ECONOMIA CIRCOLARE

Dalla valutazione dell’impatto ambientale all’economia circolare



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La valutazione dell’impatto ambientale è uno step cruciale per promuovere logiche e processi circolari che soppiantino il tradizionale approccio lineare all’economia. E, grazie al digitale, l’operatività in azienda diventa più sostenibile e tracciabile. Il punto nella videointervista con Camilla Colucci, CEO e Co-founder di Circularity 

Pubblicato il 5 mar 2024



valutazione dell'impatto ambientale​

Ridurre, riutilizzare, riparare, riciclare e rigenerare: le “cinque R” dell’economia circolare delineano un panorama ricco e vantaggioso da diverse prospettive, non solo dal punto di vista ambientale. L’economia circolare offre infatti non solo maggior efficienza e resilienza alle aziende, ma consente anche di conformarsi alle normative e leggi vigenti, contribuendo a creare valore aggiunto agli occhi di stakeholder, mercato e consumatori.

In questo contesto, il concetto cardine sta nella considerazione che ciò che un’azienda ritiene uno scarto può diventare una risorsa per un’altra: Circularity, start-up innovativa e società benefit che opera nel campo dell’economia circolare, è stata fondata proprio con l’obiettivo di mettere in relazione tutte quelle imprese interessate a questo approccio, contribuendo al soddisfacimento dei criteri ESG.

L’azienda offre non solo un punto d’incontro tra chi produce gli scarti e chi desidera integrarli nel proprio ciclo produttivo, ma fornisce anche supporto nella valorizzazione degli scarti di produzione. Questo include servizi per integrare la sostenibilità a vari livelli nel modello aziendale, partendo dalla redazione del bilancio di sostenibilità – un elemento ormai cruciale nelle rendicontazioni finanziarie – fino alla creazione di filiere produttive circolari. Circularity promuove infatti la circolarità non solo all’interno dell’azienda, ma anche coinvolgendo attivamente i fornitori.

Dalle cifre di uno studio all’economia circolare concreta

Dalla valutazione dell’impatto ambientale all’implementazione di produzioni e processi caratteristici dell’economia circolare, il ruolo di Circularity è a 360 gradi. Camilla Colucci, Co-founder & CEO di Circularity, ha infatti spiegato che “l’avvio di un percorso di economia circolare implica l’adozione di un più ampio approccio strategico alla sostenibilità: un iter che, dall’analisi progettuale, passa alla definizione delle potenzialità di riciclo sino al completo re-design dei processi. Circularity accompagna le aziende lungo questo percorso con una consulenza che spazia dallo studio iniziale dei processi interni all’identificazione delle opportunità, per arrivare alla pianificazione delle azioni da adottare”.

Dalla valutazione dell’impatto ambientale verso nuovi orizzonti per le aziende

Spesso il cammino verso l’economia circolare impone alle aziende un vero e proprio salto culturale per abbandonare le consolidate e collaudate logiche dell’economia lineare. È per questo che Circularity si muove su più fronti: il ripensamento dei processi organizzativi e produttivi, l’innovazione tecnologica, la gestione innovativa dei flussi di approvvigionamento e lo sviluppo di nuove competenze. In questo quadro la digitalizzazione è una delle chiavi di volta: disporre di dati puntuali è infatti condizione imprescindibile per ottimizzare la gestione rifiuti in ottica ESG, a sua volta punto di partenza per disegnare un’operatività più sostenibile.

La mission di Circularity è proprio quella di promuovere una nuova tipologia di impresa, che coniughi il profitto economico con la salvaguardia dell’ecosistema: il rifiuto non è più soltanto un costo ma diviene un’opportunità per chi sa come coglierla.

Valore economico e sostenibilità, chi vince?

Considerando il passaggio dalla valutazione dell’impatto ambientale all’implementazione dell’economia circolare, un interrogativo risulta cruciale per le aziende: cosa si rivela più attrattivo, il valore economico generato dalla transizione o il miglioramento della sostenibilità?

Questi aspetti vanno in realtà di pari passo, dato che i benefici che si possono trarre da una gestione sostenibile del business sono vari e riguardano molti aspetti. Secondo Camilla Colucci “integrare le tematiche ESG all’interno del proprio business model favorisce indubbiamente gli obiettivi di sviluppo sostenibile: questo genera valore condiviso per l’azienda, i suoi stakeholder e il territorio nella quale opera. Un approccio strategico e olistico alla sostenibilità non genera però soltanto impatti ambientali e sociali positivi ma accresce la competitività e la redditività nel lungo periodo, per esempio aumentando l’efficienza e minimizzando gli sprechi. L’approccio a questi temi richiede una vision lungimirante e anche la consapevolezza di agire nel nome di valori che non si limitano al profitto”. Continua ad approfondire il tema della valutazione dell’impatto ambientale e il valore aggiunto di Circularity nella videointervista dedicata.  

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