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Le tecnologie intelligenti di ifm a supporto della sostenibilità della filiera lattiero-casearia

Nel settore lattiero-caseario l’uso di tecnologie intelligenti è fondamentale per garantire il benessere animale, l’efficienza produttiva e la sostenibilità, riducendo sprechi ed emissioni. Ifm fornisce soluzioni tecnologiche in grado di supportare le aziende del settore, come dimostrato nella riconversione di uno stabilimento Danone per la produzione di bevande vegetali e nell’ottimizzazione dei processi della latteria Berchtesgadener Land.

Pubblicato il 18 Ott 2024

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L’utilizzo di tecnologie di automazione e sensori intelligenti nell’industria lattiero-casearia può assicurare una verifica rigorosa e in tempo reale dei parametri lungo l’intera filiera.

Questo è un requisito fondamentale per raggiungere obiettivi strategici: dal benessere animale all’efficienza e uniformità produttiva, dalla soddisfazione di nuovi bisogni del mercato alla ormai imprescindibile sostenibilità, poiché permette di ridurre gli sprechi, abbattere i costi energetici ed idrici e di contenere persino le emissioni di carbonio.

Ifm, nel ruolo di solution provider, non solo conosce approfonditamente le esigenze e bisogni del mondo food & beverage nel suo complesso, ma riserva un’ampia gamma di dispositivi smart dotati di tecnologia Io-Link incorporata come soluzioni mirate per ciascuno dei segmenti che lo compongono, in particolare per il mondo lattiero-caseario che ben conosce in ogni suo ambito.

Le tecnologie di ifm promuovono l’automazione nell’industria lattiero-casearia: il progetto con Danone

L’ultimo progetto, realizzato con successo, riguarda uno stabilimento francese di Danone, recentemente oggetto di una riconversione volta a trasformare la storica produzione di latticini in quella di bevande a base di avena.

“L’80% dei nostri clienti dichiara di voler passare da una dieta con proteine animali ad una con proteine vegetali. Desideriamo tenerne conto aumentando la nostra capacità di produzione di bevande a base di avena. La decisione contribuisce inoltre agli obiettivi globali di Danone di ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di acqua dell’80%”, spiega Thierry Pasquet, direttore della struttura sita a Villecomtal-sur-Arros.

L’azienda ha investito circa 50 milioni di euro nello stabilimento della Francia sudoccidentale. Ifm è stata scelta in qualità di partner per automatizzare i nuovi impianti, dando un contributo decisivo alla buona riuscita del progetto.

Una scelta che è stata guidata da due fattori principali: il primo riguarda l’importanza che l’azienda attribuisce al tema della sicurezza alimentare, essendo una materia relativa non solo al benessere dei consumatori, ma anche alla sostenibilità e alla competitività dell’intero settore.

Il secondo fattore determinante è stata la conoscenza approfondita di ifm dei processi necessari ad una produzione sicura in questo ambito, forte del fatto di disporre delle tecnologie necessarie in termini di automazione e di digitalizzazione.

Ottimizzazione dei processi produttivi nella latteria Berchtesgadener Land: focus sulla qualità e sicurezza alimentare

Tradizionale invece l’esigenza di Berchtesgadener Land, latteria cooperativa situata nelle prealpi bavaresi, realtà che lavora ogni anno circa 300 milioni di chilogrammi di latte dei suoi agricoltori.

“La qualità è la nostra priorità assoluta. Lavoriamo il latte crudo con la massima attenzione cercando di ottenere prodotti di altissima qualità con poche fasi di lavorazione”, spiega Lorenz Engljähringer, direttore dello stabilimento, spiega l’orientamento dell’azienda.

La qualità di tutti i prodotti lattiero-caseari dipende dal mantenimento di temperature precise durante l’intero processo di lavorazione, dalla consegna del latte in cisterne alla lavorazione e allo stoccaggio intermedio, fino alla consegna dei prodotti finali lavorati.

Il monitoraggio continuo della temperatura si estende anche ai processi secondari, come la pulizia e la sterilizzazione, per garantire la conformità alle norme di legge e agli standard igienici.

“Utilizzando sensori di temperatura e di pressione di ifm in punti particolarmente critici. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di rendere il processo produttivo più sicuro ed efficiente, così da realizzare un prodotto di qualità ancora superiore”, sottolinea Andreas Holleis, Head of Process Engineering & Automation della latteria.

Benessere del bestiame e automazione avanzata nell’industria lattiero-casearia

Ma oltre alla produttività, in primo piano c’è soprattutto il benessere del bestiame. I tempi in cui gli allevatori si sedevano su uno sgabello per mungere le mucche, è noto, sono definitivamente finiti.

La quantità e la qualità del latte, infatti, non sono soltanto influenzate da una mungitura senza stress, ma anche dal momento in cui questa avviene. Se la mungitura non viene effettuata tempestivamente, si possono verificare contaminazioni dovute a infiammazioni. Inoltre, anche le condizioni d’impiego in luoghi bui, umidi e caldi o freddi costituiscono un’ulteriore sfida. Per questo motivo, una moderna azienda lattiero-casearia è altamente automatizzata e nulla è lasciato al caso.

Ifm è stata scelta da DeLaval, costruttore internazionale dei più diversi impianti per l’industria alimentare, per supportare i sistemi di mungitura completamente automatici utilizzati in molte aziende in tutto il mondo, anche di tipo tradizionale che esistono da oltre 100 anni.

Un sofisticato sistema di mungitura che utilizza i moderni sensori 3D di ifm, garantisce un processo delicato per l’animale.

L’animale viene identificato tramite un chip radio ed ecco che il braccio del robot di mungitura passa lateralmente sotto il bovino in direzione della mammella.

Il cuore di questo braccio di mungitura è l’occhio elettronico, ossia la telecamera 3D di ifm, che è montata proprio sul braccio di mungitura e, in una frazione di secondo, rileva la scena sotto la mucca, vale a dire la posizione esatta dei quattro capezzoli.

Le quattro coppe di mungitura possono essere posizionate con precisione dal basso, una dopo l’altra. Prima di applicare le coppe di mungitura, i capezzoli vengono puliti con uno spray disinfettante. Anche in questo caso la telecamera 3D fornisce al sistema di controllo un’immagine 3D precisa con tutte le informazioni tridimensionali affinché gli ugelli di pulizia possano essere avvicinati ai singoli capezzoli con massima precisione.

Quanto più precise e delicate sono queste operazioni, meno stressante è il processo per l’animale. Questo alla fine influenza anche la quantità e la qualità del latte.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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