Facilitare la trasformazione digitale degli impianti sfruttando le potenzialità dei dati e con soluzioni di Industrial IoT adatte anche a PMI e agli impianti più datati, senza appesantire i canali di comunicazione esistenti: è questo l’obiettivo di Endress+Hauser, azienda che fornisce strumentazione di misura, servizi e soluzioni per l’ingegneria dei processi industriali.
Nel corso della conferenza online “Industry 4.0, from vision to reality”, l’azienda ha parlato della sua strategia per accompagnare i clienti nel percorso di trasformazione digitale. Una strategia fatta di piccoli passi e di uno sviluppo dei prodotti basato sui riscontri ricevuti dai clienti e sulle loro esigenze, come spiega Bruno Kögler, Head of Product Management di Endress+Hauser Digital Solutions.
“La digitalizzazione dell’industria di processo è un compito mastodontico che non può essere completato dall’oggi al domani. Ecco perché ci stiamo concentrando sullo sviluppo iterativo. Ciò significa che stiamo facendo avanzare Netilion in cicli brevi e ricorrenti, mentre otteniamo costantemente un feedback dai clienti. Questo porta a brevi cicli di introduzione del prodotto e a un breve time-to-market e ci permette di rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti”.
L’ultima aggiunta all’ecosistema di IIoT dell’azienda, Netilion, è il nuovo modulo di comunicazione, il FieldPort SWA50, che può stabilire un ponte verso la trasmissione del segnale digitale senza appesantire i canali di comunicazione esistenti o avere un impatto sull’architettura del sistema.
Il nuovo FieldPort SWA50 trasmette dati aggiuntivi dallo dallo strumento di campo, parallelamente ai valori di misura, e può essere facilmente adattato per funzionare con strumenti con capacità HART. Con questo modulo di comunicazione, gli operatori possono sfruttare il potenziale della digitalizzazione anche nei sistemi industriali esistenti.
“Il 90% degli strumenti da campo Endress+Hauser dispone già di un’interfaccia digitale, compresi i bus di campo come Profibus o FOUNDATION, oltre a HART, la tecnologia più comune. Tuttavia, il segnale HART non viene utilizzato nella maggior parte degli ambienti. Con il nuovo adattatore wireless FieldPort SWA50, tutti i segnali HART possono essere trasmessi parallelamente ai valori di misura, compresi quelli di produttori terzi. Il FieldPort SWA50 è intrinsecamente sicuro (Ex ia), alimentato ad anello e può essere facilmente adattato per funzionare con strumenti HART di qualsiasi produttore”, spiega Kögler.
I segnali HART possono poi essere trasmessi al cloud tramite WirelessHART o Bluetooth. Se si utilizza il Bluetooth la trasmissione avviene tramite il FieldEdge SGC200 direttamente nel cloud Netilion di Endress+Hauser. Ciò consente agli utenti di accedere all’intera gamma di servizi Netilion, come Netilion Analytics, Netilion Health e Netilion Value, che consentono funzioni quali il monitoraggio delle condizioni e la la visualizzazione remota dei valori di misurazione.
Inoltre, grazie a un’apposita app, SmartBlue, gli utenti possono configurare a distanza i parametri dello strumento. In un’altra fase, i dati possono anche essere trasmessi a cloud specifici del cliente o soluzioni ERP tramite un’interfaccia di programmazione delle applicazioni (Netilion Connect).
Un’aggiunta all’ecosistema Netilion pensata per rendere sia gli impianti nuovi che quelli esistenti in grado di sfruttare al meglio il potenziale dei dati, che sia per la misurazione dei livelli di liquido contenuti in silos, dalla manutenzione predittiva, al controllo real-time dello stock in magazzino.
Una soluzione semplice e intelligente, spiega Kögler, per mettere in pratica il modello NOA ( Namur Open Architecture), ovvero l’architettura sviluppata da Namur (associazione internazionale a cui partecipano aziende impegnate nello sviluppo di soluzioni di automazione industriale), che ha rappresentato e rappresenta tuttora “un’importante tecnologia ponte dalle rigide strutture gerarchiche dell’industria 3.0 all’ambiente completamente connesso e digitale dell’Industria 4.0”.
Un passaggio che in Germania è stato ostacolato, secondo Kögler, dalla mancanza di opzioni per la trasmissione dei dati dagli strumenti di campo. Con l’introduzione del FieldPort SWA50, l’azienda vuole fare un ulteriore passo in avanti verso il superamento di questi limiti: con il nuovo adattatore wireless è infatti possibile integrare i moduli di comunicazione e utilizzare in modo sicuro i dati disponibili negli strumenti con applicazioni cloud applicazioni cloud, come Endress+Hauser Netilion.
Il tutto con il minimo sforzo, poiché la comunicazione avviene attraverso il secondo canale raccomandato da Namur. Inoltre, essendo dotato di design intrinsecamente sicuro Ex ia, la tecnologia può essere impiegata nella maggior parte degli impianti senza restrizioni, aprendo così ampiamente la la strada per l’Industria 4.0.