia di carattere operativo che strategico.
L’applicazione Asset Performance Management utilizza algoritmi predittivi per analizzare i dati, individuare e notificare problemi prima che essi accadano. Le notifiche APM non si limitano a mostrare all’operatore un indicatore e a lanciare un allarme, ma sono capaci di interpretare (grazie all’analisi di grandi quantità storiche di dati) i valori effettivi dei sensori collegati ai diversi asset per produrre indicazioni che siano adeguate al contesto, e quindi utili. APM è stato concepito per collegare tutti gli asset critici, presenti in una centrale termoelettrica, a prescindere che siano di GE o di altri produttori.
Secondo il Ceo di GE Power Russel Stokes, la trasformazione digitale della filiera dell’energia elettrica ha il potenziale di generare un valore di oltre 1,1 miliardi di euro per gli operatori globali di settore e per le utility nel prossimo decennio.