i trend per il 2024

AI e robotica al centro dell’innovazione nel 2024: i 4 trend più rilevanti secondo Universal Robots

Nel 2024, Universal Robots prevede che l’AI rivoluzionerà lo sviluppo del software nella robotica e nell’automazione, consentendo soluzioni personalizzate e ottimizzate. Inoltre, l’azienda prevede una maggiore condivisione e riutilizzo del software robotico, l’integrazione tra IT e OT basata sui dati per migliorare le operazioni e un aumento dell’automazione nella logistica per affrontare le sfide del settore.

Pubblicato il 18 Dic 2023

Universal robot cobot


Il 2023 è stato un anno eccitante per l’innovazione. L’emergere delle tecnologie di intelligenza artificiale (AI), come l’AI generativa, ha catturato l’attenzione a livello globale e ha dominato le notizie. Tuttavia, l’adozione dell’AI generativa per le aziende è ancora soltanto agli inizi, e come sfruttare al meglio questa tecnologia resta al centro delle preoccupazioni di molti.

La trasformazione digitale è un processo in corso, quindi possiamo aspettarci che le tendenze di maggior successo del 2023 continuino a plasmare la società anche l’anno prossimo. Ma come queste tendenze influenzeranno la robotica e l’automazione, e cosa può aspettarsi l’industria manifatturiera per il prossimo anno?

Universal Robots, presenta quattro previsioni per il 2024.

1. L’AI stabilirà un nuovo ritmo di sviluppo nella robotica e nell’automazione

L’AI sta trasformando il mondo dello sviluppo del software, rendendolo più economico, veloce ed efficace. Il software è un componente chiave dell’automazione, e con l’AI, gli sviluppatori di software saranno in grado di creare soluzioni più personalizzate e ottimizzate per varie attività e sfide.

Se lo sviluppo del software è sembrato a volte un lavoro faticoso, l’introduzione dell’AI equivale a portare due cavalli e un aratro nel processo: una rivoluzione tecnologica. Tuttavia, l’esperienza nell’automazione rimarrà una risorsa rara e preziosa nel processo introduttivo dell’AI in produzione.

È stato interessante e sorprendente vedere l’AI cambiare la vita degli impiegati d’ufficio, prima di toccare le pratiche lavorative nella maggior parte delle fabbriche.

“Oggi non vediamo l’ora di misurare i benefici del machine learning e vederli applicati a sempre più produttori nel 2024. Dopotutto, la tecnologia è già disponibile: abbiamo molti partner che sviluppano applicazioni utilizzando l’AI per consentire ai nostri robot di svolgere funzioni più complesse e diverse”, spiega Anders Billesø Beck, Vice Presidente di Strategia e Innovazione presso Universal Robots.

“Ad esempio, l’AI consente ai robot di avere una percezione simile a quella umana, di gestire variazioni, di muovere le parti con precisione, di adattarsi ad ambienti in continua evoluzione e di imparare dalla propria esperienza. Nel tempo, queste capacità porteranno a una flessibilità, una qualità e un’affidabilità senza precedenti nella produzione”, aggiunge.

2. Sviluppi nel software robotico consentiranno una maggiore condivisione e riutilizzo

Il software robotico è la colla che unisce gli utenti alle loro controparti meccaniche: una connettività digitale che va oltre l’interazione fisica.

Gli sviluppi del software stanno consentendo una nuova dimensione di collaborazione: la connessione delle persone che utilizzano i robot. Il 2024 vedrà sviluppi del software che porteranno a nuovi livelli di condivisione e riutilizzo, permettendo che, invece di reinventare ogni volta la ruota, si sfruttino gli asset software esistenti – componenti, interfacce, algoritmi – in molteplici applicazioni.

“È un principio che già sta alla base del nostro ecosistema di partner UR+, e che semplifica l’innovazione e riduce i tempi di commercializzazione”, spiega Beck.

