Logistica 4.0

Come gestire il magazzino in maniera più efficiente con droni autonomi connessi al 5G

Ericsson, in collaborazione con Qualcomm Technologies, Inc. e con il fornitore italiano di soluzioni per droni industriali Dronus, ha testato con successo un caso d’uso per l’industria manifatturiera e i magazzini, che coinvolge un drone alimentato a onde millimetriche 5G (mmWave). II test è il primo passo verso l’utilizzo in produzione di veicoli aerei senza pilota in un ambiente produttivo.

Pubblicato il 10 Giu 2024

droni per gestione del magazzino

Le aziende sono costantemente alla ricerca di tecnologie innovative che possano rendere la gestione dei magazzini più efficiente e sicura. In questo contesto, l’integrazione di droni autonomi con la connettività 5G sta emergendo come una soluzione promettente, capace di rivoluzionare le operazioni logistiche e di inventario all’interno degli ambienti produttivi.

Un potenziale che ha trovato conferma grazie al test svolto all’interno della Smart Factory 5G di Ericsson negli Stati Uniti, che ha visto l’impiego di un drone autonomo, connesso nativamente alla rete 5G mmWave, utilizzato per eseguire missioni all’interno dello stabilimento.

Una gestione del magazzino più efficiente con droni autonomi e connettività 5G mmWave

Il test utilizza un drone autonomo Dronus, alimentato dal processore Qualcomm QRB5165, con 5G mmWave integrato da Telit Cinterion e la rete 5G privata end-to-end di Ericsson.

Si è iniziato sperimentando l’uso del drone per eseguire controlli autonomi dell’inventario stoccato negli scaffali più alti del magazzino della fabbrica, ma il sistema di controllo del volo ottimizzato per ambienti interni, la docking station Nest connessa al 5G e le telecamere per lo streaming video in diretta, consentono di realizzare un’ampia gamma di soluzioni di rilevamento utilizzando la rete privata 5G che copre completamente la 5G Smart Factory di Ericsson.

Il progetto rappresenta una svolta nell’integrazione della tecnologia 5G nei processi industriali, mostrando le potenzialità dei dispositivi nativamente connessi al 5G a onde millimetriche per realizzare applicazioni commerciali relative alla gestione dell’inventario nei magazzini.

“Il successo di questo test contribuisce a gettare le basi per la futura integrazione di droni 5G in ambienti industriali, in particolare per la gestione dell’inventario. Inoltre, la realizzazione da parte del nostro team di innovazione di questo prototipo, che usa i droni su reti mmWave e 5G private, dimostra l’impegno di Ericsson nell’evoluzione dell’ecosistema della banda larga non mobile”, commenta Carlos H. Torres, Head of Industry 4.0 nella 5G Smart Factory di Ericsson negli USA.

Il drone è uno dei primi dispositivi con connettività mmWave 5G nativa nella fabbrica, segnando il passaggio dalle connessioni cablate o Wi-Fi all’utilizzo di connettività nativa mmWave 5G per uso industriale.

In questo modo si elimina la necessità di installare gateway o hotspot esterni, che in precedenza erano necessari per casi d’uso simili.

La scheda dati M.2 di livello industriale Telit Cinterion FN980m mmWave, dotata di Snapdragon X55 5G Modem-RF System, alimenta la connessione 5G del drone, progettata per supportare numerose applicazioni aziendali e industriali ad alte prestazioni e ad alta intensità di banda.

“Le nostre tecnologie mmWave 5G e per droni hanno il potenziale per trasformare la gestione dell’inventario; il successo del test con Ericsson, Dronus e Telit Cinterion dimostra l’applicabilità pratica di queste tecnologie in ambito industriale”, commenta Dev Singh, Vice President of Business Development ed Head of building, enterprise & industrial automation di Qualcomm Technologies.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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