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Robotica, AI e sostenibilità rivoluzionano logistica e produzione



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Con un’offerta integrata basata su tecnologie di automazione, robotica e AI, ABB supporta al meglio le PMI aiutandole a ottimizzare i processi manifatturieri e la logistica, riducendo i costi operativi e migliorando qualità e sicurezza delle applicazioni.

Pubblicato il 21 ott 2024



ABB

Automazione, robotica, AI: sono tre tecnologie che promettono di trasformare radicalmente il modo in cui le aziende gestiscono i processi manifatturieri e le attività della logistica di magazzino.

Robotica e AI in particolare stanno attraversando un periodo di rapida evoluzione, segnato da un crescente grado di maturità. La loro interazione può rendere particolarmente “smart” le operazioni. 

Robotica e AI generativa hanno il potenziale di rivoluzionare diversi processi lungo la Supply Chain e promuovere maggiore efficienza, flessibilità e sostenibilità. Se da un lato le potenzialità di queste tecnologie sono molte, anche l’applicazione dell’AI non è priva di sfide, che non bisogna sottovalutare ma che, allo stesso tempo, non devono spaventare. 

ABB ha sviluppato una strategia per incorporare l’AI all’interno delle sue soluzioni di robotica e automazione, sostenuta da una governance ben definita per gestirne i rischi. 

Robotica e AI, la visione di ABB

“Abbiamo adottato un approccio di governance complesso, creando team multi divisionali per classificare e prioritizzare i progetti, distinguendo tra AI generativa e AI analitica, già utilizzata da anni nelle soluzioni robotizzate”, spiega Leonardo Leani, Division Manager ABB Robotics Italia.

“Inoltre, stiamo investendo in startup innovative che ci permettono di arricchire il nostro know-how sulla tecnologia e il nostro portafoglio di prodotti con soluzioni di AI, concentrandosi su quattro use-case principali: nuove funzionalità dei prodotti, ottimizzazione delle risorse, analisi di grandi quantità di dati e rivoluzione dell’interazione con le macchine”, aggiunge.

L’intelligenza artificiale: un catalizzatore di trasformazione nei settori industriali

L’intelligenza artificiale sta emergendo come un elemento chiave per trasformare diversi settori industriali, con applicazioni che promettono di rivoluzionare il modo in cui le aziende operano.

“Le applicazioni che trarranno maggior beneficio dall’AI sono quelle operanti in ambienti non strutturati, caratterizzati da una grande varietà di pezzi, casistiche e richieste. Questo è particolarmente vero nel manifatturiero, nella logistica e nell’intralogistica, dove l’interpretazione dei dati è cruciale”, spiega Michele Pedretti, Market Development and Channel Manager di ABB Robotics Italia.

Nella manifattura si rilevano già i primi casi applicativi: dall’automazione dei processi produttivi, al riconoscimento visivo per operazioni di prelievo e movimentazione, all’uso di chatbot per ottimizzare diversi processi, sia interni che lungo la catena di fornitura.

“Vi sono poi alcuni settori, come quello sanitario e finanziario, dove l’utilizzo dell’AI comporterà una notevole velocizzazione dei processi, con conseguente ottimizzazione delle operazioni”, spiega Marco Locatelli, AMR & Construction Sales and Market Development Manager.

I benefici nel medio-lungo periodo, osserva Locatelli, sono diversi: dall’aumento della velocità dei processi e quindi della produttività alla riduzione dei costi operativi attraverso l’automazione dei compiti ripetitivi, fino al miglioramento della qualità e a una maggiore sicurezza delle applicazioni.

I vantaggi dell’AI in applicazioni di robotica mobile

La trentaquattresima edizione di BI-MU ̶ la biennale internazionale della macchina utensile, robot, automazione, digital e additive manufacturing, tecnologie ausiliarie e abilitanti ̶ è stata per ABB anche l’occasione di mostrare ai visitatori come l’azienda sta incorporando l’AI nei suoi prodotti e quali sono i vantaggi che può abilitare.

Vantaggi che i visitatori della fiera hanno potuto osservare attraverso due demo. La prima applicazione riguarda un robot mobile (AMR) integrato con la tecnologia Visual SLAM (Visual Simultaneous Localization and Mapping), che permette al robot di muoversi autonomamente all’interno di un magazzino logistico, effettuando la mappatura dell’ambiente in tempo reale e determinando con precisione la propria posizione.

Questo sistema elimina la necessità di installare infrastrutture fisse, come marcatori o sensori esterni, poiché il robot può rilevare e adattarsi dinamicamente ai cambiamenti del layout del magazzino. Il risultato è un notevole incremento dell’efficienza operativa, con percorsi ottimizzati che riducono i tempi di inattività e aumentano la produttività complessiva del magazzino.

L’Item Picker di ABB: innovazione nell’automazione dei magazzini con l’intelligenza artificiale

La seconda demo ha visto come protagonista l’Item Picker, un robot progettato per la selezione e il prelievo automatico di articoli nei magazzini o lungo le linee di produzione. Grazie all’AI, l’Item Picker può riconoscere e manipolare oggetti di varie forme e dimensioni con precisione e rapidità, apprendendo costantemente dai dati raccolti durante le operazioni.