3. Le aziende fonderanno IT e OT utilizzando i dati per migliorare le operazioni

Il futuro della produzione è strettamente legato all’integrazione fra IT(Information Technology) e OT (Operation Technology), poiché i dati saranno alla base dell’innovazione e dell’efficienza.

Le ricerche mostrano che l’industria manifatturiera è stata all’avanguardia nell’adozione di servizi software basati su cloud, e anche Universal Robots ha già visto alcuni clienti utilizzarli per migliorare la qualità, l’efficienza dei costi e la prevedibilità dei risultati. Questo lascia pensare che nel 2024 si assisterà alla crescita di sistemi di logistica e produzione basati sui dati.

“Molti hanno ancora una visione superata del cloud come un semplice raccoglitore di dati e funzione di backup, come lo conosciamo (e sfruttiamo) nella vita privata – continua Beck –, ma il vero potenziale non risiede nella memorizzazione dei dati o persino nel collegamento delle macchine. Il vero salto trasformativo avviene quando i servizi software basati su cloud collegano esseri umani e macchine e aiutano così i produttori a semplificare processi complessi e a prendere decisioni più intelligenti”.

I benefici di questa evoluzione digitale sono significativi. L’accesso remoto ai dati di produzione consente di dare risposte rapide ai problemi e portano a un continuo miglioramento dell’automazione. Con sistemi dinamici, ora essenziali, le tecnologie cloud di fiducia offrono il massimo in termini di sicurezza e servizi. Le aziende dell’IIoT mettono in evidenza questa progressione, promettendo un miglioramento dell’efficienza e una riduzione del tempo di inattività attraverso la visualizzazione dell’Efficienza Generale dell’Attrezzatura (OEE) e la manutenzione predittiva.

Nei prossimi mesi, i produttori continueranno a trarre vantaggio da questi progressi, ottenendo una maggiore qualità, una riduzione del tempo di inattività, una migliore prevedibilità e un’ottimizzazione dei costi. Questa transizione è una necessità strategica per supportare il passaggio verso la produzione ad alto volume/alto mix, sostenere catene di approvvigionamento resilienti, promuovere un utilizzo competitivo dei dati e centrare gli obiettivi di sostenibilità.

4. La logistica sarà un’area di focus per la robotica

Come nel settore manifatturiero, anche molte aziende di logistica si trovano di fronte a gravi carenze di manodopera, mentre la pressione aumenta a causa della globalizzazione, dell’e-commerce e delle complesse catene di approvvigionamento multicanale.

Sfide che lasciano prevedere che sempre più aziende di logistica, magazzini e centri di distribuzione si rivolgeranno all’automazione l’anno prossimo per fornire servizi più rapidi e con maggiore precisione.

Di fatti si tratta di una trasformazione già in atto, che è stata fotografata anche dagli ultimi dati dell’International Federation of Robotics (IFR) sui robot installati nel settore che nel 2022 ammontavano a 86.000 unità, con una crescita del 44% sull’anno precedente.

Inoltre, secondo le previsioni della società di market intelligence Interact Analysis, l’automazione nella logistica aumenterà con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) previsto per le spedizioni di robot collaborativi (cobot) del 46% per il periodo 2023-2027.

“Per fare un esempio, affrontando la sfida delle crescenti richieste dell’e-commerce, una società di logistica con cui abbiamo collaborato ha rivoluzionato il proprio centro di distribuzione installando dei robot collaborativi e ottenendo un aumento del 500% nell’efficienza e nella precisione degli ordini. Il sistema di automazione, in grado di elaborare migliaia di ordini al giorno, ha ottenuto risultati particolarmente eclatanti durante i periodi di punta, come il Black Friday, in cui un robot ha gestito fino a 4.400 ordini in un solo giorno con il supporto di un numero limitato di operatori per il buffering dei componenti”, spiega Beck.

“I robot e l’uso intelligente dei dati sono pronti a rivoluzionare le aziende di logistica lungo l’intera catena del valore, dai pacchi in arrivo alla logistica in uscita. Il ritmo di sviluppo nella robotica rimane impressionante”, conclude.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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