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Uomo e robot sempre più vicini: da ABB soluzioni più accessibili, intelligenti e facili da usare



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Il crescente bisogno di efficienza, flessibilità e sostenibilità dei processi industriali ha contribuito, negli ultimi anni, alla diffusione dei robot e, in particolare, dei robot collaborativi (o cobot).

Pubblicato il 30 set 2024



Uomo e robot

Secondo gli ultimi dati, il mercato globale dei cobot ha superato il miliardo di dollari di ricavi nel 2023 e si prevede che continuerà a crescere a un tasso superiore al 20% in media all’anno fino al 2028.

Se, da un lato, gli sviluppi della robotica stanno contribuendo ad espandere le sue applicazioni e a renderle economicamente più accessibili per le aziende (soprattutto le PMI), la mancanza delle competenze necessarie alla programmazione e all’utilizzo dei robot sta spingendo i fornitori di tecnologie robotiche a lavorare anche sul fronte della semplificazione.

«Il grande megatrend della robotica di oggi è la semplificazione: più i robot diventano accessibili, semplici da utilizzare e da programmare, più si ampliano gli ambiti di applicazione, raggiungendo anche le imprese più piccole. Ed è proprio in questo contesto che entrano in gioco anche l’intelligenza artificiale e quella generativa». Parole di Leonardo Leani, Division Manager Robotics Italia.

Semplificazione, modularità e un’offerta in continua espansione: l’approccio di ABB

ABB ha adottato una vera e propria strategia sulla semplificazione, mettendo in primo piano lo sviluppo di interfacce utente intuitive e personalizzabili, che consentono una gestione più agevole e completa della programmazione e dell’utilizzo dei robot.

Questo impegno è evidente in una serie di innovazioni e prodotti che hanno rivoluzionato l’offerta dell’azienda negli ultimi anni, sia nel campo della robotica tradizionale che in quello della robotica collaborativa.

Dal 2015, con l’introduzione di YuMi – il primo robot collaborativo a due bracci progettato per operazioni collaborative di assemblaggio e manipolazione -, ABB ha dimostrato la sua capacità di anticipare le esigenze del mercato.

La famiglia di robot collaborativi si è ampliata includendo YuMi single arm, GoFa e Swifti, offrendo soluzioni diversificate che rispondono a una vasta gamma di applicazioni industriali.

Un’offerta che l’azienda continua ad ampliare per rispondere alle esigenze del mercato. Al centro di questo sviluppo vi è la semplicità di programmazione e utilizzo, supportata anche dall’AI e dall’AI generativa, ma anche la modularità – con soluzioni in grado di essere facilmente personalizzate alle esigenze applicative – e l’aumento delle capacità di gestire carichi (payload) da parte dei cobot.

«Le aziende clienti cercano la semplificazione, soprattutto perché spesso non trovano le competenze necessarie ad operare con strumentazioni complicate. Per questo motivo, cercano macchine più facili da installare, programmare, gestire e mantenere. Il GoFa, per esempio, è una macchina che risponde bene a queste esigenze, essendo molto più semplice da utilizzare nonostante la complessità della tecnologia incorporata. In quest’ottica, abbiamo fatto molti progressi, specialmente nel campo dei robot collaborativi, sviluppando software di programmazione molto specifici», afferma Leonardo Leani.

Un elemento chiave della strategia di semplificazione di ABB è l’integrazione di soluzioni software avanzate. L’azienda ha investito nello sviluppo di strumenti di programmazione avanzati ma semplici da utilizzare, come l’Easy Wizard Programming. Questo sistema utilizza un modello di programmazione a blocchi che rende l’interazione con i robot estremamente accessibile, anche per chi non possiede competenze avanzate in programmazione.

Questo tipo di software nasconde la complessità sottostante, permettendo agli operatori di configurare e controllare i robot senza dover affrontare le difficoltà tradizionalmente associate alla programmazione robotica.

L’intelligenza artificiale a supporto di una robotica sempre più semplice e versatile

In uno scenario dove la semplificazione diventa la parola chiave per abilitare i tanti vantaggi offerti dalla robotica, i progressi compiuti in ambito di intelligenza artificiale – e in particolar modo l’applicazione dell’AI generativa in ambito industriale – offrono importanti opportunità per migliorare ulteriormente la navigazione dei robot mobili, rivoluzionare l’interazione uomo-robot ed estendere ulteriormente le possibilità applicative.

