STAMPAGGIO SOSTENIBILE

Roboshot, la pressa a iniezione 100% elettrica di Fanuc

L’anima green di Roboshot fa da leitmotiv della partecipazione di Fanuc al Plast. Nei 220 m² di spazio espositivo interamente dedicati alla sostenibilità, alla precisione e all’automazione del processo dello stampaggio, protagoniste tre presse Roboshot in 3 configurazioni con automazione 100% Fanuc.

Pubblicato il 06 Set 2023

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La sostenibilità conviene: è quanto intende dimostrare Fanuc al Plast, il salone internazionale per l’industria delle materie plastiche e della gomma in corso fino all’8 settembre a Milano, con la sua pressa a iniezione 100% elettrica Roboshot. Nei 220 m² di spazio espositivo (nel Padiglione 24 – Stand BC 131/132), interamente dedicati alla sostenibilità, alla precisione e all’automazione del processo dello stampaggio, protagoniste assolute sono 3 presse Roboshot in 3 configurazioni con automazione 100% Fanuc.

Tre diverse configurazioni

Roboshot α-S130iB con forza di serraggio 1.300 kN verrà impiegata nello stampaggio di mattoncini da costruzione con stampo Androni Giocattoli. La macchina dispone di una doppia soluzione di automazione: lo scarico della pressa viene effettuato dal robot cartesiano Compact One; a bordo macchina, il robot collaborativo CRX equipaggiato con sistema di visione si occupa poi del montaggio dei mattoncini.

Roboshot α-S100iB con forza di serraggio 1.000/1.250 kN stamperà dei portabiglietti da visita utilizzando uno stampo Meusburger L’automazione è affidata al robot LR Mate 200iD, attrezzato con sistema di visione per il riconoscimento intelligente dei pezzi.

Roboshot α-S50iB con forza di serraggio 500/650 kN, interfacciata con sistema ad otturazione servo controllato Ewikon, sarà occupata nello stampaggio di un contenitore sferico.

I pilastri della sostenibilità secondo Fanuc

L’anima green di Roboshot fa da leitmotiv per lo stand di Fanuc al Plast: erba, materiali naturali e colori chiari si innestano nell’albero che riprende i valori della pressa Roboshot, ovvero: basso consumo energetico (50-70% in meno rispetto alle macchine idrauliche e fino al 5-10% in meno rispetto alle altre presse a iniezione elettriche); miglior costo totale di proprietà (il funzionamento di Roboshot ha un costo di circa 1,50 euro al giorno); è fatta per durare a lungo (il MTBF – tempo medio tra i guasti è di 9,4 anni); monitoraggio remoto con Roboshot-Linki2, uno strumento di gestione delle informazioni sui prodotti e sulla qualità capace di controllare fino a 1.000 macchine Roboshot in tempo reale da PC o dispositivi intelligenti remoti; precisione di stampaggio potenziata dall’intelligenza artificiale, grazie alla quale è possibile gestire facilmente diversi materiali e processi proteggendo stampi e macchine; massima efficienza (la precisione CNC di Roboshot assicura il 70% di riduzione dei costi di produzione e il 25% di produzione in più); automazione facile (tutti i prodotti Fanuc condividono una piattaforma comune di servo e controllo che semplifica la vita degli operatori).

La sostenibilità nel DNA di Roboshot

Roboshot α-SiB di ultima generazione si fa notare non solo per il suo basso consumo energetico, ma anche per la sua compattezza, che consente di risparmiare spazio in produzione. L’impiego di una tecnologia servo innovativa e di un sistema intelligente di recupero dell’energia riduce il consumo di elettricità delle macchine Roboshot fino al 70% rispetto ai modelli idraulici.

Fanuc ha iniziato il suo percorso green più di 35 anni fa con la prima pressa a iniezione completamente elettrica Roboshot. Oltre a disporre di eccellenti credenziali ambientali, la tecnologia elettrica risulta molto più pulita di quella idraulica, il che rende questo progresso importante per settori come quello medicale, in cui l’assenza di particolato e vapori in ambienti puliti è fondamentale.

La riduzione dell’impronta di carbonio è possibile grazie all’eliminazione del trattamento e dello smaltimento dell’olio, mentre non è necessario l’uso di acqua per raffreddare l’impianto idraulico, poiché le macchine Roboshot utilizzano il raffreddamento ad aria. Inoltre, le macchine Fanuc sono facilmente configurabili per lo stampaggio con materiali biodegradabili, offrendo così un contributo per il superamento del problema della plastica monouso.

Affidabile e con un bassissimo TCO

Il tempo medio tra i guasti dei sistemi CNC di Fanuc è di oltre 30 anni, mentre per i robot supera i 20 anni. Inoltre, qualsiasi necessità di manutenzione è semplice da eseguire.

Il display multifunzionale Panel iH Pro è in grado di evidenziare i problemi imminenti prima che il guasto si verifichi, fornendo persino un video o un’immagine che illustra come la correzione può essere effettuata internamente per ridurre al minimo i tempi di fermo.

Oltre a una disponibilità di ricambi elevata, a un minor numero di componenti e a una minore usura, l’investimento nella tecnologia Fanuc offrirà il TCO (costo totale di proprietà) più vantaggioso del mercato, potenzialmente inferiore di diversi fattori rispetto a quello delle macchine idrauliche.

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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