Omag, azienda specializzata nelle soluzioni per il packaging in film flessibile di prodotti monodose, presenterà all’edizione 2023 di Interpack – la fiera dedicata all’industria del packaging che si aprirà a Düsseldorf il prossimo 4 maggio –, la confezionatrice per monodosi in stick modello CS che applica architetture di automazione Schneider Electric accompagnate da servizi digitali innovativi basati su cloud e blockchain.
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Omag e Schneider Electric: una collaborazione che va ben oltre il rapporto di fornitura
Fondata nel 1973, Omag propone una gamma di macchine per il confezionamento primario molto ampia, che copre ogni tipologia di soluzioni (moto continuo o intermittente, macchine verticali o orizzontali per la produzione di buste saldate su 3 e 4 lati, stick-pack e doy-pack) e linee di confezionamento complete, anche robotizzate.
L’azienda, che ha sede principale a Gradara (provincia di Pesaro e Urbino) opera su un mercato globale, con uffici commerciali e di service presenti in vari paesi del mondo, e conta più di 130 dipendenti. I principali mercati di riferimento a cui si rivolge sono food e pharma.
La collaborazione con Schneider Electric è di lungo corso: da circa 15 anni le due aziende lavorano insieme con un approccio che va oltre il “semplice” rapporto di fornitura.
Si tratta di una vera e propria partnership, che supporta Omag nello sviluppo delle soluzioni più complesse richieste dai clienti e che non si tira indietro nell’affrontare nuove sfide, sperimentando tecnologie innovative e anticipando i trend di sviluppo del settore, quali ad esempio la ricerca di una maggiore sostenibilità ambientale e la servitizzazione spinta, abilitata dalla digitalizzazione.
Un impegno importante in un anno particolare per l’azienda, che compie cinquant’anni.
La nuova confezionatrice della serie CS, prestazioni e sostenibilità per tutto il ciclo di vita
La confezionatrice CS per prodotti liquidi, granulari e polverosi in stick-pack monodose è in grado di produrre simultaneamente sei bustine saldate su tre lati a velocità che arrivano fino a 100 colpi al minuto.
La confezionatrice è equipaggiata con il l’architettura high performance Schneider Electric PacDrive 3, per la gestione logica PLC e Motion.
Sono impiegati i motori con azionamento integrato della gamma Lexium ILM62 e gli innovativi avviatori TeSys Island, componenti elettromeccanici smart che offrono anche funzionalità per la rilevazione dei consumi energetici.
La soluzione motion pensata per questa macchina si caratterizza, oltre che per le elevate prestazioni, per la capacità di ridurre il consumo energetico.
Avere l’azionamento integrato sulla macchina, ad esempio, oltre a diminuire l’ingombro del quadro di automazione riduce anche la quantità di calore da dissipare nel quadro e quindi le esigenze di condizionamento – con la relativa richiesta di energia.
L’adozione di un bus di potenza condiviso consente di sfruttare l’energia di frenata dei motori brushless per alimentare i motori che stanno accelerando, invece di disperderla.
La raccolta dei dati energetici dal campo consente una indicazione attendibile del consumo istantaneo dell’impianto, evitando eventuali sprechi e il monitoraggio della qualità dell’energia stessa.
Omag, con il supporto di Schneider Electric, ha fatto un percorso molto articolato ed evoluto sul tema della sostenibilità, scegliendo di realizzare un Life Cycle Assessment (LCA) su tutta la famiglia di macchine confezionatrici di cui fa parte la confezionatrice per stick che verrà esposta a Interpack.
Si tratta di una analisi completa che prende in considerazione tutti i profili di impatto ambientale della macchina, su tutto il suo ciclo di vita comprendendo l’intera filiera, dalle materie prime utilizzate per i componenti ai processi di produzione, dall’utilizzo del macchinario da parte del cliente fino alla gestione del fine vita di componenti e macchina.
Nel percorso Omag ha potuto individuare tutti i “nodi” su cui intervenire per migliorare la sostenibilità della sua offerta.
Ad esempio, il reparto di progettazione meccanica è stato coinvolto per individuare nuovi criteri di design che rendano più facili processi di aggiornamento sui vari componenti della macchina.
La riparazione o modernizzazione determinano un allungamento della vita dei macchinari. Si è lavorato anche per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.
Inoltre, si sono adottate scelte di fornitura sulle materie prime capaci di garantire maggiore trasparenza e tracciabilità per consentire ai clienti una più facile rendicontazione delle informazioni ESG.
I vantaggi di una digitalizzazione spinta: dalla servitizzazione alla blockchain
Oltre che ad una maggiore sostenibilità dell’offerta, la collaborazione tra Omag e Schneider Electric è volta ad abilitare le opportunità della servitizzazione.
Attraverso soluzioni cloud per il monitoraggio delle macchine, le informazioni provenienti dalla confezionatrice CS sono rese disponibili in cloud per azioni di analisi, monitoraggio, diagnostica da remoto.
Scalando questo approccio sul parco macchine installato, Omag può realizzare un concetto di “control room” completo, che permette di tenere sotto controllo in modo centralizzato “flotte” di macchinari installati ovunque nel mondo ed anche di coadiuvare le attività manutentive sul campo con l’intervento di un esperto da remoto.
Sulla confezionatrice CS, Schneider Electric e Omag hanno fatto un ulteriore passo in avanti nel percorso di servitizzazione, scegliendo di memorizzare e storicizzare i dati inviati nel cloud dalle macchine su una piattaforma blockchain, che garantisce tracciabilità, inviolabilità in un ambiente protetto che dal 2019 ha validità legale nel nostro Paese.
Si pongono così le basi per abilitare l’offerta di servizi certificati e validati rivolti al cliente sanciti da smart contract basati su tecnologie a registri distribuiti (Block Chain), con piena tracciabilità di tutto ciò che avviene nell’ambito dei servizi pattuiti.
Le tecnologie di Omag in mostra a Interpack 2023
Nello stand di Omag a Interpack 2023 sarà presente anche un’altra macchina, specifica per il mercato farmaceutico, che confeziona in bustine saldate su quattro lati con tecnologia di termosaldatura a piastre.
Entrambe le confezionatrici hanno le stesse architetture di automazione e anche su quest’ultima è possibile replicare l’integrazione di servizi digitali evoluti di cui viene data dimostrazione per la CS.
Nota di rilievo per questa confezionatrice rivolta al pharma è l’implementazione dell’HMI attraverso il software EcoStruxure Machine Scada Expert al fine di abilitare tutte le procedure di tracciamento, reportistica, validazione, documentazione, controllo degli accessi richieste dalla normativa di settore CFR21 Part 11.
L’interfaccia touchscreen a bordo macchina è completamente conforme a tale normativa redatta dall’ente federale FDA (Food & Drug Administration).