Jeep potenzia lo stabilimento del Suv Commander e lo rende più flessibile per compensare il chip shortage

Lo stabilimento Jeep nello stato brasiliano di Pernambuco ha ricevuto un significativo potenziamento grazie all’intervento di Comau, che ha rivisitato 14 linee di produzione per aumentare la capacità dell’impianto, passata da 3 a 4 modelli diversi.

Pubblicato il 13 Mag 2022

Comau Jeep Commander Brazil_02 (1)


Lo stabilimento Jeep nello stato brasiliano di Pernambuco ha ricevuto un significativo potenziamento grazie all’intervento di Comau, che ha rivisitato 14 linee di produzione per aumentare la capacità dell’impianto, passata da 3 a 4 modelli diversi.

L’ampliamento prevede 73 stazioni automatiche e 18 manuali per un migliore controllo del processo, della validazione della qualità e dell’efficienza. È interessante notare che le stazioni di assemblaggio della carrozzeria e della saldatura incorporano sistemi di visione e scansione 3D per tutta la lunghezza della linea.

Linee a prova di chip shortage

Comau ha ampliato le linee di produzione della carrozzeria in uno dei più moderni stabilimenti automobilistici per produrre la nuova Jeep Commander, un SUV a 7 posti.

L’azienda piemontese aveva il compito di aumentare la flessibilità di 14 linee di produzione per arrivare a gestire 4 diversi modelli di veicoli in un flusso produttivo variabile.

Questa flessibilità è stata voluta per ottimizzare i volumi di produzione alla luce delle difficoltà della pandemia globale e della difficile situazione nell’Europa dell’Est. Il sistema è infatti in grado, nel caso di scarsità di componenti, di dare automaticamente priorità ai veicoli per i quali tutti i componenti sono presenti nel magazzino.

Ristrutturazione in tempi record

La ristrutturazione si è conclusa addirittura in anticipo sulla tabella di marcia, realizzando il progetto in meno di 24 mesi nonostante le chiusure dell’impianto dovute alla pandemia. In effetti Comau è riuscita a sfruttare al meglio il periodo di fermo dell’impianto per ristrutturare le linee minimizzando l’impatto sulla produzione.

La soluzione implementata da Comau offre un grande controllo del processo grazie a un minor numero di operazioni manuali, l’impiego di automazione all’avanguardia e la riduzione dell’attrezzatura ausiliaria.

Sono state utilizzate telecamere per rilevare i pezzi in base alla forma e sistemi di scansione 3D in tutte le stazioni della linea, per avere sempre il migliore allineamento dei robot. Fra gli altri prodotti di automazione avanzata si segnalano la saldatura laser proprietaria e la soluzione RHEvo Roller Hemming.

Ottimizzazione al simulatore

Per proteggere la scalabilità dell’investimento del cliente, l’intero progetto è stato studiato per consentire a Jeep di introdurre nuovi modelli in futuro.

Il progetto ha previsto la mappatura dei cicli di produzione reali e poi lo sviluppo con dispositivi simulati per ottenere una visione più completa delle modifiche al layout della catena di montaggio prima dell’implementazione effettiva. In questo modo si sono ottimizzati la messa in servizio sul posto e i tempi di inattività legati all’implementazione.

La ristrutturazione ha aggiunto 24 nuovi robot, 24 nuove pistole di saldatura e 4 trasportatori che si sono aggiunti agli oltre 620 robot di assemblaggio e saldatura già presenti nell’impianto.

Il progetto di Pernambuco ha visto l’apporto diretto di Comau Romania, Comau Italia e Comau Cina che hanno supportato Comau Brasile nel dispiegare le potenzialità della sua presenza locale.

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Nicodemo Angì

Metà etrusco e metà magno-greco, interessato alle onde (sonore, elettriche, luminose e… del mare) e di ingranaggi, motori e circuiti. Da sempre appassionato di auto e moto, nasco con i veicoli “analogici” a carburatore e mi interesso delle automobili connesse, elettriche e digitali.

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