Gefran, azienda di Provaglio d’Iseo (BS) che sviluppa e produce sensori, sistemi e componenti per l’automazione ed il controllo dei processi industriali, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 132,6 milioni di euro, sostanzialmente allineati agli stessi dell’esercizio 2023 (+0,1%), nonostante una marcata contrazione in Italia e in europa. Il risultato è infatti il frutto delle performance del mercato asiatico che hanno compensato le perdite sul mercato europeo.
Il 2024 è stato un anno complesso per il Gruppo italiano, che ha visto una parziale ripresa degli ordini nel secondo semestre dopo un inizio anno non positivo.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nell’ultimo esercizio, ritenuti molto positivi, soprattutto considerando il contesto sfidante in cui sono stati ottenuti. Questi traguardi confermano la solidità del Gruppo e la nostra capacità di adattarci con successo a uno scenario in continua evoluzione”, commenta Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran.
“Nel 2024 abbiamo registrato un’ottima performance dei mercati asiatici, in particolare di Cina e India, che ha rappresentato un’importante leva di bilanciamento rispetto a una contrazione generale della domanda dei clienti, determinata anche dal rallentamento degli investimenti in nuovi macchinari e impianti in tutte le aree geografiche in cui operiamo. Parallelamente, abbiamo portato avanti investimenti strategici per il rafforzamento e lo sviluppo di Gefran, affrontando un aumento dei costi legato sia a queste iniziative sia all’inflazione”, aggiunge.
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Gefran, i risultati finanziari del Gruppo nel 2024
La distribuzione dei ricavi del Gruppo in base alle diverse aree geografiche mostra che c’è stata una riduzione generale in molte aree in cui opera l’azienda.
In particolare, i ricavi sono diminuiti in Italia del 6,6% e in europa del 7,8%. Una contrazione compensata dal mercato asiatico, dove i ricavi sono aumentati del 20,9%. Questo aumento tiene conto degli effetti negativi delle fluttuazioni valutarie (come il Renmimbi e la Rupia); senza questi effetti, l’incremento sarebbe stato del 22,3%.
Anche le vendite in America sono cresciute del 2,2% e, senza l’effetto negativo dei cambi valutari (come quello del Real brasiliano), l’aumento sarebbe stato del 4,5%.
Per quanto riguarda le diverse aree di business, rispetto al 2023, i ricavi sono cresciuti nel settore dei componenti per l’automazione dell’1,1%, trainato dall’aumento delle vendite nelle famiglie di prodotti per il controllo di potenza (+8,9%) e soluzioni (+11,4%). Questi segmenti sono cresciuti in particolare nei mercati asiatici e americani, che hanno visto rispettivamente un incremento del 42% e del 16% rispetto al 2023.
Al contrario, i ricavi nel settore dei sensori sono diminuiti dell’1,6% rispetto al 2023. Tuttavia, anche in questo caso, nel mercato asiatico i ricavi sono aumentati del 18,5% rispetto al 2023.
Il 2024 ha visto un aumento generale degli ordini dell’8,5% rispetto al 2023, dovuto a un aumento degli ordini nel settore dei sensori (+10,8%) e, anche se in misura minore, nel settore dei componenti per l’automazione (+4,5%).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2024 è positivo per 23,1 milioni di euro (24,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e corrisponde al 17,4% dei ricavi (mentre al 31 dicembre 2023 era pari al 18,2% dei ricavi), in diminuzione rispetto all’esercizio precedente di 1,1 milione di euro. Il valore aggiunto in aumento e gli altri costi operativi sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2023, non compensano completamente l’incremento del costo del personale, caratterizzato dal rafforzamento dell’organico oltre che dall’incremento generalizzato dei salari quale naturale conseguenza dell’inflazione. Questi fattori combinati determinano complessivamente il decremento del margine operativo lordo rispetto al dato precedente.
La voce ammortamenti e svalutazioni è pari a 7,9 milioni di euro e si confronta con un valore di 7,6 milioni di euro dell’esercizio precedente, rilevando un incremento di 0,3 milioni di euro che sconta l’alto livello di investimenti completati dal Gruppo nel corso del 2023.
Il Risultato Operativo (EBIT) al 31 dicembre 2024 è positivo e pari a 15,1 milioni di euro (11,4% dei ricavi) e si confronta con un EBIT pari a 16,6 milioni di euro dell’esercizio 2023 (12,5% dei ricavi), con un decremento di 1,4 milioni di euro. Come per il margine operativo lordo, la variazione deriva prevalentemente dal maggior costo del personale rilevato, ulteriormente deteriorato dai maggiori ammortamenti rilevati rispetto al periodo di confronto.
I risultati della Capogruppo Gefran S.p.A.
Per quanto riguarda i risultati della sola Gefran S.p.A., l’esercizio 2024 si è chiuso con ricavi pari a 80,3 milioni di euro, registrando un incremento di 1,8 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (+2,3%).