Possibilità che l’azienda sta esplorando, anche grazie al nuovo polo dedicato alla robotica a Västerås in Svezia, frutto di un investimento di 280 milioni di dollari.

“ABB ha scelto un percorso molto concreto per abilitare e implementare l’intelligenza artificiale alla robotica”, afferma Michele Pedretti, Market Development Manager & Channel Manager Robotics del gruppo in Italia. “Di AI oggi parlano tutti, ma spesso non correttamente. È fuorviante, per esempio, etichettare come tale la pura, semplice e sola analisi dei big data, come fanno in tanti. Il nostro Item Picker, ad esempio, è una dimostrazione concreta di una soluzione capace di apprendimento continuo, fornendo risposte che si aggiornano e cambiano in tempo reale. Queste ultime si basano, in particolare, su dati raccolti da sensori o telecamere e che vengono analizzati e interpretati sul momento. In altre parole, questi sistemi sono in grado di percepire che cosa avviene nell’ambiente in cui si trovano, riconoscere oggetti, aree e “reagire/adattarsi” di conseguenza a situazioni non precodificate in un software o in un algoritmo. Insomma, si adattano e si aggiornano rispondendo alle sollecitazioni ambientali”.

“Una tecnologia”, dice Pedretti, “in grado di rielaborare le informazioni di cui dispone e che ha acquisito nel tempo, per trovare autonomamente soluzioni a nuovi problemi. Al contrario, un software programmato in ogni dettaglio per prevedere ogni possibile alternativa per il robot non può essere considerato una ‘vera’ intelligenza artificiale”.

Per quanto concerne gli AMR (Autonomous Mobile Robots), il catalogo di ABB già include soluzioni innovative basate sull’AI, come la tecnologia Visual SLAM (Visual Simultaneous Localization and Mapping). Questa innovativa tecnologia combina AI e visione 3D per permettere agli AMR di prendere decisioni di navigazione intelligenti. Gli AMR possono riconoscere ostacoli come carrelli o persone e adattare autonomamente il loro percorso per completare la missione, anche se sul loro tracciato programmato trovano ostacoli imprevisti. Questo livello di autonomia e flessibilità rende i robot mobili di ABB particolarmente adatti a contesti industriali dinamici e complessi.

L’integrazione dell’AI alle soluzioni dell’azienda ha permesso anche di sviluppare anche soluzioni destinate a specifiche applicazioni, senza la necessità di una programmazione “tradizionale”. Esempio di questo è il Robotic Item Picker, una soluzione progettata per i centri di logistica, dove i robot devono prelevare e smistare una vasta gamma di oggetti di varie forme e dimensioni, dai capi di abbigliamento alle scatole di telefoni.

Grazie all’AI, i robot sono in grado di riconoscere gli oggetti e determinare la strategia di prelievo più efficace, anche se non hanno mai visto quegli oggetti prima. Questo non solo aumenta l’efficienza operativa, ma riduce anche la necessità di programmazione manuale e interventi umani.

Un’interazione sempre più naturale grazie alla GenAI

L‘intelligenza artificiale generativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella semplificazione. ABB sta sperimentando robot che possono comprendere e rispondere al linguaggio naturale umano. Questo significa che non è più necessario per gli operatori imparare linguaggi di programmazione complessi dal momento che i robot possono interpretare comandi in linguaggio naturale e tradurli in azioni.

L’AI generativa può anche supportare la scrittura di programmi robotici in Rapid, il linguaggio di programmazione di ABB, o generare autonomamente percorsi robotici in RobotStudio, l’ambiente di simulazione e programmazione di ABB.

Queste innovazioni tecnologiche permettono di abbassare significativamente la barriera di ingresso per l’utilizzo dei robot, rendendoli accessibili anche a piccole e medie imprese. La capacità di adattarsi rapidamente a nuovi scenari e compiti rende i robot di ABB strumenti versatili e potenti, capaci di rispondere a una vasta gamma di applicazioni industriali.

Dall’asservimento macchina alla pallettizzazione a fine linea, fino alla saldatura, i robot collaborativi di ABB offrono soluzioni efficienti e flessibili, supportate da strumenti che semplificano la programmazione e l’utilizzo e da sistemi di AI sempre più avanzati.

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