Stratasys acquisisce Origin: stampa 3D in polimeri sempre più orientata alla produzione di massa

Stratasys ha firmato un accordo per l’acquisizione di Origin, la start-up che ha sviluppato la tecnologia Programmable PhotoPolymerization – P³, un’evoluzione della tecnologia Digital Light Processing (DLP) che polimerizza la resina fotopolimerica liquida con la luce, in una transazione del valore di 100 milioni di dollari.

Pubblicato il 09 Dic 2020

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Stratasys ha firmato un accordo per l’acquisizione di Origin, la start-up che ha sviluppato la tecnologia P³, un’evoluzione della tecnologia Digital Light Processing (DLP) che polimerizza la resina fotopolimerica liquida con la luce, in una transazione del valore di 100 milioni di dollari.

L’acquisizione consente a Stratasys di estendere le proprie capacità nel segmento della produzione di massa di parti e componenti, puntando sull’innovazione attraverso una piattaforma per la stampa 3D di materie plastiche di nuova generazione. L’acquisizione si concluderà a gennaio 2021.

Stratasys prevede che la tecnologia proprietaria Programmable PhotoPolymerization (P³) di Origin diventi un importante motore di crescita, portando l’azienda a raggiungere un incremento del fatturato annuo di 200 milioni di dollari tra cinque anni. Questa acquisizione consentirà a Stratasys di rafforzare la sua posizione di leadership nelle applicazioni di stampa 3D con polimeri, in settori quali dentale, medico, degli utensili, nonché in alcuni segmenti industriali, della difesa e dei beni di consumo.

I dettagli finanziari

Secondo i termini dell’accordo, il corrispettivo totale della transazione è costituito da 60 milioni di dollari pagati al momento del closing (di cui 6 milioni di dollari sono soggetti a un periodo di retention di 3 anni per i fondatori) e da 40 milioni di dollari che sono soggetti a un earn out vincolato alle performance nei 3 anni.

L’acquisizione sarà pagata utilizzando una combinazione di azioni (circa 45 milioni di dollari) e contanti (circa 55 milioni di dollari) al momento del closing e per tutto il periodo di earn out. Circa 32 milioni di dollari saranno pagati in contanti al momento del closing. Si prevede che questa acquisizione comporterà un’accelerazione del tasso di crescita di Stratasys e una leggera riduzione degli utili per azione non-Gaap nel 2021, e un incremento degli utili per azione non Gaap di Stratasys entro il 2023.

L’integrazione delle tecnologie Origin

Il team Origin si unirà a Stratasys e continuerà a guidare lo sviluppo della sua tecnologia e della piattaforma di prodotti, in vista di un lancio globale completo attraverso l’organizzazione di Stratasys verso la metà del 2021.

“I nostri clienti chiedono soluzioni di produzione additiva che consentano l’uso di resine di qualità industriale per la produzione di massa di parti e componenti, con un effettivo controllo dei processi e della qualità”, ha dichiarato Yoav Zeif, Ceo di Stratasys. “Riteniamo che che il sistema Origin One, basato sul software di Origin, sia il migliore del settore, in quanto combina un’elevata produttività con un’incredibile precisione e accuratezza nei dettagli. Se unito con l’ampio ecosistema di materiali di Origin e con la posizione di leader e capacità di go-to-market di Stratasys, ci consentirà di realizzare un’ampia gamma di applicazioni molto richieste su scala globale. Guardando al previsto ingresso di Stratasys nella tecnologia di fusione a letto di polvere, l’acquisizione di Origin rappresenta un altro passo avanti nel conseguimento del nostro obiettivo di essere leader nella stampa 3D con polimeri, offrendo tecnologie e soluzioni complete e top di gamma per creare una catena del valore in ambito di manifattura additiva completamente digitale, progettata per l’integrazione dell’industria 4.0”.

Secondo un’analisi di mercato condotta da Stratasys, attualmente le applicazioni in ambito di produzione manifatturiera con il maggior potenziale di crescita sono quelle relative alla stampa 3D, il cui valore dovrebbe raggiungere circa 25 miliardi di dollari entro il 2025. Stratasys prevede che le soluzioni di produzione con resina possano assorbire una parte significativa del mercato totale della manifattura additiva con polimeri. Secondo le stime, infatti, la tecnologia additiva a resina crescerà a un tasso annuo del 20% tra il 2020 e il 2025.

La tecnologia P³ di Origin, uno sviluppo ulteriore della tecnologia Digital Light Processing (DLP), polimerizza la resina fotopolimerica liquida con la luce. La prima stampante 3D dell’azienda, Origin One, controlla con precisione la luce, il calore e la forza, tra gli altri parametri, tramite il software di feedback a circuito chiuso di Origin. Questa nuova tecnologia consente ai clienti di costruire parti con livelli altissimi di precisione, accuratezza, dimensioni e dettagli, utilizzando un’ampia gamma di resine resistenti e di qualità commerciale.

Origin collabora con una rete di partner esperti nella produzione di materiali del calibro di Henkel, Basf e DSM, con l’obiettivo di sviluppare resine per il suo sistema. “Abbiamo collaborato e sviluppato materiali con Origin prima del lancio di Origin One perché credevamo nella loro tecnologia e nella loro visione per il futuro dei fotopolimeri nella produzione additiva”, ha dichiarato François Minec, Amministratore Delegato di Basf 3D Printing Solutions GmbH. “Ora, come parte di Stratasys, siamo fiduciosi di poter affrontare insieme il più ampio ecosistema manifatturiero”.

I sistemi Origin One sono stati utilizzati con successo in diversi settori industriali. Un esempio virtuoso è quello del produttore di calzature Ecco: ” Siamo entusiasti di continuare la nostra collaborazione con il team di Origin come partner esclusivo nell’industria delle calzature – classificata come Direct Injection Production – sfruttando ora anche l’infrastruttura globale di Stratasys.”, ha dichiarato Jakob Møller Hansen, Vice Presidente Ricerca e Sviluppo di Ecco.

La pandemia Covid-19 ha dimostrato come la tecnologia di Origin sia particolarmente adatta ad applicazioni in ambito manifatturiero. Le soluzioni dell’azienda sono state infatti utilizzate per produrre centinaia di migliaia di tamponi nasofaringei convalidati clinicamente, migliaia di protezioni facciali DPI e divisori di ventilazione per ospedali.

“Abbiamo fondato Origin per creare una piattaforma di manifattura additiva completamente nuova che consentisse la produzione di massa di parti di uso finale con un’incredibile precisione, coerenza e produttività, e che disponesse di una vasta gamma di materiali”, ha dichiarato Christopher Prucha, Ceo e co-fondatore di Origin. “Stratasys è la migliore azienda a cui possiamo unirci per raggiungere i nostri obiettivi. Questa operazione ci offre un’opportunità senza pari di estendere in modo dignificativo la nostra portata nel mercato e di rendere disponibile la nostra tecnologia P3 a un pubblico più ampio”.

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Valentina Repetto

Appassionata di tecnologia ma con un amore incondizionato verso la natura, si dedica alla fotografia e al video editing. Curiosa e esploratrice verso tutto ciò che la circonda. Laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali, indirizzo comunicazione.

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