Osservando l’applicazione si può vedere l’apprendimento automatico in atto: il robot, impegnato a prelevare oggetti di diverse dimensioni, impara dai propri errori: quando un oggetto non è movimentato con successo, il braccio robotico “capisce” quale sia il modo migliore per afferrarlo.

“È in applicazioni come queste che l’intelligenza artificiale mostra i suoi vantaggi rispetto ai sistemi di visione tradizionali. In questo caso abbiamo oggetti di diverse dimensioni che devono essere movimentati. Con un sistema di visione non sarebbe stato possibile farlo senza configurare il sistema per le diverse forme e caratteristiche degli oggetti da prelevare. In questo caso non è necessario riconfigurare il robot in quanto gli algoritmi di machine learning gli permettono di adattarsi alle varie forme che gli abbiamo sottoposto”, spiega Pedretti.

Questo incrementa l’efficienza nella gestione degli inventari, riduce gli errori umani e accelera il processo di evasione degli ordini, contribuendo a una logistica più flessibile e reattiva. Vantaggi quindi rilevanti per quelle aziende che si trovano a dover produrre, o movimentare, tanti piccoli lotti di prodotti tra loro diversi.

Come ABB supporta le PMI nell’integrazione dell’AI

Secondo un recente rapporto di The European House-Ambrosetti e Microsoft, l’applicazione dell’AI Generativa potrebbe generare per le PMI una crescita del valore aggiunto fino a 122 miliardi di euro. Le piccole e medie imprese sono infatti tra le realtà che maggiormente potrebbero beneficiare dei vantaggi dell’AI e della Generative AI, ma devono affrontare alcuni ostacoli significativi lungo il percorso.

“I due principali fattori che determinano la velocità di accesso delle PMI all’AI sono le competenze e la qualità della raccolta dati. Mentre le grandi aziende hanno iniziato prima questo percorso, grazie a risorse più abbondanti, sono le PMI quelle che potrebbero ottenere i maggiori benefici dall’AI, a patto di sviluppare le competenze interne necessarie”, spiega Pedretti.

“L’Italia, come molti altri Paesi, è in ritardo nella formazione di professionisti STEM rispetto a nazioni come la Germania. Per colmare questo divario, ABB sta attivamente sostenendo le scuole nella formazione delle competenze necessarie”, aggiunge Leani.

L’azienda sponsorizza la formazione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e partecipa alle fondazioni che li hanno creati, fornendo soluzioni e tecnologie direttamente nelle classi. Inoltre, ABB ha sviluppato un ecosistema di supporto educativo, che include licenze per software di simulazione robotica, webinar self-service, e libri di testo distribuiti nelle scuole.

Parallelamente ABB si impegna a semplificare le tecnologie che offre, assicurandosi che i risultati dei loro progetti di ricerca e sviluppo siano facilmente utilizzabili. Questo approccio permette alle PMI di integrare più agevolmente le soluzioni AI nei loro processi, superando le barriere tecnologiche e di competenza che potrebbero altrimenti limitarne l’adozione.

Trasversale è l’impegno dell’azienda nell’innovazione responsabile, che tiene quindi conto sia dei vantaggi dell’AI che dei potenziali rischi, da quelli legati ai dati e la loro sicurezza all’impatto delle tecnologie che rientrano sotto il cappello dell’AI alla sostenibilità dei processi.

Una visione integrata della sostenibilità: efficienza, economia circolare e impegno sociale

La sostenibilità rappresenta uno dei temi portanti per ABB e su cui l’azienda è già ben posizionata da diversi anni con una strategia a 360° che si declina lungo azioni interne che l’azienda mette a terra per promuovere la sostenibilità dei suoi processi e del suo modello di business che in azioni volte a supportare i clienti.

L’azienda ha infatti sviluppato una strategia chiara basata su obiettivi quantitativi articolati su tre pilastri principali:

  • l’uso efficiente delle risorse, che include l’efficienza energetica sia nei siti produttivi che nelle tecnologie offerte
  • la preservazione delle risorse attraverso l’economia circolare e la riduzione degli scarti
  • azioni rivolte a promuovere la sostenibilità sociale, come le attività di supporto alle scuole.

“I siti produttivi di ABB in Italia sono certificati ai massimi livelli per emissioni e gestione degli scarti, mentre le tecnologie sviluppate aiutano i clienti a raggiungere i loro obiettivi di emissione. Un esempio chiave è OmniCore, la nostra piattaforma per il controllo dei robot che consuma il 20% in meno di energia rispetto alla generazione precedente, reintegrando l’energia nella rete durante la decelerazione del robot”, spiega Leani.

Riducendo gli sprechi energetici e migliorando le prestazioni dei sistemi industriali, OmniCore si presenta come una soluzione essenziale per le aziende che mirano a incrementare la produttività mantenendo un forte impegno verso la sostenibilità. La sua architettura avanzata permette una gestione accurata delle operazioni, minimizzando i consumi e promuovendo un utilizzo più razionale delle risorse.

Soluzioni a cui si affiancano i servizi di ABB dedicati all’economia circolare, come il servizio di rigenerazione e riacquisto che ABB offre per i propri robot, che permette di riutilizzare fino all’80% delle parti di un robot, mentre il resto viene inviato a partner certificati specializzati in riciclaggio.

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