Arlen Nipper racconta in un webinar tutti i segreti del protocollo MQTT, alla base dell’IoT industriale

Si terrà giovedì 28 maggio 2020, alle ore 15, il webinar di EFA Academy in esclusiva per l’Italia, durante il quale Arlen Nipper, Presidente e CTO di Cirrus Link, illustrerà il funzionamento, i vantaggi e la storia dell’MQTT, il protocollo di comunicazione per l’IoT da lui stesso inventato.

Pubblicato il 26 Mag 2020

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Chi volesse conoscere la storia, le caratteristiche e le applicazioni dell’MQTT, il protocollo che ha cambiato per sempre il linguaggio di comunicazione dell’Internet of Things, potrà farlo attraverso le parole del suo diretto co-inventore. Si terrà infatti giovedì 28 maggio 2020, alle ore 15, il webinar di EFA Academy in esclusiva per l’Italia, durante il quale Arlen Nipper, Presidente e CTO di Cirrus Link, illustrerà “la sua creazione”, l’MQTT sviluppato insieme a Andy Stanford-Clark, CTO di IBM in Gran Bretagna e Irlanda.

Durante l’evento, organizzato in collaborazione con Cirrus Link Solutions e Inductive Automation, Arlen effettuerà anche alcune “demo live” per mostrare come funziona l’MQTT e verificare le qualità di un protocollo davvero efficiente. Il webinar si terrà parzialmente in lingua inglese, e lo staff di EFA Academy tradurrà in tempo reale i contenuti e gestirà le domande, che possono già essere inviate in anteprima all’indirizzo email info@efa.it. Per partecipare bisogna iscriversi tramite questo link.

L’MQTT (Message Queue Telemetry Transport) si è affermato come il protocollo di comunicazione più diffuso nell’IoT in ambito industriale, per la sua natura di meccanismo snello e intelligente data dalla leggerezza ed efficienza di banda. A differenza di HTTP (l’altro più diffuso protocollo di comunicazione basato su TCP/IP, l’insieme dei protocolli internet), che si basa su un modello request/response, l’MQTT utilizza il meccanismo publish/subscribe.

Quest’ultimo permette una comunicazione asincrona tra oggetti, integrando diverse sorgenti software. Il nome deriva dal fatto che i mittenti e i destinatari del messaggio entrano in comunicazione attraverso un “dispatcher”: i primi “pubblicano” il dato al dispatcher, mentre i destinatari si “abbonano” a quest’ultimo per riceverne i messaggi. Solo gli “abbonati” (i “subscribers”, appunto) riceveranno il messaggio che proviene (attraverso il dispatcher) dal mittente. Questo sistema, come detto, alleggerisce di molto la banda (dato che permette, a differenza dell’HTTP, di trasferire soltanto le informazioni utili a seconda dei casi) e rende inoltre scalabile il sistema, requisito ormai fondamentale per l’installazione di impianti interconnessi.

Con quasi 40 anni di esperienza nella tecnologia Scada (il software di supervisione e controllo utilizzato negli ambienti produttivi interconnessi), Arlen Nipper ha lavorato durante la propria carriera alla progettazione e produzione di sistemi informatici embedded così come all’implementazione di sistemi Scada nelle aziende, giungendo proprio all’invenzione di MQTT, il protocollo che da quasi 20 anni è diventato il protagonista dei suoi progetti di sistemi Scada.

È lo stesso Nipper a raccontare, in un podcast di Inductive Automation, la nascita di MQTT. “Alla fine degli anni 90, stavamo lavorando ad un progetto con Phillips 66, e finalmente avevano ottenuto un sistema VSAT puro basato su TCP/IP”, racconta. “Stavamo cercando di capire come ottenere più informazioni su una larghezza di banda limitata, rendendo i tempi di risposta dalle loro apparecchiature di controllo sul campo ancora più veloci. Anche IBM stava lavorando ad un progetto più o meno nello stesso periodo. Fu lì che conobbi Andy Stanford Clark: abbiamo praticamente unito i miei 20 anni di esperienza nello Scada e tutta l’esperienza che Andy aveva nell’applicazione della tecnologia middleware orientata ai messaggi, quindi architetture orientate ai servizi. Abbiamo fuso insieme queste due cose. E quello che è venuto fuori da questo sforzo è quello che tutti noi oggi conosciamo come MQTT”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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