I ricavi della Società rilevati nell’esercizio 2023 includevano 0,2 milioni di euro legati alla fatturazione di servizi al gruppo WEG, regolati da specifici contratti terminati nel secondo trimestre dello stesso anno. Al netto di tale effetto l’incremento dei ricavi registrato nell’esercizio 2024 rispetto al precedente salirebbe al 2,5%.
Analizzando la composizione dei ricavi per area geografica, si riscontra una crescita significativa rispetto all’esercizio 2023 nell’area Asia (+45,1%) e più contenuta in America (complessivamente +4,7%), solo in parte inficiata dal decremento diffuso alle altre principali aree di mercato in cui opera Gefran S.p.A., in particolare al mercato nazionale (-12,4%) ed europeo (complessivamente -6,6%).
Nell’esercizio 2024 il Risultato operativo (EBIT) è positivo e pari a 8,2 milioni di euro e si confronta con un EBIT positivo e pari a 8 milioni di euro del dicembre 2023 (per entrambi i periodi l’incidenza sui ricavi si attesta al 10,2%). Il maggior valore aggiunto generato, grazie all’aumento dei ricavi e della marginalità sulle vendite, viene assorbito dal maggior costo del personale rilevato nell’esercizio e dagli ammortamenti; parte del gap viene recuperato dalla diminuzione degli altri costi operativi di gestione.
Il Risultato netto di Gefran S.p.A. al 31 dicembre 2024 è positivo, ammonta a 10,2 milioni di euro (12,7% dei ricavi) e si confronta con il risultato netto dell’esercizio precedente pari a 10,9 milioni di euro (13,9% dei ricavi), mostrando un complessivo decremento di 0,7 milioni di euro che attiene alle dinamiche sopra descritte.
Le previsioni per il 2025
Il 2024 per il Gruppo è stato quindi contraddistinto da un duplice andamento dei ricavi: nella prima metà dell’anno si è osservato un rallentamento generale del mercato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il secondo semestre ha evidenziato una ripresa, seppur modesta, dei fatturati che si sono allineati ai risultati dell’anno precedente. La diversificazione geografica dei mercati di sbocco si è rivelata fondamentale per il conseguimento del risultato complessivo ottenuto nell’anno.
Nel complesso il 2024 ha comunque registrato un maggiore ingresso d’ordini rispetto all’anno precedente. Questo risultato è di buon auspicio anche in prospettiva futura per il 2025, che si è aperto confermando questa tendenza positiva, nonostante un contesto caratterizzato da segnali di debolezza nell’economia e grande incertezza complessiva.
L’integrazione verticale dei processi produttivi e le competenze tecniche e tecnologiche restano fattori determinanti per la competitività e la crescita del Gruppo. Pertanto, rimangono invariati gli indirizzi di investimento volti a sostenere l’automazione degli impianti e lo sviluppo delle competenze del personale, sia a livello nazionale che internazionale.
Lo sviluppo del mercato orientato ad una maggiore generazione di ordini continua ad essere la priorità strategica del Gruppo. A tal fine, l’azione commerciale si concentrerà oltre che sui settori industriali tradizionali (plastica, metallo, vetro) anche su nuove applicazioni nelle quali il Gruppo ha recentemente ottenuto successo (macchine mobili, industria dei semiconduttori).
Si ritiene che queste iniziative possano generare nel 2025 una crescita moderata, nonostante un contesto complesso e di scarsa visibilità. Tale risultato potrebbe essere ulteriormente agevolato da un’evoluzione positiva delle tensioni geopolitiche globali.
Per il 2025 si prevede una marginalità in linea con gli esercizi precedenti in valore assoluto, sebbene si possa osservare una lieve riduzione in termini percentuali rispetto al 2024. Le iniziative programmate per lo sviluppo commerciale ed il potenziamento delle competenze tecniche a supporto dell’innovazione di prodotto comporteranno un incremento, seppur marginale, dei costi del Gruppo. Pertanto, l’incremento dei volumi di vendita sarà determinante per un’evoluzione della redditività superiore a quella registrata nell’esercizio precedente.
“Guardando all’anno in corso, la nostra priorità resta la crescita, trainata dallo sviluppo commerciale e dall’innovazione. Siamo convinti che i trend tecnologici nell’ambito dell’automazione industriale rappresentino un motore essenziale per la nostra espansione, una volta superata l’attuale fase macroeconomica complessa”, commenta Perini.
Gli investimenti di Gefran per potenziare l’offerta
Per raggiungere questi obiettivi, il Gruppo ha già avvitato investimenti mirati per potenziare i prodotti, rafforzare la capacità produttiva e ampliare l’offerta di servizi, rispondendo alle esigenze del mercato.
Un esempio concreto di questa strategia è la recente partecipazione nel capitale sociale di 40Factory, scale-up tech che offre ai costruttori di macchine industriali e agli utilizzatori finali una piattaforma Industrial loT (Internet of Things) per la raccolta ed utilizzo dei dati degli impianti ed è proprietaria di un sistema di intelligenza artificiale generativa dedicato all’assistenza nell’utilizzo delle macchine industriali.